Lasciai Eleonora a malincuore, non volevo fare la figura dell’arraffone di sesso, preferii essere un pò più signore rispettoso, anche per farsi desiderare un pochino.
Passai una notte quasi insonne, quella vista del suo stupendo fondoschiena la supposta, le sue reazioni…. tutto concorse al fatto che non potei fare a meno di masturbarmi, se no scoppiavo, tirandomi una ‘megasega’ con pochi precedenti a giudicare dagli schizzi fuoriusciti dal mio cazzo impazzito alla sola idea di possedere quel culetto fantastico.
La mattina arrivò, eccitato come un ragazzino al primo appuntamento amoroso, mi recai alla caffetteria, lei non c’era, mi sedetti al solito tavolino. Eleonora tardava e allora io ordinai il solito cappuccio e brioches, ma…. eccola spuntare all’ingresso, gli sguardi si incontrarono immediatamente e la vidi dirigersi con un sorriso delizioso verso di me, si sedette…
“Ciao Maurizio, come va ?”,
“Bene Eleonora, ordini qualcosa ?”
“Sì grazie,…. un caffè ”
“ma come… un caffè ?!??!?…. e da quando ti sei messa a digiuno ??!?!”
“Maurizio, ieri la cosa ha funzionato solo parzialmente, mi sento una mongolfiera e vorrei stare un po’ leggera…. tutto qui”
“Beh dai… Eleonora, son cose che si risolvono queste… fammi sentire la pancia …” avvicinai la mano sul ventre di Eleonora, appoggiai le dita e diedi una schiacciatina…..”Ma è durissima, qui si deve fare qualcosa…” esclamai un pò allarmato
“Certo !…” aggiunse Eleonora “per cui adesso ci rechiamo in farmacia”.
Così dicendo ci alzammo, e ci dirigemmo verso la solita farmacia.
“Non vedo l’ora di togliermi questo fastidioso senso di essere gonfia e pesante” sentenziò Eleonora mentre entravamo nella farmacia.
Al banco c’era un dottore, Eleonora si rivolse a lui diretta…
“Buongiorno dottore, avrei bisogno di una peretta per clisteri e vorremmo un consiglio”
“Certo, mi dica quale è il suo problema” rispose gentile il dottore
“Tocchi la mia pancia capirà”
“mhmhm…. qui va smossa la parte ostruente nel colon, suggerisco uno schizzetto da 750cc per iniziare”
“Sicuro che sia sufficiente ?” chiese Eleonora
“Vede, la peretta, a differenza del clistere, si presta a definire la forza dello schizzo utile a smuovere il blocco iniziale”
“Quindi occorre premere molto forte e questo si può fare solo con la peretta…giusto !” Annuì Elenora
“Ecco, qui abbiamo la peretta con 2 cannule da 500 cc, di cui una per lavande vaginali, lo schizzetto da 750cc e un’altra peretta con cannula da 1250cc” aggiunse il farmacista
“Quella da 1250cc è enorme….”sorrise alla vista Eleonora
“Sì vero, la consiglio per un eventuale richiamo dopo aver preso quella più piccola” dichiarò il dottore
“Ben dottore, grazie, le prendo tutte e tre”
“Certo, come vuole, gliele metto in una borsa”
Uscimmo soddisfatti dagli acquisti e ci recammo a casa di Eleonora di gran carriera, non vedavamo l’ora di iniziare.
Era tarda mattinata oramai, poteva essere l’ora di un aperitivo, ma in quel momento, arrivati a casa, era una enorme pentola di camomilla a farla da padrone. Nel mentre Eleonora era impegnata sui fornelli e preparava l’infuso di camomilla, io estrassi dalle borse le tre perette e il clistere mettendo tutto in bella mostra sul tavolo della cucina.
Eleonora si girò, si avvicinò e mi disse “Senti che profumo di caramella mou che hanno le gomme di queste perette, proprio come quelle antiche… fantastiche”
Ben presto, il profumo della gomma delle perette venne surclassato dall’inebriante profumo di camomilla che si stava espandendo per la casa, chiudevamo gli occhi e tiravamo di naso con forza per sentire quei profumi che ci riportarono a tanti, tanti anni fa.
Mentre l’infuso di camomilla si raffreddava, iniziammo a discutere sul da farsi, Eleonora preferiva partire con la peretta con la cannula da 500cc, io obiettai che 500cc erano troppo pochi per un adulto, sarebbe stato meglio partire con l schizzetto da 750cc.
Gli spiegai che la forma della pera, che tendeva ad allargarsi, si prestava molto bene a impedire qualsiasi tipo di ritorno del liquido, bastava spingerla forte dentro il culetto per rendere l’orifizio ben stagno.
Eleonora, quando evidenziai che avrei spinto con forza la pera nel culetto, si convinse ed accettò.
