B-Side Il culetto di Lara

“Lara era più che mai presa con lo studio perché si avvicinava sempre di più la maturità e dal voto sarebbe dipesa la possibilità di andare in erasmus all’estero…”

Ciao a tutti, mi piacerebbe raccontarvi un’altra belle esperienza che ho vissuto
la mia Lara. Tutto quello che leggerete è accaduto realmente , non siamo dei pornodivi ma solo due ragazzi normalissimi e curiosi di esplorare i nostri corpi.
La nostra relazione procedeva a meraviglia, senza pensieri e senza i problemi da “adulti” che a volte spengono il desiderio e la voglia di provare cose nuove. Lara era più che mai presa con lo studio perché si avvicinava sempre di più la maturità e dal voto sarebbe dipesa la possibilità di andare in erasmus all’estero. Io frequentavo il Politecnico e da buon universitario non pensavo ad altro che uscire con gli amici e fare tardi alle feste anche se la mia ragazza non poteva accompagnarmi visto che i suoi genitori avevano regole molto rigide.
Per stare assieme e fare i nostri porci comodi non ci restavano che i pomeriggi nella taverna della sua villetta fuori Milano, i suoi genitori avevano un piccola attività per cui non erano in casa durante la giornata e la sorella in ufficio. Un giorno di primavera finite le lezioni prendo la moto per andare a trovarla, erano alcuni giorni che non ci vedevamo e avevo una voglia di sentire il suo profumo e il suo sapore ma sapevo anche che avrebbe dovuto studiare quindi mi ero ripromesso di stare bravo, al massimo una leccatina alla sua patatina durante una pausa giusto per farla rilassare un po’.
Appena arrivato vedo Lara seduta sul tavolo con i libri aperti concentrata nello studio, io mi svacco sul divano a osservarla, aveva i capelli raccolti tenuti insieme da una matita, indossava una mia maglietta del Rototom troppo grande per lei, un paio di leggins neri aderenti con delle calze a righe colorate, bhe sarà quel che sarà ma faceva un sesso assurdo con quell’aria da scolaretta santarellina.
Finalmente arriva il momento della pausa e Lara chiude i libri e arriva da me sul divano, mi da un bacino distratto si abbassa i leggins e mi dice “mi andrebbe proprio una bella leccata, ho la testa che mi scoppia” io invece avevo il cazzo che mi scoppiava ma ho evitato di rovinare il momento e ho tenuto la bocca chiusa, lei si è girata si è messa in ginocchio sul divano appoggiata allo schienale con il culetto in fuori per farsi leccare a 90 sapendo che la visione dei suoi buchini mi faceva impazzire. Senza perdere tempo mi avvicino e inizio a dargli bacini sulle chiappe avvicinandomi piano piano al centro del piacere mentre senza rendermene conto mi accarezzo il pacco da sopra i pantaloni, Lara mi aiuta aprendosi con le mani le grandi labbra e la mia lingua arriva subito al suo clitoride sensibilissimo e gonfio. Vorrei poter fermare il tempo e continuare a leccargli la fighetta anche perché in questa posizione ho il viso a pochi centimetri dal buchino grinzoso del suo culetto che sembra un fiorellino pronto a sbocciare, non sono mai stato un cultore del sesso anale ma adoro leccare a fondo e guardare il buchino che si contrare per il godimento. La lingua è indolenzita ma faccio di tutto per infilarla dentro il più possibile mentre la sgrilletto lentamente per non farla venire troppo presto visto che io non ho ancora ricevuto nessuna attenzione e sono con il cazzo duro e la cappella gonfia in mano. Intorno il silenzio è assoluto si sente solo lo sciaquettio dei suoi liquidi mentre la mia lingua prova a penetrargli il culetto e un ditino entra nella patatina, è Lara a farmi tornare alla realtà dicendomi con voce rotta dal piacere: “sai amore che oggi Carlotta a scuola durante un ora buca mi ha confidato di averlo fatto dietro con il suo ragazzo e che non gli ha fatto male come credeva anzi gli è piaciuto” . Guarda te la porcellina ora mi era tutto chiaro, quella frase non era casuale come nemmeno lo era la sua richiesta di leccargliela in quella posizione, aveva in mente qualcosa e ora volevo proprio vedere fin dove voleva arrivare, senza smettere di toccarla gli ho detto che se la sua migliore amica è rimasta cosi’ soddisfatta perché non ci proviamo anche noi se è convinta,non ho avuto bisogno di aspettare una risposta perché non ho fatto tempo a finire la frase che mi è venuta in mano tremando e bagnando anche il divano con i suoi umori e la mia saliva. Si è alzata di fretta senza rivestirsi e mi ha lasciato li come un mammalucco con il cazzo in mano e la faccia piena del suo sapore dirigendosi verso il bagno, poco dopo la vedo tornare con i preservativi e il gel durex compagno di mille avventure , io non so come ho fatto a resistere, non sono certo famoso per la mia durata da pornodivo e in situazioni cosi’ eccitanti mi è capitato di venire in zero secondi ma questa volta ho resistito e dopo essermi messo il preservativo mi sono rimesso dietro di lei per sverginare anche il suo culetto. Ho ricominciato a leccarla per farla rilassare e oltre alla lingua questa volta ho iniziato ad infilare anche un ditino nel culetto, volevo evitare di usare il gel con tutta la saliva che cera ma ho subito visto che dopo metà dito la resistenza aumentava e Lara stringeva lo sfintere ,senza che facessi nulla è stata lei a dare una bella strizzata al tubetto per far colare il gel freddo sul fiorellino che iniziava ad aprirsi facendo entrare due dita provocandogli un brivido, abbiamo continuato cosi’ per un po’ fino a che è stata lei a dirmi “Scopami in culo” e io che dovevo fare secondo voi? Ho puntato il cazzo tesissimo sul buchino l’ho ingellato e ho iniziato a spingere dentro piano piano la cappella violacea mentre con una mano la sgrillettavo e con l altra gli strizzavo un capezzolo. Con un po’ di fatica e tanta buona volontà nel resistere al dolore il mio cazzo è entrato per metà e piano piano ho percepito che si stava rilassando dandomi la possibilità di iniziare a muovermi lentamente avanti e indietro, era una sensazione nuova anche per me e vi assicuro che dovevo pensare alle cose più improbabili per non venire fin che ho fatto una pazzia, ho sfilato il cazzo e ho tolto il preservativo perché almeno per la prima volta dovevamo sentire tutto senza nessuna barriera. Lara era partita e oltre a non sentire più dolore era lei che a pecorina spingeva il culetto verso il mio cazzo che ormai entrava senza difficoltà, non siamo andati avanti molto io non ce l’ho fatto e gli ho riempito il culetto mentre anche lei veniva aiutata dalla mano sul clito. Ci siamo baciati a lungo e abbiamo anche riso perché sulla punta del mio cazzo cera una macchiolina marrone che sapevamo tutti e due cosa poteva essere cosi’ siamo andati in bagno e mentre mi lavavo lei era sulle ginocchia piegate che si teneva il culo aperto per far uscire la mia sborra non mi scorderò mai questa immagine.
Non c’è altro da dire, scusate se mi sono dilungato ma ripensando a queste cose non riesco ad essere breve, Lara purtroppo poi è riuscita ad andare in Erasmus in spagna e li si è conclusa la nostra storia ma ne abbiamo passate tante altre assieme

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