“Le mie mani si muovevano liberamente accarezzando le labbra della sua fica penetrandola dolcemente che si inumidivano dei suoi umori…”
Era la fine di Giugno 2014, ogni fine settimana come routine io
e la mia compagna andiamo a trovare la sorella Chiara, in quanto ha un bimbo di quasi due anni. DI solito ci rimaniamo un paio d’ore ed avvolte anche a cena. La mia cognatina convive con il compagno, lei una gran bella gnocca 1.70 castana chiara, occhi verdi, labbra carnose, una terza di seno, costituzione robusta il tanto da dargli due gran belle cosce e un gran bel culo.
In una di queste visiti, anzi era un po’, che mi sono accorto che il compagno Andrea fa sempre delle battute un po’ troppo cattivelle, che danno sulle palle anche a me. Questa cosa l’ha feci anche notare alla mia Lei, confidandomi poi che Chiara si era lamentata del comportamento di Andrea che la trascurava, in particolare dalla nascita di Fabio, anche i rapporti sessuali erano andati a sciamare decisamente.
“giudizio personale mia cognata è una gran figa e lui è un gran coglione”.
Premetto, ho un bel rapporto d’affetto con Chiara, ci siamo scambiati parecchie volte dei consigli, ci abbracciamo e baci affettivi, sono stato nella stanza quando allattava e poi si massaggiava il seno con la crema, quanto avrei voluto farlo io…. è successo pure che stando seduti sul divano l’ho toccata intimamente per sbaglio…… che figa ragazzi…. ma non ho mai fatto quel passo in più proprio perché diciamo mia cognata.
Torniamo a quel sabato pomeriggio, siamo andati a casa sua, Andrea quel pomeriggio non era in casa era andato a trovare la mamma. Noi eravamo in salone parlavamo del più del meno e giocavamo con il piccolo Fabio. Quel pomeriggio sdraiato sul divano ripensavo ai problemi di Chiara, la mia testa ripensava alle parole dette dalla mia Lei sulla poca attività sessuale della sorella, senza farlo a posta il mio sguardo si diresse verso l’altro divano dove era seduta Chiara e il mio sguardo andò verso di lei e scrutavo il suo fisico che rispecchiava su quel vestitino aderente i suoi seni che sembravano quasi uscire fuori da quella specie di canottiera, fino ad arrivare alle gambe. Stavano tirate sul divano rivolte verso di me leggermente aperte, il tanto da far intravedere lo slip scuro, un sogno e già stavo immaginando tutto…… Chiara se ne accorse ed io con noscialans tolsi lo sguardo dirigendolo altrove. Ma di tanto in tanto, ci scambiavamo dei sguardi diversi dal solito, che in verità mi mettevano a disagio.
Erano passato un paio d’ore da quando eravamo arrivati, quando Chiara ci ha invitato a cena per quella sera, la mia Lei mi guarda ed io gli dico che va bene, ma la mia Lei se esce – Va bene ma senza che ti metti a cucinare andiamo a prendere una pala di pizza – poi mi guarda e mi dice – Amore mio… vai a prenotarla, anzi vengo anche io cosi compro le sigarette. Chiara subito ribatte alla sorella – Perché non ti porti anche Fabio cosi esce e prende un po d’aria fresca, tanto lui sta buono quando va a passeggio nel passeggino. –
Le due sorelle presero il piccolo e andarono in camera da letto per vestirlo.
Ad un tratto mi sentii chiamare da Chiara, andai in camera da letto e la mia cognatina mi dice – Si è quasi bruciata la presa dello scaldabagno, e prima che si rovina del tutto che sei capace di sostituirla? – La mia Lei subito disse – Allora vado io con Fabiuccio ci facciamo una passeggiata e andiamo ad ordinare la pizza per stasera, tu in tanto aggiustagli lo scalda bagno che tanto Andrea lo sai non lo fa.
Uscirono di casa quasi subito, chiesi a Chiara se avesse già la spina di ricambio o dovevo andare a prenderla, lei mi disse guarda in cucina nell’ultimo cassetto davanti al tavolo.
Entrai in cucina e Chiara mi venne dietro, dicendomi – Ultimo cassetto in basso – io mi chinai per aprilo dentro c’era di tutto, nel frattempo lei mi passo dietro sentii le sue gambe strusciare sulla mia schiena e nel passare mi tocco tra i capelli, una bella sensazione avvertii un brivido nelle parti basse.