“OK, penso che la temperatura dell’infuso ora sia accettabile, è tiepida, come ci organizziamo ?” sentenziò Eleonora
“Io direi, la peretta schizzetto possiamo farla qua, sul divano…inizio con il riempire la pera”
Presi lo schizzetto, lo svuotai dall’aria premendolo tutto e immersi la punta nell’infuso aspirandone lentamente il contenuto
“Devo stare attento a che non ci sia aria nella pera” e così dicendo rivolsi la punta verso l’alto, premetti il fondo dello schizzetto fino a che un piccolo fiotto di camomilla uscì dalla punta stessa, a questo punto la riaffogai nella camomilla per aspirare fino all’ultimo spazio. Eleonora ammirò la scena “Sei un vero professionista…. davvero ! e ora come mi metto ?”
“Togliti la gonna….dammi un lenzuolino per favore” Intanto mi sedetti al centro del divano, appoggiai la peretta in un lato, presi il lenzuolino, lo stesi sulle gambe e… “Ora sdraiati a pancia in giù sopra le mie gambe” ordinai perentorio “Ma sei sicuro che…”, “dai sdraiati qua” la interruppi dandole un ordine “Forza dai… giù… così… da brava”.
Alzai lo schizzetto in attesa che si accomodasse ben bene, affondò il suo viso nel cuscino che c’era al lato del divano, come in attesa dell’esecuzione “Ora rilassati, faccio tutto io, tu pensa a fare dei bei respiri con la bocca appena senti la camomilla entrare dentro di te “Va… Va bene…” rispondesti con voce fioca.
Abbassai la mutandina, le sue bianche e dolcissime rotondità si presentarono tutte in modo fantastico, scostai i glutei
“uhuuhu… hai le mani fredde”
“Rilassati e non protestare”
Feci cadere delle gocce di camomilla sulla rosellina marrone, Eleonora ebbe un fremito, poi appoggiai la punta della peretta sul buchetto, non trovò ostacoli nel farsi strada dentro il culetto, ma io feci in modo che entrasse piano piano, trovai l’inclinazione giusta e vidi sparire la parte superiore della pera dentro il suo culetto solo grazie al peso della pera stessa e alla gravità.
“Mmhm… sei bravo Maurizio, è entrata tutta ?”
“No !” gli risposi mentendo, “ora la devo estrarre e reimmettertela… tu rilassati!”
La estrassi e penetrai altre 3 volte, molto lentamente, roteando la pera poi la spinsi dentro il più possibile
“Oohohho ma come spingi ?? Dai fermati !!” implorava Eleonora
“Ora iniziamo Eleonora, stai ferma e inizia a respirare !!!”
Premetti con forza inaudita la pera, sentii come un impedimento, allora premetti con più forza fino a…
“Ohoohooh che schizzooooo !!!! Maurizio lo sento fortissimooo !!!”
Premetti ancora di più, avevo capito di aver distrutto l’impedimento che si era formato nel colon, premetti con tanta forza con ambedue le mani
“Respira Eleonora, respira con la bocca !!” gli gridai
“Wow Maurizio…. mphfhffh….. pfhiùùùùù, mphfhffh… pfhiùùùùù, mphfhffh….. pfhiùùùùù, mphfhffh….. pfhiùùùùù… sento dei crampi Maurizio… mphfhffh….. pfhiùùùùù…mphfhffh….. pfhiùùùùù…mphfhffh….. pfhiùùùùù”
“Brava piccola, abbiamo quasi finito, ora potrai liberarti”
Tanta fu la forza impiegata che in due minuti tutti i 750cc. si riversarono dentro il pancino di Eleonora
“Ecco abbiamo finito….” la estrassi piano piano fino a sentire quel rumorino del risucchio dell’aria nella pera
“Ora puoi andare a scaricarti… espellerai la parte che faceva da ostacolo”.
Si alzò, tutta rossa in faccia, Eleonora dimostrò un turbamento significativo, evidenziato anche da una evidente macchia di bagnato sulle mutandine in prossimità della sua natura. Corse in bagno… il silenzio invase la casa.
Mi alzai, presi la grossa pera da 1250cc. e iniziai a riempirla, non avevo mai vista una peretta così grossa.
La riempii con cura, la piccola cannula bianca aspirava con lentezza la tiepida camomilla rumoreggiando quel piacevole risucchio, mi feci cura che fosse priva di aria, ora era piena. Mi recai in camera da letto, la appoggiai sul piano della sua stupenda petineuse e ritornai in sala in attesa di Eleonora che arrivò di lì a poco
“Wow Maurizio, mi sento già benissimo, non hai idea del fardello del quale mi sono liberata..!!!, quella peretta è stata una panacea”
“No Eleonora, hai solo espulso una parte del fastidio, ora dobbiamo ripulire tutto l’intestino”
“Tu dici ??, ma veramente ritieni di….”
