“Non l’avevo mai vista così eccitata nel leccarle la fica e questa cosa mi ha portato ad uno stato di eccitazione che non ce l’ha facevo più, quindi quando…”
Sono una persona felicemente sposata, con mia moglie vivo una vita serena
e tranquilla, anche se a letto mi pone dei limiti, per uno come me che ama il sesso in tutte le sue forme è una tragedia, ma la coppia non’è fatta di solo sesso e io l’ amo tantissimo anche perché mi ha dato prova del suo amore, ed è per questo che ho deciso di raccontare la mia storia:
Mi chiamo Nino (nome di pura fantasia) ed oggi ho 51 anni, mia moglie Maria (anche per Lei nome di fantasia) ha 43 anni ed è una bellissima donna, non lo dico perché è mia moglie ma lo so per come la guardano gli uomini compresi gli amici , viviamo in Calabria, in un paesino sul mare, ma veniamo al nocciolo del mio racconto. Ho conosciuto Maria quando aveva 18 anni e mi ha colpito subito oltre che per la sua bellezza, per la sua semplicità e per il suo modo di essere sincera e schietta, mi sono subito reso conto che il sesso per lei era tabù, ogni volta che cercavo soltanto di parlare di sesso, arrossiva e cercava di cambiare discorso, così mi sono armato di santa pazienza e con modo gentile ed educato sono riuscito ad iniziare a pomiciare fino a convincerla a fare l’amore.
Fin qui tutto normale, il problema è sorto ogni volta che cercavo di toccarle il buchetto del culo, lei andava in bestia dicendomi che ero un porco, che le faceva schifo e che aveva tanto male appena cercavo di penetrare anche se col dito il suo buchetto, che lei voleva fare sesso solo nella classica posizione tradizionale di donna sotto e uomo sopra e viceversa (voleva dire la missionaria) o alla famosa pecorina a condizione che non le toccavo il suo buchetto del culo e per quanto riguarda il sesso orale non dovevo venirle in bocca, potevo leccare la sua passerina ma quando raggiungeva l’orgasmo dovevo smettere per non sporcarmi del suo liquido.
Feci (come si dice) buon viso e cattiva sorte, anche perché io avevo avuto diverse esperienze con altre ragazze, (sono stato quattro anni a Pisa prima di ritornare al paese) e con le quali facevo sesso in tutti i modi possibili ed immaginabili, tanto che ho considerato quelle storie “esperienze di sesso senza complicazioni sentimentali” ed accettai tali condizioni perché all’infuori di tutto questo tra noi c’era grande armonia e complicità in tutto quello che facevamo.
Passarono quasi due anni, l’amore che provavo per lei , nonostante le condizioni sul rapporto sessuale, è aumentato e decidemmo di sposarci.
Da questa matrimonio nacquero tre figli , continuiamo ad amarci e a dialogare con grande schiettezza, così una sera, dopo aver fatto l’amore ci siamo messi a scherzare facendo battute sui nostri aspetti fisici e all’improvviso guardandola negli occhi le dico: sai quanto ti ho amata, ti amo e continuerò ad amarti tantissimo, non solo non sono pentito di averti sposata e di aver messo al mondo tre figli, ma se tornerei indietro farei la stessa scelta, e aggiungo malinconicamente “ nonostante non posso soddisfare il mio desiderio di aver tutto di te”.
Lei rimase un po’ sorpresa nel sentire ciò che ho detto e rimase in silenzio pensierosa e senza aprir bocca, tanto che pensai di averla offesa.
Il giorno dopo, appena siamo rimasti soli, mi dice: sai ho pensato molto a quello che mi hai detto, vorrei accontentarti ma non c’è la faccio, è più forte di me, sto male solo a pensarci e scoppia a piangere.
Era la prima volta che l’ho vista piangere per colpa mia, l’ho abbracciata e guardandola negli occhi le ho detto che se sono ancora il suo uomo è perché lei mi piace così come è, anzi non voglio che cambi il suo modo di comportarsi o di fare, perché ognuno ha le sue esigenze, così come io ho l’esigenza di fare sesso schifoso (come lo chiama lei) lei ha l’esigenza di restare in quel mondo di fare l’amore con purezza (come lo definisce lei).
