Appuntamento alle 10 di mattina alla stazione centrale, arriva e mi riconosce, visto che io le avevo mandato la mia foto. La prima impressione non è stata un gran che, una normalissima ragazza, magrissima, con jeans, maglione e giubbotto, niente trucco. Prendiamo un caffè, tanto per rompere l’imbarazzo che, mi accorgo, c’è solo da parte mia, lei invece è allegra, spigliata, come solo le ragazze a quell’età sanno essere.
Raggiungiamo l’albergo e dopo essere entrati in camera, si ritira in bagno con la sua borsa e ne esce dopo pochi minuti completamente trasformata. Tutta nuda, a parte un minuscolo perizoma e calze autoreggenti, un leggero trucco per valorizzare i suoi occhi e del rossetto rosso fuoco che mette in risalto le sue labbra, due tettine seconda misura con due capezzoli già in tiro.
Si inginocchia sul letto ed inizia una magnifica pompa. Scende con la testa ingoiando l’intera asta e risalendo me la succhia, capisco subito che a dispetto dell’età ne deve aver succhiati parecchi, inizio a toccarla e la trovo già fradicia. Le sfilo il perizoma e mi appare una bella fighetta contornata da un pube pieno di peli neri e serici sulla quale mi catapulto a leccarla. Mi metto a 69 e le infilo il cazzo in bocca, con la lingua le scosto i peli raggiungendo il clitoride teso e gonfio sul quale inizio a disegnare le lettere dell’alfabeto come mio solito.
Inizia a smaniare contorcendosi dal piacere, raggiunge il primo orgasmo dopo pochi minuti ed è allora che avviene la trasformazione. La ragazza all’apparenza dolce si trasforma in un’assatanata di sesso, mi tira a sé nella classica posizione del missionario, me lo afferra con la mani e se lo infila. Io la pompo, lei asseconda i movimenti venendomi incontro col bacino la sua fica è bollente bagnatissima. La pompo forte, le alzo le gambe e la penetro in profondità . La sua fica è strettissima a dispetto di tutti i cazzi che probabilmente ha preso, le arrivo a toccare il collo dell’utero e dal suo viso capisco che prova un po’ di dolore, rallento le spinte, ma lei urlando vuole che continui, quindi riprendo a pompare come un ossesso.
Lei urla, non so dire se di dolore o di godimento, ma si contorce e sguscia tra le mie braccia come un’anguilla, tanto che la devo bloccare con le spalle sul materasso per potermela scopare per bene. Un intenso orgasmo ci travolge, le inietto nell’utero la mia crema, mi accascio su di lei, mi sposta e inizia a menarsela furiosamente. Si infila un dito, poi due, poi tre, ha le guance arrossate dal piacere continua a godere e per non restare inerme inizio a leccarle le tette, il collo, a baciarla sulle guance e sulla fronte, le lecco il pancino, l’ombelico, il clitoride mentre continua a menarsela. Mentre faccio ciò me lo riprende in bocca anche se ha perso rigidità per il recente orgasmo. Inizia a succhiarmelo forte e tempo pochi minuti mi riprendo e la inforco di nuovo e riprendo a chiavarmela, mentre lei continua a martoriarsi il clitoride con le dita di una mano.
I suoi gemiti, i suoi urletti mi fanno capire che è in pieno orgasmo ma forse è solo una continuazione di quello precedente. E’ un godimento continuo da parte sua, la sua fica è allagata di umori tanto che il mio cazzo ci sguazza. Me la giro e me la metto a pecorina, le entro tutto dentro, le mie palle sbattono sulle labbra della sua fica, lo sciacquio è osceno e i suoi umori colano sulle lenzuola.
Le ficco un pollice nel culetto che si apre d’incanto, le ficco anche l’altro e provo a tirare e mi accorgo che è elasticissimo. Mai visto un culo così ricettivo. Le sue urla, i suoi gemiti intervallati da sospiri non accennano a diminuire. Lo sfilo dalla fica e provo a puntare il suo buchino con delicatezza come sono solito fare, ma lei appena lo sente spinge il culo indietro e se lo infila tutto. Bellissimo è elastico e mi calza come un guanto. Inizio a pomparla e vedo che scorre che è una meraviglia, sembra una seconda fica tanto è bagnato.
Mi godo la splendida inculata, mentre la sua fica lacrima dal piacere e le sue urla di godimento salgono d’intensità , tanto che le sollevo la testa e con una mano le tappo la bocca. Lei appoggia le tette sul materasso e incrocia le mani dietro la schiena come se fosse legata capisco subito e con l’altra mano le stringo i polsi. Così è in mia balia le pompo forte il culo, riesco e glielo rimetto in fica pochi colpi e ripasso al culo e così via. Perdo la cognizione del tempo poche volte mi è capitata una donna che gode così intensamente.
L’aria che pompo dentro ai due buchi fà dei rumorini piacevoli quando tolgo il cazzo e viene spinta fuori. Sono oramai quasi due ore che me la scopo, decido di venire nel buco più stretto magica sensazione le inondo l’intestino di crema. Mi stendo di fianco per recuperare le forze, mentre lei resta in ginocchio con le gambe aperte. La sua mano destra corre alla fica e riprende a masturbarsela. Gode di nuovo e finalmente anche lei decide di riprendere fiato. Abbiamo ripreso e abbiamo continuato fino a sera, me la sono scopata in tutte le salse, quando mi veniva sopra le piaceva farlo con le piante dei piedi sul materasso in modo da prenderselo tutto.
A causa del suo peso leggero mi piaceva rivoltarmela continuamente. Non mi ha dato tregua. Quando non la scopavo si masturbava e quando si masturbava me lo succhiava per farlo riprendere vigore, per poi riprendere a scopare. Siamo usciti alle 21 dalla stanza, ho perso il conto delle volte che me la sono inculata, chiavata e sborrato in bocca. Alla stazione ci siamo salutati ripromettendoci di rivederci. Me lo chiese espressamente,ma ero ridotto uno straccio, mi tremavano le gambe, avevo le occhiaie e il mio cazzo era ridotto alle dimensioni di un lombrico, ma il giorno dopo ero già pronto a ricominciare.