“Certo Eleonora, dai, ho portato tutto in camera, questa peretta te la devo fare con calma, lentamente”
“Va bene… se lo dici tu….”
“Andiamo in camera Ele… sarà meglio che ti togli tutto sotto e ti stendi sul letto comoda comoda, a pancia in giù con le gambe ben aperte !” gli ordinai. Eleonora abbassò lo sguardo, abbozzò un sorrisino malizioso e si diresse in camera.
Il Caldo di quel giorno invogliava molto a spogliarsi, arrivati in camera Eleonora si tolse tutto dalla vita in giù, vide la perettona e gli sfuggì uno “WOHW !!!! ma è gigantesca !!, riuscirai a farmela tutta ?”
“Tranquilla, non sentirai nulla, solo i deflusso della camomilla nel tuo pancino”
Eleonora si sdraiò di traverso nel lettone, si accomodò ben bene di in modo da potermi vedere riflesso nello specchio della petineuse, gli posizionai un grosso cuscino sotto il ventre per rialzare il suo culetto, divaricò ben bene le gambe, mise i palmi delle sue mani sotto il mento in modo che il viso si riflettesse nel grande specchio della petineuse così che anche i nostri sguardi potessero incontrarsi.
La guardavo, era in trepida attesa di quello che sarebbe successo da lì a pochi secondi, mi inginocchiai tra le sue gambe, presi la perettona dirigendo la cannula verso il solco tra i glutei che allargai per dare agio all’obice del clistere di accarezzare lo sfintere, Eleonora ebbe un sussulto, socchiuse gli occhi, un grosso respiro accompagnò l’ingresso della cannula della grossa pera, giù fino in fondo, fino a lambire le chiappette con la gomma della peretta, a quel punto i miei pollici iniziarono a premere sul fondo, “Oohho… sento lo schizzo che mi sta riempiendo Maurizio, sei bravissimooooo….” disse accompagnadosi ad ampi respiri fatti con la bocca semiaperta, dallo specchio della petineuse godevo di una eccitante visione, Eleonora stringeva e rilasciava i glutei per sentire meglio il tutto, lo spettacolo era fantastico, quelle chiappette che si stringevano e si rilasciavano…. che eccitazione… !
Continuai a spremere le pareti della grossa pera, a fasi alterne, prima forte e poi piano, Eleonora ansimava, le fossette dei suoi glutei tremavano dal piacere che provava e io ne ero l’artefice…. non un lamento, la camomilla entrò tutta, senza che una sola goccia rimanesse nella peretta…. la estrassi piano piano, …
“Ora dovrai tenerla per almeno 10 minuti…” gli dissi, “…pensi di resistere ?”
“Non lo so…”mi rispose preoccupata “…non so se riuscirò a tenerla…io…”
“Aspetta Eleonora, ora inganniamo l’attesa….”
Così dicendo estrassi il mio membro che, nel frattempo, eccitatissimo, era diventato duro come il marmo e lo infilai sotto tra le sue gambe in modo da divaricare le grandi labbra della sua fica bagnatissima e baciare il clitoride con il glande…
“Hei !!! macheffaiiiiiii !!!…Ooohohoh…. Wohw…. MMppfhhpffh… Ohoohooh… dio che sensazione….”
Io muovevo il bacino piano piano, avanti e indietro, la sua fica era un lago, il mio cazzo era impazzito, sembrava esplodere…
“Dioooo come godooooooo….!!!…. continua continua…”, lei spingeva la sua vulva sulla mia verga con un movimento sinuoso, l’asta scorreva tra le grandi labbra della sua fica che era in un rigolo di liquidi del piacere, nello specchio, davanti a noi, si riflettevano i nostri corpi che si contorcevano in un piacere sfrenato, a un certo momento Eleonora con un colpo di reni si mise alla pecorina, il suo sedere in alto permetteva al mio glande di entrare nella sua fica come una lama bollente nel buro.
“Ohhoho Sììììì !!! Ancora !!… mhmmhhhmm… oohoohohooo Siiiiii !!!…. spingi dai, spingimelo dentrooo….”
“Si”’ Eleonora… Sìììì…., mia stupenda troia !!! Sei la mia troia, la mia vacca, la mia puttana preferita !!” davo colpi di reni sui suoi glutei che schiaffeggiavo con immenso piacere, spingevo forte ma lei reagiva bene, dallo specchio lo spettacolo era unico, fantasticooo….”Sborrooooo …!!!” … “Vengoooo !!!”
Arrivammo all’unisono a un orgasmo senza precedenti, fiotti di sborra si stamparono nella sua fica bollente….
Alla fine Eleonora ebbe a dire “Fantastico Maurizio, però ora ti devo lasciare… tu resta qui, …. non finisce qui” E scappò in bagno !
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