Io ero in ginocchio a cercare nel cassetto mentre Chiara si mise seduta alle mie spalle su di una sedia vicino al tavolo, quando ad un certo punto il silenzio venne rotto da Chiara che disse – Oi ora puoi non ce nessuno. – Mi voltai per capire cosa stesse dicendo e la trovai seduta dietro di me, le sue gambe divaricate quella specie di vestitino tirato tutto su che si vedeva il suo ombelico. Di colpo ho provato un calore immenso un panorama inaspettato, lei si toccava con le mani l’interno delle coscia fino ad arrivare al centro toccando il suo ventre, poi prese le mutandine e le tiro facendo scomparire il lembo di stoffa tra le labbra rosee della sua fica parzialmente depilata. Il mio sguardo era completamente rapito da quello spettacolo che fino a qualche ora prima mi stavo immaginando mentalmente. Quel moment infinito venivano interrotti dalla sua voce molto calda – mi sono eccitata quando prima cercavi di guardavi tra le gambe….. – le sue mani si muovevano morbide e sensuali sull’interno coscia. Io stavo ancora in ginocchio guardando confuso tutto, mi ero eccitato e sentivo il mio gonfiore esplodere nei pantaloni, non mi sono nemmeno alzato ho fatto due passi in ginocchio verso di lei e mi sono ritrovato davanti a lei quasi dentro le sue gambe, dicendogli – Chiara ma che fai? – non ho fatto in tempo di finire di pronunciare queste parole che le mie mani si trovate sopra le sue, le mie dita tra le sue accarezzavano insieme il suo interno coscia. Mi sono avvicinato con il viso e a quel mio movimento lei ha tolto le sue mani dalle mie prendendomi per il collo e la testa avvicinando i nostri visi, le labbra si sono sfiorate una e più volte, poi il bacio si è fatto più intenso e sempre di più quando le nostre lingue si trovarono vorticose insaziabili tra loro. Le mie mani avevano preso il posto delle sue ma la contrario andarono subito a meta con colpo sicuro. Le mie mani si muovevano liberamente accarezzando le labbra della sua fica penetrandola dolcemente che si inumidivano dei suoi umori. Le facevo passare sotto la sedia toccandogli il buchino del culetto la sentivo ansimare, per poi tornare davanti e di li ancora il suo respiro si faceva sempre più fitto. Staccai le mie labbra dalle sue, la aiutai ad alzarsi e la feci sedere sul tavolo della cucina. Le sfilai i slip e allargai io le gambe tirandole su, la sua fica li larga davanti a me, parzialmente depilata le labbra rosa leggermente larghe facevano uscire i suoi umori dando un immagine lucente alla sua pelle. Mi inginocchiai mentre lei si sorreggeva divaricate con le mani le gambe e incominciai a leccarle la fica, le succhiavo le labbra bagnandole con la saliva, passavo poi la lingua sul suo clitoride e leccandolo per poi riprendere a leccare le labbra affondando la lingua al loro interno, nello stesso momento le mie dita si muovevano dentro di lei.