Passarono dei mesi e tutto procedeva tranquillamente, quando una sera durante una nostra scopata alla pecorina involontariamente il mio dito pollice andò a posizionarsi proprio sul suo buchetto e con mia grande sorpresa notai che non mi aveva detto nulla cosi continuai a scoparla con più vigore fino a farle avere un’orgasmo fortissimo tale da lasciarla senza forze, io non raggiunsi l’orgasmo per l’eccitazione che avevo per averle massaggiato il buchetto e lei mi chiese un attimo di pausa per riprendere un pò di fiato, dopo neanche due minuti mi accorsi che si era addormentata, un pò deluso la coprii e andai in bagno a svuotarmi facendomi dopo tantissimi anni una bella sega.
Il mattino dopo mi ha svegliato con un bacio chiedendomi scusa per essersi addormentata e dicendomi che in serata dovevamo parlare, al che io cercai di sapere cosa doveva dirmi e per tutta risposta mi ha dato un altro bacio aggiungendo “ti ho detto questa sera” e ancora un altro bacio.
Per tutto il giorno non pensai altro che a quello che doveva dirmi Maria , immaginavo che forse visto che non si era ribellata al mio dito nel suo buchetto, aveva cambiato idea e che forse aveva deciso di provare, non mi davo altre spiegazioni e non vedevo l’ora di tornare a casa.
Alle 19,00 come di consueto suonai alla porta, mi aspettavo come al solito che ad aprire fosse mia figlia minore (sei anni) felice di buttarmi le braccia al collo, invece mi ritrovai il bellissimo viso di mia moglie che sorridendomi mi disse: ben tornato amore, e mi da un bacio con tanta di lingua in bocca che mi lascia senza parole e che di solito in presenza dei figli non fa mai, ricambio poi rivolgo la mia attenzione ai figli in particolare alla piccolina la quale dice: che bello vedere papi e mami che si baciono, al che rispondo: si è bello perche vuol dire che ci vogliamo bene e vogliamo bene a tutti voi, a queste parole la bimba si mise a ridere di felicità e Maria guardandomi negli occhi mi dice: anche per questo ti amo, per tutto l’amore che sai dare a tutti noi.
Durante la cena Maria mi guarda con occhi dolci, tanto che io spero in una grande serata dove lei finalmente decide di accontentarmi e nell’attesa mi metto a disposizione dei figli nel tentativo anche di mandarli a letto prima.
Finalmente arriva il momento di andare a letto, e ci uniamo in un grande abbraccio correlato da un lunghissimo bacio, dopodiché Maria mi dice: ascolta bene quello che devo dirti, io ho avuto la grande fortuna di conoscere ed innamorarmi di un uomo come te che non mi fa mancare niente, mi ama e soprattutto per amore mio soffre in silenzio per un desiderio che lo assilla e che io purtroppo non sono riuscita ad esaudire, ebbene ciò pensato molto e visto che anche io ti amo tantissimo e voglio dimostrarti quanto ti amo ti chiedo di trovarti una donna che è disposta ad esaudire il tuo desiderio perché io non ce la faccio proprio. Mi si gela il sangue nel sentire quelle parole e balbettando risposi: ma che stai dicendo amore, forse sei andata fuori di senno? Io amo te e non potrei mai tradirti e poi cosa ti viene in mente di dire quelle cose, io ti ho accettata così fin da quando ti ho conosciuta e ti voglio così per come sei e che vada a farsi fottere il desiderio di metterlo nel culo e mi avvicino per baciarla al che lei mi respinge dicendo: desidero che tu sia felice quindi vai con un’altra! Ma non ci penso neanche risposi, … e poi io sono felice e basta con questo discorso. E no caro mio disse Maria, io ti conosco benissimo e so perfettamente quanto stai soffrendo così come tu hai perfettamente capito che io non c’è la farò mai a darti il culo, quindi cerca di accontentarmi, perché io sarò felice solo quando saprò che anche tu lo sei, e se tu non soddisfi il tuo desiderio non potrai soddisfare il mio.
