Al cinema con il mio “padrone”

“Ad un certo punto mi fà sedere su una poltrona laterale, non a caso in una penultima poltrona della fila e lui si siede esattamente nella fila davanti a me…”

Alcune volte il mio “padrone” mi aveva mandato al cinema porno, sola,
sono sempre entrata vestita come lui mi ordinava e come sempre ero in contatto con lui tramite cellulare utilizzando l’ auricolare.
ma questa volta stavo per entrare con lui.
Eccitata da averlo al mio fianco, paghiamo il biglietto ed entriamo.
Come sempre appena entrati in sala un gran buio, per un attimo perdi l’ orientamento, sento la sua mano che trova la mia e preseguiamo verso il centro sala.
Ad un certo punto mi fà sedere su una poltrona laterale, non a caso in una penultima poltrona della fila e lui si siede esattamente nella fila davanti a me.
Aspettiamo qualche attimo e subito mi sento accerchiata, uno si siede alla mia destra. uno alla mia sinistra, sento qualcuno anche dietro me non non capisco quanti siano.
Davanti a me il mio “padrone”, girato verso me mi guarda.
Mi sento molto eccitata dalla situazione, lui è li, presente, che sta per “darmi” a perfetti sconosciuti.
Il mio compagno allunga le mani, mi apre l’ impermeabile e in un attimo sento tante mani che mi toccano, da dietro sento labbra sul mio collo, mani sui seni, una mano che apre la cerniera del mio jeans e in un attimo mi trovo con i pantaloni abbassati e due mani che mi toccano la figa.
MI sento bagnata, due dita eslorano il mio clitoride, ma poi le sento già dentro me.
All ‘improvviso noto una cosa che accresce la mia eccitazione, inaspettatamente un uomo si è seduto vicino al mio “padrone”e gli sta facendo una sega.
Mi ero immaginata tante cose ma vedere questo scena inaspettata mi eccitava se possibile ancora di più.
Nel frattempo altri uomini si erano avvicinati a me anche in piedi, sentivo le loro mani veramente dappertutto, non sò quanti potessero essere ma seni, capezzoli, figa, sedere schiena, collo, braccia, non c’ era parte del mio corpo che non fosse toccata.
Ad un certo punto il mio padrone si alza, mi prende per mano e mi accompagna in bagno.
Il bagno ero molto piccolo, non bello, un piccolo antibagno con un lavandino, una porta e la turca.
Eravano chiaramente stati seguiti.
Il mio padrone si posizione in piedi, gambe larghe sulla turca, spalle al muro, mi avvicino a lui, mi ordina di piegarmi a 90°, metto la mia testa appoggiata alle sue gambe e mi fa calare i pantaloni.
Senza assolutamente vedere chi ci fosse dietro me, stava offrendo il mio sedere, la mia figa a chiunque avesse coraggio o voglia di approfittarme.
Mi sentivo eccitata, mi sentivo sicura perchè sapevo che lui avrebbe vigilato su di me e alla stesso tempo mi senti schiava, troia, un vero oggetto del piacere.
Di li a poco sento il primo cazzo che mi entra dentro, mi sento prendere per i fianchi e sento questo cazzo che spinge, sicuramente eccitato. Non dura tanto forse alcuni minuti, e come esce immediatamente un altro uomo, un altro cazzo mi scopa.
Sono proprio una cagna, mi piace essere li in quella situazione.
Il terzo sento che chiede al mio padrone se può scoparmi senza preservativo e lui risponde di no, il tempo di infilarselo e anche lui è dentro me.
Io sempre a 90° e il mio padrone invece sempre girato verso gli uomini che affollavano il pur piccolo bagno.
Il quarto chiede se può farmi il culo e sento che il mio compagno rispondere No, e ancora mi sento piena, mi sento penetrata.
Venuto anche il quarto avanti il quinto ma ad un certo punto veniamo interrotti da un uomo che dice di aver bisogno del bagno minacciando di chiamare il gestore, aveva sicuramente le sue ragioni e non appena il quinto finisce con l’ ennesima sborrata nel preservativo ci spostiamo dal bagno.
Mi rivesto, mi sistemo un attimo e per mano vengo riaccompagnata in poltrona.
Sento eccitazioe, mia e altrui, non faccio in tempo a sedermi che uomini davanti a me, in piedi, si presentano con i cazzi fuori dai pantoloni, sono, duri e eccitati.
Mi viene ordinato di soddisfarli, di succhiarli, mi viene ordinato di fare pompini fino a farli godere e così faccio.
Devo dire la verità, alcuni durano veramente poco , alcuni secondi al massimo e hanno già sborrato e in poco tempo 1,,2,,3,,,4.. sono soddisfatti
Il mio padrone dice che può bastare così, dice che sono stata brava che ho soddisfatto la sua perversione, e insieme usciamo.
Soddifatta per aver vissuto questo situazione estrema, soddisfattta per essermi dimostrata all’ altezza e soddisfatta per aver soddisfatto anche il mio padrone.
Un altro limite era stato superato.

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BDSM

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