“Le intenta a giocare con il suo giocattolo aveva la testa abbassata, quindi non mi poteva vedere e mi sono goduto la scena completamente…”
A cominciare dalla primavera mi piace andare al mare di domenica.
Di
solito inizio già dal mese di aprile, se il tempo permette, a volte è capitato di andarci a marzo; naturalmente in quel periodo non faccio il bagno ma mi rilasso prendendo il sole, ogni tanto mi bagno con una bottiglia che riempio con acqua di mare.
Dato che nel periodo primaverile ed anche fino a giugno c’è pochissima gente (a volte nessuno per l’intera giornata) mi denudo completamente, e mi distendo su di un telo. Ciò mi piace molto perchè dà una sensazione di libertà, tengo sempre a portata di mano qualcosa per coprirmi nel caso passasse qualcuno.
E’ una sensazione piacevole farsi carezzare dal calore del sole…
Dopo le timide prime volte sono più spontaneo e, mettendomi in disparte, mi spoglio subito anche in presenza di altre persone.
Una domenica mi sono rilassato completamente, per la mancanza di scocciatori e curiosi che di solito passeggiano nei dintorni pensando fossi un gay.
Verso le 14.00 decisi di farmi un giro nella pineta e indossai le scarpe ed il costume entrando nella pineta, tornando verso la strada. Ogni tanto, dalla stradina interna alla pineta, ritornavo in spiaggia per dare un occhio e constatare la presenza di altre persone e per cercare un posto riparato dal vento.
In uno di questi rientri distrattamente arrivai in spiaggia e mi accorsi che c’era una coppia di ragazzi distesi, rimasi immobile, inebetito, da lontano non li avevo notato, forse proprio perchè distesi. Stavo per rientrare in pineta quando mi accorsi che in effetti stavano facendo sesso: erano distesi su un fianco, il ragazzo la prendeva da dietro e lei, dandogli le spalle, era rivolta verso di me. Non si accorsero del mio arrivo anche perchè non ero vicinissimo, ma abbastanza da vedere benissimo la scena,
Lei aveva i seni nudi mentre portava lo slip, sicuramente il ragazzo lo aveva spostato, ad ogni colpo che dava il ragazzo le tette ballavano in modo stupendo, era un bel seno pieno e sodo ma i colpi da dietro lo facevano roteare, il mio cazzo diventò di colpo di granito, mi accorsi che era presente poco distante anche una ragazza di circa 19-20 anni con un cane, pensavo fosse con loro.
Non sapevo cosa fare, se cacciare fuori il mio arnese o semplicemente guardare la scena, Erano due ragazzi di meno di 30 anni ciascuno, lei una bella ragazza, un bel viso ed un corpo da favola, con i seni che rimbalzavano a ritmo dei colpi del partner. Uno di quei colpi, forse più deciso degli altri, gli fece portare la testa all’indietro e per un attimo apri gli occhi e mi vide. Avvisò il ragazzo e si spostò restando sempre in topless.
Che bel seno che aveva, anche se pieno stava bello dritto.
Ebbi uno scatto, come se fossi stato visto rubare la marmellata dal barattolo, e mi ritirai in pineta.
Anche la ragazza col cane ritornò verso di loro ma non si fermò, in effetti non era con i due amanti.
Io stavo tornando verso la stradina e non ci potevo pensare a ciò che avevo visto: la mia prima volta che vedevo fare sesso da una coppia estranea.
Era così eccitante! Forse proprio perchè inaspettato. Il mio cazzo era ancora durissimo; decisi di tornare indietro, almeno a guardare.
Tanto, mi dissi, se non volevano farsi vedere non lo avrebbero fatto in presenza della ragazza col cane: Mi feci coraggio e tornai indietro con cautela, cercando di non fare rumore.
Quando arrivai alla fine della pineta feci in modo di non farmi scorgere (prima invece me accorsi quando ero ormai ben visibile), mi misi in modo che solo la mia testa sarebbe stata vista.
Lei passeggiava sull’arenile mentre lui era ancora disteso, era una ragazza bella, alta circa 1.65, un seno di una quarta misura ma sodo, vedevo bene i suoi capezzoli, si guardò intorno e si avvicinò di nuovo al suo ragazzo che stava disteso con le gambe aperte. Gli si inginocchiò davanti gli spostò lo slip e prese il suo cazzo facendolo uscire di lato, con una mano gli prendeva l’asta e l’altra massaggiava le palle, le sue tette ciondolavano, prese il cazzo in bocca, prima solo la cappella con un gioco di lingua e poi lo fece scivolare in bocca succhiandolo, sembrava che lo avesse aspirato tutto.
Io avevo una visuale di lato da dietro erano alla mia sinistra, con il ragazzo che mi dava le spalle e lei di faccia.
Le intenta a giocare con il suo giocattolo aveva la testa abbassata, quindi non mi poteva vedere e mi sono goduto la scena completamente.
Era brava con la bocca e il cazzo del ragazzo era molto rigido, così come anche il mio che era diventato di nuovo di granito, non pensavo a toccarmi, ero troppo intento a godere della scena.
Gli leccava il cazzo, lo succhiava, lo prendeva tutto in bocca e le sue mani una teneva l’asta ed una massaggiava le palle, poi lo prese tutto in bocca mentre si toccava le tette stringendole.
Mi veniva voglia di andarci vicino e prenderla da dietro, o leccare quel bellissimo culo.
Ma avrei solo rovinato a me la scena e a loro il godimento.
Il gioco continuò con lei che comincio a toccarsi la patata, mentre io speravo di spogliasse tutta, con una mano reggeva il cazzo che entrava ed usciva dalla bocca e con l’altra si toccava la fica tutta bagnata, tanto che tirò la mano fuori dallo slip e la leccò avidamente, poi di nuovo il cazzo in bocca e la mano nello slip.
La vedevo contorcersi tutta, poi si scostò dal cazzo che esplose come uno zampillo schizzandogli sul seno. Lei spalmò quella crema calda su tutto il suo seno e si leccò le dita mentre l’altra mano continuava a toccarsi, si tirò indietro distendendosi sulla sabbia ed iniziò a masturbarsi infilando le dita, adesso si vedeva benissimo la sua fica, fino a che emise un grido e si rilassò completamente, come il suo partner.
A questo punto come in un risveglio mi toccai e verificai che il mio cazzo era di marmo, lo strinsi forte, mi ritirai un poco e cominciai a masturbarmi, mi volle poco ed anche io potevo stare su una fontana a fare lo zampillo: schizzai così forte che mi meravigliai io stesso.
Mi girai e mi accorsi che la ragazza mi aveva visto, rideva stringendosi le tette e guardando verso di me, facendomi notare anche dal suo amante, il quale si ricompose. Mi fecero capire che non volevano intrusioni ed ormai sfogato mi riavviai verso la stradina con le gambe tremolanti, mi pulii mentre camminavo, con dei fazzolettini che avevo in borsa.
Non ci potevo pensare: avevo scoperto di essere un guardone mio malgrado. Ma mi era piaciuto molto, sembrava di aver assistito ad una scena di film porno dal vivo.
Dopo quel giorno quando vado via dalla spiaggia faccio sempre capolino ogni tanto per vedere se mi capita di nuovo…
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