Tu stai a dare i numeri, risposi e non sai cosa dici, adesso smettiamola di parlare perché ho voglia di te. Lei mi guardò e rispose: va bene, però promettimi che ne riparleremo. Ok risposi ne riparleremo e mi buttai addosso a mia moglie con un desiderio di farla mia come se fosse la prima volta, la riempii di baci e mi ritrovai a baciarle la fica scoprendo in lei una collaborazione che non avevo mai visto, si lasciava leccare in profondità, la mia lingua era tutta dentro e lei si agitava come se avesse il cazzo dentro incitandomi a continuare. Non l’avevo mai vista così eccitata nel leccarle la fica e questa cosa mi ha portato ad uno stato di eccitazione che non ce l’ha facevo più, quindi quando stavo per alzarmi per scoparla, improvvisamente sento le sue mani afferrarmi la testa e spingerla con forza sulla sua fica, il tempo di rendermi conto di quanto stava accadendo sento la sua voce con tono ansioso che mi dice: ti prego…. Continua… non smettere e così bello…. Istintivamente le ficcai tutta la lingua dentro e con la bocca feci un movimento rotatorio sul suo grilletto, quando la senti rabbrividire e urlare godo amore godo continua…. Nel vederla godere non ce la feci più e venni anch’io schizzando sborra in quantità enorme nel mio pigiama visto che ancora non l’avevo tolto, ma non diedi importanza, perche mi piaceva molto dare la mia attenzione a Maria che era ancora mugolante e abbandonata sul letto e gustavo con voglia il sapore dei suoi liquidi che ancora avevo in bocca. Andai in bagno per togliere il pigiama e ripulirmi, quando tornai in camera da letto trovai Maria addormentata e a malincuore la coprii senza svegliarla, cercando di addormentarmi.
La mattina seguente appena svegli mia moglie disse: ricordati cosa ti ho detto, guardati intorno e cerca di conquistare qualcuna, io non risposi ed usci per andare al lavoro. Passai la giornata pensando a quanto mi aveva detto Maria e decisi di non prendere in considerazione il suo suggerimento.
Per una settimana circa le cose continuarono nella normalità e quando credevo che si fosse dimenticata della sua richiesta torna alla carica dicendo: non voglio essere invadente ma mi chiedo se ti stai dando da fare, ho la sensazione che tu non abbia recepito il mio invito. Io mi arrabbio un pò e le dico in modo schietto che la deve smettere con questa storia perché a me l’unico culo che mi piacerebbe farmi è il suo, visto che non’è disponibile almeno di non rompere le palle ed esco di casa sbattendo la porta.
Ero davvero arrabbiato e per calmarmi un po decisi di farmi una bella passeggiata, ma in mente avevo Maria,, a quanto era successo ed il perché si era arrivato a questo, quindi decido di rientrare sperando che l’argomento fosse chiuso per sempre.
Quella sera e le altre successive Maria non tornò sull’argomento, ma sentivo che lei non riusciva ad essere la Maria che conoscevo, nel senso che era distratta, triste e sorrideva forzatamente, la cosa mi infastidiva e un giorno le dissi: che cosa c’è? Ti sento distante qualcosa non va? Lei mi guarda negli occhi e dice:mi hai conosciuta giovanissima e tra le tante cose che mi hai insegnato al primo posto metto il dialogo, noi due abbiamo sempre avuto un bel dialogo e dialogando abbiamo sempre chiarito tutto, quando c’era qualcosa da chiarire, perché adesso no? Perché adesso non vuoi dialogare su un argomento che per me è importante? Se ancora mi ami come mi hai sempre amata discutiamone. Ok risposi questa sera ne riparliamo, ma sappi che difficilmente riuscirai a convincermi. A queste parole sorridendo e guardandomi negli occhi disse: la speranza è l’ultima a morire, adesso vado a preparare qualcosa per la cena, tu intanto non cercare di prepararti le risposte, vai ad apparecchiare la tavola, così non avrai nessun vantaggio, io la guardavo ed avevo una gran voglia di baciarla, è bastato poco per farle tornare la voglia di scherzare, per farla ritornare la Maria che ho sempre amato, la Maria che è sempre riuscita a farmi sentire vivo.
