Fuor dallo sguardo, viene giù dal monte
rumor di ruote ed un sonar di corno.
L’acqua sussurra cheta nella fonte;
s’accende qualche luce nel dintorno.
L’ombra s’allunga pigra, d’occidente,
e pronte son la biada e la lettiera.
s’arrossano le cime al sol cadente,
il giorno già s’immerge nella sera.
Le tavole imbandite cogli arrosti,
brocche di bianco sopra lini bianchi,
attendono l’arrivo, a’ loro posti,
di viaggiator che giungeranno stanchi.
In questa sala, dicon, nel passato,
scendendo verso valle, nel Cadore,
per qualche tempo s’era riposato
l’onnipotente grand’Imperatore.
Al cambio della posta, di Cortina.
Come una vecchia foto di Ghedina.
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