Poi ad un tratto mi sono tirai su gli ho alzato di più le gambe, portando in primo piano il suo culetto che si è illuminò, la sentii emettere un fiato strozzato quando ho passato la lingua intorno al suo buchetto bagnandolo con la saliva per poi penetrarlo con la punta della lingua… Tornato a dedicarmi sulla sua fica, la sentivo ansimare dal piacere, Lei la sentivo che mi passava le dita tra i capelli quando ad un certo punto ha emesso un gemito lungo e profondo, la sua pancia aveva delle contrazioni poi irrigidì braccia e gambe e la sua fica incominciò a bagnarsi notevolmente di un liquido caldo e amarognolo. mi afferro la testa e disse No.. basta non ce la faccio Basta…. mi alzai e vidi che Lei aveva le lacrime a gli occhi e mi disse: – Ora faccio io dammelo in bocca – , avevo il pisello gonfissimo, le sue gambe erano basse ormai era in posizione seduta sul tavolo, provò a scendere, ma io la fermai, mi avvicinai nuovamente a Lei e la bacai lasciandola seduta sul tavolo la tirai un po verso di me sull’esterno del tavolo mi sbottonai il pantalone e gli misi il mio pisello ormai duro e insaziabile tutto dentro con un solo colpo, una sensazione bellissima tuffai il mio Cazzo in quel calore bagnato, sentivo le pareti che si allargavano e Chiara che godeva, mi abbraccio fortemente a Lei eravamo l’uno dentro l’altra, io sbattevo con forza e lei ansimava diceva Si dai!! dai!!…. Mi stavo scopando la mia cognatina…. dopo qualche minuto mi dice vengo di nuovo non smettere e a quella richiesta spingevo sempre di più, sentivo le sue gambe avvolgermi e le sue braccia intorno al collo si strinsero più forte quando il suo respiro smise di soffiare, – Sono venuta – subito dopo venne il mio momento e non feci in tempo a dirgli che stavo venendo che mi spinse via allontanandomi, dicendomi – Vienimi in bocca – , scese dal tavolo si mise giù in ginocchio e lo prese in bocca. Come entrò venni in un istante, durante la mia eiaculazione sentivo la sua lingua sul mio glande fino a un irresistibile sensazione di fastidio…. Si alzo, andò verso il lavandino della cucina e sputare, giustificandosi mi disse – non ci riesco a mandarlo giù, pero possiamo provarci un po per volta –
Mi avvicina a Lei che stava davanti al lavandino, la guardai e incominciai a baciarla nuovamente. Nel baciarla il mio amichetto che fino a qualche minuto prima sembrava morto si alzò e riprese vigore, Lei se ne accorse e lo strinse con una mano dicendomi – Hai ancora voglia… perché io ho ancora voglia di tè –
Nel baciarla le mie mani ricominciarono a perlustrare il suo ventre i fianchi ed il culetto, mi staccai la girai le allargai le gambe e le infilai il mi cazzo ancora voglioso nella fica, la scopavo e lei godeva, le sue mani erano appoggiate per prima al lavandino poi le spostò sul pensile ed io le tenevo i seni con le mani strizzandoli, gemeva godeva tantissimo quando le davo le penetrate con foga, poi feci scendere le mani sui suoi fianchi e con il dito del pollice gli stimolavo il culetto, vedevo che la cosa non la dispiaceva, dicendogli – Chiara ti va nel culetto – Si però fai piano non l’ho mai fatto –
Allora gli chiesi dove aveva l’olio da cucina mi indicò lo sportello sulla destra. Presi la bottiglia, mentre il mio cazzo era ancora dentro di Lei, versai un po’ olio sulla mano, lo tirai fuori e lo inoliai, poi sul suo culetto massaggiandogli e penetrandola con il dito. Sentivo che era ancora eccitata le piaceva quello che gli stavo facendo e vogliosa e mi disse – Dai mettimelo nel culo ma fai piano – senza farmelo ripetere due volte lo misi in direzione del suo buchino e diedi un paio di insistenze sentii – AAAA fa male piano – il mio pisello era entrato per metà dentro il suo culetto… – FAI PIANO FA MALE, MI BRUCIA, FAI PIANO – … poi quando gli dissi che lo aveva tutto dentro… e iniziai a muovermi dentro la sentivo godere – SI DAI INCULAMI MI PIACE… – continuammo per altri dieci minuti, montandola stava in estasi. La montavo, una mano dentro la sua figa e l’altra nella sua bocca più spingevo più Lei godeva…..
Il nostro intenso piacere fu interrotto dal citofono…. di corsa io andai in bagno e lei si ricompose non è che aveva molto da tirarsi su…. Era Andrea, che tornava a casa. Allora vedendomi al bagno dove io ero corso in primis per sistemarmi e darmi una asciugata, in secondi per inventarmi qualcosa per cambiare la spina dello scaldabagno….. il grande Andrea esclamò verso la sua splendida Chiaretta “Devi rompergli le palle di sabato pomeriggio anche a lui…. non potevi aspettare che la spina poi la cambiavo io in settimana”.
Un gran bel sabato pomeriggio…. Con Chiara ci stiamo ancora frequentando, siamo quelli che chiamano “Trombamici o meglio Trombacognati” – ci siamo e ci stiamo facendo delle scopate memorabili.
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