E’ stata una cena semplice e veloce, Maria riuscì a mandare a letto i figli presto, e da questo già capivo quanto era determinata a riprendere il discorso tanto che appena soli disse: dimmi tutto quello che hai da dire, io ti ascolterò senza interromperti, poi tu ascolterai me e alla fine tireremo le somme. Era talmente sicura che si era messa a scherzare cercando di farmi il solletico. Nel vederla cosi felice, bella , schietta e sorridente dimenticai per un attimo tutto il discorso che avevo preparato e le disse soltanto: sai benissimo come la penso, io desidero fare sesso con te, non con altre, se vuoi rendermi felice come dici tu, basta che tu collabori un po di più, in effetti quella sera che abbiamo iniziato questo discorso ti ho leccato e succhiato la figa come piace a me e tu sei riuscita a lasciarti andare fino a raggiungere un orgasmo che poche volte hai avuto, come vedi se metti un po di collaborazione e ti lasci andare forse riuscirai a fare ciò che ti chiedo o che desidero fare, e mal che vada comunque ci hai provato. Lei mi interrompe e dice: vuoi dire che dovrei provare a darti il culo? Ed io: si almeno prova una volta no! Posso capirti quando dici che ti posso far male, ma non posso accettare che ti fa schifo e non ti piace se non provi. Lo vista riflettere un po poi disse: avevo tutt’altro discorso da fare, ma conoscendoti se non acconsento alla tua richiesta difficilmente riuscirei a farti accettare la mia, ebbene accetto ad una condizione, possiamo provare ma se ti chiedo di smettere promettimi che lo farai. Io incredulo risposi: promesso. Lei mi guarda e dice: ho un’altra cosa da chiederti, ed io sentiamo. Promettimi che non sborri dentro, ed io va bene c’è altro?
E lei si, e prima che lei parlassi io dissi: e no! Adesso troppe cose chiedi, e lei questa è essenziale affinché proviamo a farlo, ed io e va bene cos’altro c’è? Che se non dovessi farcela accetterai la mia proposta. Ed io no! Così mi incastri, dici che non ce la fai ed io sono fregato. Al che lei guardandomi negli occhi mi dice: giuro che non cercherò di fregarti, anzi ti prometto che farò di tutto per accontentarti e per dimostrarti che sono assolutamente sincera cambio la mia proposta; se non dovessi farcela tu proverai dico proverai a trovarne una che gli piace darlo, ok. La guardo negli occhi e vedo tutta la sua sincerità e così capisco che non posso tirarmi indietro e dico va bene accetto. E lei promesso? Ok promesso.
Va bene, facciamolo subito prima che mi penti disse Maria e in un attimo di secondo me la ritrovai attaccata alle mie labbra lasciandosi andare in un bacio caldo e appassionato.
La guardavo mentre si toglieva le mutantine, e la vista di quel culo che per anni è stato il mio sogno mi ha provocato un’erezione talmente forte che il cazzo mi faceva male, Maria lo guardava, vedevo nei suoi occhi un po di paura e con voce bassa e tremante disse: sono pronta e si mise alla pecorina, aspetta le disse, non correre, bisogna prima lubrificare il buchetto, andai nel bagno in cerca di qualche crema , trovai della crema abbronzante e ritornai subito in camera, Maria era impaurita, ma non disse nulla, io per renderla a suo agio le disse: adesso incomincio a scaldarti leccandoti la fica, ti prego lasciati andare così sarà tutto più facile. Appena avvicinai la mia testa alla sua fica la trovai gia abbastanza bagnata, le ficcai la lingua subito dentro e lei incomincio ad emettere dei gemiti di piacere, incominciai a leccare con forza il grilletto e notai che si era lasciata andare , infatti aprì ancora di più le gambe permettendomi di andare ancora di più in profondità, improvvisamente le sue mani mi cinsero la testa spingendola sempre di più contro la sua fica e la sentii dire: è bellissimo sto per