“- Ale: cerca di prenderlo tutto…”
Avevo 22 anni, studente universitario. Era già un po’ che sapevo delle
mie fantasie anche per i ragazzi ma non avevo ancora avuto il coraggio o l’occasione di metterle in pratica.
Una sera torno a casa da una serata e approfittando dell’assenza del mio coinquilino mi connetto in una chat già eccitato sperando di trovare qualcuno almeno per una sega in cam.
Dopo circa un’ora verso le 4 mi contatta una ragazzo di 28 anni, lavoratore, convivente, bisex attivo. Vive nella mia stessa città e la fidanzata è via per il weekend. Si chiama Alessandro, ci scambiamo foto senza viso, lui alto, tonico, peloso nei posti giusti, in boxer non attillati che lasciano comunque intravedere una buona dotazione.
Metto subito in chiaro che non do il culo perchè è la mia prima esperienza reale, ma la cosa non sembra disturbarlo.
– Ale: tranquillo il culo non serve subito, ma sei porco?
– Io: si molto che ti piace?
– Ale: cosa ne pensi del pissing?
Il mio cuore batte a mille e il mio cazzo è di marmo.
– Io: molto. Mi vieni a prendere?
Ci diamo appuntamento dopo venti minuti a qualche isolato da casa mia. Prendo una birra dal frigo e senza far rumore esco di casa. Sono molto agitato e mi fumo un paio di sigarette mentre mi scolo la birra anche se il livello alcolico è ancora alto dalla serata.
Lui arriva poco dopo con una golf nera. E’ molto figo anche di viso, asciutto, barbetta incolta, occhi e capelli scuri, un bel sorriso. Alto come me, mani grosse, molto maschile.
Arriviamo a casa sua e mi offre da bere.
Io sono un po’ nervoso e si nota.
– Ale: Stai tranquillo, bevi e rilassati. Fra un po’ cominciamo, conduco io il gioco ma quando vuoi fermarti basta dirlo. Devi solo rilassarti.
Poco dopo mi fa segno di seguirlo e andiamo in bagno. Un bagno grande quasi come la mia camera doppia da studente.
– Ale: spogliati nudo, puoi lasciare le cose su quella sedia.
Mi spoglio con calma, ma in quel momento mi sento particolarmente disinibito grazie all’effetto dell’alcol che si fa sentire anche quando cercando di sfilarmi i jeans rischio di cadere.
– Ale: sei più carino che in foto e sembri più giovane. Vieni qui in ginocchio davanti a me.
Lui sposta il tappetino del lavandino davanti i suoi piedi e mi metto in ginocchio.
– Ale: hai mai succhiato un cazzo?
– Io: no
– Ale: hai tanta voglia di farlo?
– Io: si molta.
Lui mi infila il pollice tra le labbra.
– Ale: fammi vedere come lo succhieresti
Io accolgo il suo dito tra le labbra e comincio a succhiarlo come ho imparato dai film porno e come le ragazze finora hanno fatto a me.
– Ale: sei bravo, strano che sia la prima volta. Mi sta diventando barzotto. Però prima devo svuotarmi, ho bevuto troppe birre stasera.
Capisco subito cosa mi aspetta e mi accompagna dentro la doccia. Mi rimetto in ginocchio.
Lui si sbottona i jeans e abbassandosi solo leggermente l’elastico del boxer tira fuori il pisello sui 15 cm barzotto, largo, scuro e con un prepurzio già un parzialmente tirato dalla cappella che vuole uscire.
– Ale: Apri la bocca e non sputare.
Mi spinge con la mano il mento verso l’alto e appoggiando il pisello sul mio labbro inferiore comincia a pisciare. Sento il getto caldo che mi entra in bocca e sulla lingua di un gusto amaro-dolciastro. Quando comincia a trasbordare si ferma.
– Ale: rimani cosi a bocca piena.
E continua la pisciata pisciandomi addosso, sento il caldo che cola sul corpo e sul mio cazzo, sempre più duro. Una pisciata di circa un minuto con cui mi ha lavato quasi completamente.
Si pulisce poi sul mio mento e sulle labbra l’uccello mentre rimango sempre a bocca piena.
– Ale: che pisciata.
E mi sputa in faccia.
– Ale: Adesso ingoia tutto puttanella.
Mi prende un secondo di panico e penso di non farcela, ma subito dopo d’istinto ingoio tutto.
La bocca mi rimane impastata del sapore di piscio.
– Io: ti è piaciuto?
– Ale: eccome.
Si toglie i pantaloni e i boxer, poi la maglietta. Anche il suo cazzo ora è durissimo.
Mi prende la faccia tra le mani e ci inserisce direttamente un paio di centimetri di cazzo.
– Ale: bagnami bene il cazzo che poi ti scopo la bocca
Io lecco quel pezzo di bastone e la cappella. Sono pieno di saliva. Nel frattempo lo spinge sempre più in dentro finchè non mi prende con forza e me ne ficca metà in gola.
– Ale: cerca di prenderlo tutto.
E spinge ancora più in fondo.
Vedo il suo pube ad un paio di centimetri da me e non riesco andare oltre. Le labbra mi tendono e devo sopprimere i conati. Comincia ad andare avanti e indietro. Sento scorrere sulle labbra le pareti del suo cazzo.
Vengo per terra senza toccarmi.
Lui aumenta il ritmo e da un colpo finale infilandomelo tutto in gola, arrivo con il naso ai peli pubici.
Poi esce e io quasi vomito. Dopo un paio di secondi mi viene in faccia con 5-6 schizzi di sborra.
– Ale: figo.
e si riveste.
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