Amante delle cose troppo belle e troppo curiosa per rimanere fedele. Con questa frase ricordo ancora oggi il momento in cui il mio ex marito mi ha lasciata dopo 10 anni di relazione. Una relazione tormentata la nostra, fatta di parecchie corna in entrambe le porte ( anche se penso di aver vinto io la partita dell’infedeltà ) e che è finita in maniera indolore e senza troppi rancori.
Io mi chiamo Carla ed ho 43 anni. Finalmente da un anno di nuovo singola . Ho riscoperto le vere gioie della vita, perlomeno per me. Adoro andare in giro con le amiche e frequentare i posti di dieci anni fa. La mia separazione è stata come salire su una favolosa macchina del tempo ma con la direzione rivolta al passato e non al futuro. La fermata è stata propria a quando io avevo circa trenta anni. Appena laureata e con tanta energia da mettere in campo. Una vera cougar italiana come vengono definite le donne sopra i quaranta anni che ritrovano il piacere della conquista e vogliono sentirsi giovani anche a letto, magari intrecciando relazioni con partner più giovani.
Ecco questo era il mio stato d’animo subito dopo la separazione.Ho ricominciato a frequentare le vecchie amicizie, mi sono iscritta in palestra e, cosa più gradita, mi sono iscritta ad un corso di tango. La mia vita aveva di nuovo degli obiettivi ed ora ero libera di sentirmi desiderata ed accettare la corta di altri uomini.
Fu proprio durante una delle prime lezioni di tango che mi venne abbinato come ballerino Alfredo. Lui è un ragazzo di 28 anni. Un ragazzo moro, alto e con un fisico asciutto e molto ben curato. Uno di quei ragazzi che fanno perdere la testa alle loro coetanee. Ma io avevo 15 anni in più di lui e la nostra coppia nel ballo suscitava parecchie perplessitÃ
Ma il tango è un ballo che non conosce frontiere e se le conosce le abbatte molto facilmente. Infatti io ed Alfedro abbiamo iniziato a fare amicizia. Dureante le lezioni eravamo un corpo solo che si muoveva all’unisono .
Dopo un po’ abbiamo iniziato a vederci anche fuori dalla pista di ballo. Ricordo ancora il giorno in cui lui mi chiamò per invitarmi a mangiare qualcosa la sera dopo la lezione.
Con il cuore in gola per la felicità accettai molto volentieri l’invito.
Io donna separata che ha superata gli anta, anche se piacente , uscivo con un giovane che sarebbe potuto essere se non mio figlio un fratello minore. Ma che importa. La vita è troppo breve per rimanere a pensare.
Quella sera stessa ci andai a letto. Non avevo mai provato una passione così travolgente. Dopo cena lui mi portò a casa sua. un piccolo ma molto accogliente loft in centro. Io rimasi affascinata da quell’ambiente vissuto di una persone indipendente e piena di interessi. Mi lasciai spogliare senza dire una parola. Sentivo il suo profumo di uomo vero e non desideravo altro che mi scopasse. Volevo scopare e non finire più.
Lui senza neanche chiedermelo cominciò a leccarmi le tette. Un gesto naturale che mi fece perdere letteralmente la testa. Io ho le tette piuttosto grosse, sopra la media direi , e questo a lui piaceva parecchio, lo si leggeva nei suoi occhi. Con gesti caldi e coinvolgenti mi faceva impazzire e lo fe e ancora di più quando con dei piccoli baci appena abbozzati seguiva un percorso che sembrava segnato e che portava dalle mie tette alla mia fica. Il capolinea infatti era proprio li. Lui comiciò a darmi delle piccole leccate sui lati delle mie grandi labbra. Io esplosi di piacere. Penso di essergli venuta in bocca e non potevo fermarmi.
Ma chi si voleva fermare. Alfredo mi scopo per tutta la notte. Mi prese in tutte le posizioni che una menta, anche aperta e navigata come la mia, possa immaginare.
Ora io e lui facciamo coppia fissa, dentro e fuori la pista da ballo e questo mi rende la donna più felice del mondo.