venire, si così vengoooo vengoooooo, continuai a leccarla e con una dito le sfiorai il buchetto, la sentii ritrarsi un po, poi presi la crema e ne sparsi un bel po sul suo buchetto e sempre col dito indice cominciai un movimento rotatorio, lei era tesissima, con la bocca mi avvicinai al suo collo ed incominciai a riempirlo di baci, poi raggiunsi l’orecchio e feci per succhiarlo, notai che incominciava nuovamente a rilassarsi e cominciai a spingere il dito all’interno del buco, senti il buco stringersi un po’ per poi rilassarsi di nuovo, allora provai a spingere su e giu con più forza e la sentivo ansimare liberamente, incoraggiato dal suo ansimare spinsi dentro anche il dito medio, dalla sua bocca uscì un piccolo lamento, un misto tra dolore e piacere, notai che le mie dita entravano ed uscivano completamente dal suo culo così la lasciai supina sul letto e la penetrai in fica, lei non se lo aspettava ed emisi un siiiiiii molto prolungato, la pistonai con forza e le procurai un lunghissimo orgasmo poi lo tirai fuori, le alzai le gambe sopra le mie spalle , aggiunsi un po di crema e di saliva sia al suo buco del culo che al mio cazzo e lo appoggiai al centro spingendo un po’, entrò solo la cappella e Maria disse. Ti prego fai piano, mi brucia da morire, mi fermai e le chiesi se dovevo smettere, non rispose così io spinsi ancora di più ed entrai fino a metà cazzo, dalla sua bocca uscì un grido di dolore che dovetti tapparla con una mano per paura che si svegliasse qualche figlia, anche lei dovette pensare la stessa cosa perchè continuava a guardare verso la porta, questo ci spinse a restare immobili, quasi senza fiatare e forse fu per questo che riuscì a rilassarsi un po’ , io iniziai a baciarle le gambe che ancora erano appoggiate sulle mie spalle e pian piano riusci ad entrare tutto nel suo culo, il mio sguardo cercò quello di Maria, e lo trovai pieno di lacrime, Maria stava piangendo in silenzio mordendosi un dito ed appena io incominciai a muovermi anche se delicatamente mi pregò di uscire perché non ce la faceva più e scoppiò a piangere. Uscii da lei deluso, ma nel vedere Maria ancora piangere l’abbracciai e le chiesi scusa per non essermi fermato prima, lei non rispose e si girò dall’altro lato.
Restai a pensare a tutto quello che era successo, nonostante non ho goduto ero felice per aver violato il culo a Maria, la sentivo ancora singhiozzare, mi dispiaceva ma non mi sentivo in colpa, in fondo è stata lei a formulare la proposta, anzi in un certo senso sono stato costretto ad accettarla, e nel sentire i suoi singhiozzi mi addormentai.
Il suono della sveglia ci svegliò, salutai Maria ma non mi rispose, non sapevo che fare, non avevo voglia di litigare, così andai a lavorare senza dire niente.
Durante il tragitto per arrivare al posto di lavoro suona il telefonino, è Maria, non mi da il tempo di dire pronto che sento: scusami se non ti ho salutato, ho ancora tanto dolore e sono ancora molto arrabbiata con me stessa. Come con te stessa risposi. Si con me stessa per non essere riuscita ad accontentarti e scoppia di nuovo a piangere, piangendo mi dice: ti prego non andare a lavorare oggi, non ce la faccio a portare i bambini a scuola, ho bisogno di te. Va bene rispondo, telefono in ditta e chiedo un giorno di ferie.
In meno di dieci minuti sono di nuova a casa, entro, Maria è ancora a letto, mi chiama e appena entro in camera questa volta rivedo il suo stupendo sorriso, mi fa segno di avvicinarmi, mi bacia appassionatamente e mi dice: perdonami, sono proprio un disastro, le sorrido e l’abbraccio fortissimo e le dico: non preoccuparti adesso vado a svegliare le bimbe poi preparo una colazione per tutti, accompagno le bimbe a scuola e dopo ne parliamo ok? Mi sorride e baciandomi dice ok.
Più tardi, quando rientro e siamo soli mi chiede se per favore l’aiuto ad andare al bagno perché ancora gli fa male il culo e non riesce a camminare, al che le dico: non ti sembra di esagerare? No se non mi credi vieni a vedere come sono conciata. La guardo e non convinto dico: va bene vediamo come sei conciata girati e fammi vedere. Lei non perde tempo, si gira, tira su la sottana da notte e non avendo messo le mutantine vedo subito il sul bel culo, mi avvicino e lei stessa dice: faccio io e si allarga le chiappe con le mani, rimango senza parole, effettivamente il suo buchetto è tutto rosso e lacerato, si vedono delle pieghe che ancora sanguino e a quella vista non riesco a dire niente, Maria si rigira e guardandomi in faccia dice: mi credi adesso? Vedi che non fingo? Ok, ti credo adesso vieni che ti accompagno al bagno e poi vediamo di trovare qualche pomata che ti aiuta a rimetterti a posto. Fatto questo, mi preparo per cucinare qualcosa, e continuo a pensare e a non trovare una spiegazione di come era possibile che il buco del culo di Maria si fosse conciato in quel modo, ero immerso nei miei pensieri quando Maria appare sulla porta della cucina dicendo: io ho rispettato il patto, adesso tocca a te. Ma come rispondo, non hai altro a cui pensare? Dopo tutto quello che è successo ancora vuoi tornare su quest’argomento? E perché non dovrei? Ti ho dato dimostrazione che per amore tuo sono disposta a tutto, adesso tocca a te, se davvero mi ami come dici fai quello che hai promesso. La guardo e rispondo: ma ti rendi conto di quello che dici? Anche a cercare una donna che si lascia conquistare, che le dico? Vengo con te se mi dai il culo? Ma dai non scherziamo. Lei non risponde e dentro di me dico: speriamo che si sia convinta a lasciar perdere quest’argomento.
Nei giorni che seguono non parliamo più di quest’argomento e quando sembra che tutto sia dimenticato all’improvviso Maria dice: Sai in questi giorni ho pensato tanto a come potresti trovare una donna, ed una soluzione lo trovata. Ancora? No per favore non inizia ….. mi tappa la bocca con un bacio e mi dice: ascolta prima di parlare, ho pensato che se tu metti un annuncio su dei siti porno prima o poi qualcuno ti risponderà. Si , e cosa scrivo, cerco donna disposta a farsi inculare perchè mia moglie non ce la fa? E lei sempre con la sua solida dolcezza risponde: dai non fare il cretino, proprio così no, però si può trovare il modo di scrivere un annuncio non volgare ma che rispecchia la tua voglia di fare sesso anale. La vedo così determinata che non rispondo più, la sera subito dopo cena mette le bimbe a letto e mi chiama nello studio, appena entro dice: dai vieni che cerchiamo qualche sito porno, ormai sono rassegnato e non rispondo, mi siedo accanto a lei e inizio ad esplorare internet, ne trovo , provo ad entrare ma chiedono oltre all’iscrizione al sito anche l’abbonamento, cosi continuo a cambiare finchè non trovo annunci69 , diamo un’occhiata agli annunci e decidiamo di scrivere il mio. Passa quasi un mese e quasi tutte le sere andiamo a guardare se c’è qualche risposta, ma niente così decidiamo di sfogliare meglio il sito ed entriamo nei racconti, e decidiamo di leggerne qualcuno quando Maria dice: cosa ne pensi se racconti la nostra storia, forse qualche lettrice può essere interessata ad aiutarci, la guardo e lei sorridendo mi dice: dqi proviamo non ce niente di male. Ed eccomi qua ho raccontato la storia, adesso non mi rimane altro che fare il mio appello a qualche lettrice che è interessata a qualche incontro di sesso anale con il sottoscritto, sempre nel reciproco rispetto della persona e nella totale pulizia del corpo. Aspetto fiducioso e-mail a: [email protected]
Ciao a tutti, sono Maria, ho voluto leggere il racconto e devo dire che mio marito ha descritto bene la nostra storia, è stato bravo nel raccontare anche i più piccoli particolari, però ha trascurato una cosa che tengo a sottolineare e cioè: incontro di sesso anale va bene, ma che sia soltanto una esperienza di sesso senza complicazioni sentimentali. Ciao e spero di non rimanere delusa, fatevi avanti.
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