“La Dea aveva detto di no e la Dea era irremovibile…”
Era un giorno di nebbia, una nebbia fitta tanto che quasi non
si vedeva nulla, io guidavo con il cazzo duro nei pantaloni pensando a quanto stava per accadere.
Il loro era l’annuncio più eccitante del sito; la ragazza era meravigliosa ed aveva un culo così bello che l’avrebbe fatto rizzare anche all’arcangelo Gabriele.
Più giovani di me, che ho quarant’anni, loro sognavano un bull perfetto, un uomo che avesse tutte le caratteristiche giuste per vivere la loro fantasia.
Diciamo subito che io non sono quel tipo di uomo, non rappresento in nulla l’ideale richiesto, tuttavia ero ossessionato dalle foto che il ragazzo aveva selezionato per mostrare sua moglie.
Erano foto ricercate, maliziose molto studiate. Di sicuro i due si erano divertiti nel realizzarle e lei mi sembrava essere esibizionista e vanitosa. Il fatto che continuassero ad aggiornare il loro annuncio mi induceva a pensare che la loro ricerca forse non aveva trovato ancora l’oggetto del loro desiderio. Il toro con il membro di fuoco che cercavano per le loro fantasie.
Presi in coraggio a due mani, tutto sommato ho le mie carte da giocare, pensai, sono un vero bull, nonostante la mia mitezza nella vita di tutti i giorni.
Il ragazzo fu molto gentile e declinò la mia offerta per una… due… tre volte.
La Dea aveva detto di no e la Dea era irremovibile.
Mi persi per mesi nelle sue fotografie che in parte giustificavano la mia cattiva educazione e lo scrissi al ragazzo che capì la mia passione per una così meravigliosa creatura anche se ad attirarmi più di ogni cosa era la situazione del triangolo.
Una delle fotografie mi faceva davvero sbroccare: c’era lei carponi su un tavolino in una veranda all’aperto vestita da pochi grammi di tessuto, il culo in bella esposizione.
Sembrava di sentire la voce del marito che la offriva agli sguardi degli altri uomini.
“Vi piace ragazzi? Cosa le fareste? Volete che va la faccia trovare così?”
Alla fine il mio corteggiamento ebbe successo, non so nemmeno cosa fece mutare il volere della Dea, ma mi trovavo su quella strada piena di nebbia ed il sogno poteva anche diventare realtà, proprio come nei film dove la nebbia trasforma le cose e le fa apparire misteriose e segrete.
Lei indossava un vestito attillato nero; vedendola continuavo a pensare alle foto del loro annuncio, i due dovevano ancora decidere cosa fare con me. Mi ero seduto su una poltrona lei stava servendo da bere lui le stava vicino erano dall’altra parte della stanza e li sentivo parlare a bassa voce.
Stavano decidendo del mio destino? Forse lei era incerta, lui era voglioso come un bravo cuck e si dimostrava molto gentile.
Inutile dire che la ragazza era uno spettacolo bellissima e che le foto non mi avevano ingannato, le gambe nervose piccolina come un gioiello molto ritrosa impaurita forse non le piacevo proprio…forse invece si. Quegli attimi sono stati interminabili ed eccitanti. Poi all’improvviso.
Osservavo la schiena della Dea mentre lui era al suo fianco. L’uomo si mosse verso di lei con un braccio le corse lungo i fianchi e cominciò ad alzarle il vestito la ragazza portava i tacchi alti, ma non le calze e la sua pelle sembrava liscia come quella di un petalo.
Il vestito si sollevava piano. Sentii sbattere i bicchieri sul tavolo. La Dea guardava il Cuck negli occhi lui guardava me mentre sollevava il vestito sopra i fianchi della moglie scoprendone il culo al mio sguardo e presentandolema come se fosse una schiava in vendita.
Non ci furono parole. Fu un dialogo di sguardi.
La ragazza si avvicinò al marito forse per avere protezione credo fosse insicura mentre io guardavo l’incanto delle gambe nervose che si sfioravano, allora lui le sussurro qualcosa.
Lei allungò le mani sulle muatandine e cominciò a srotolarle lentamente sui fianchi di lei…non potevo più resistere tolsi dai pantaloni l’uccello. La Dea sfilandosi le mutandine si voltò appena a guardare e puntò gli occhi luccicanti sul il mio cazzo con una espressione dolce e misteriosa, di stupore e di desiderio.
Lui la abbracciava facendole inarcare bene il culo per farmelo vedere con le mutandine srotolate sulle cosce “Ti piace allora amore? Sei eccitata?”
Lei non rispose, solo socchiuse leggermente le labbra, poi si avvicino e si mise in ginocchio di fronte a me, lui la segui e le le sfilò dalle spalle in vestito scoprendo le tette appuntite con i bei capezzoli di corallo che ballarono di fronte al mio cazzo duro come il marmo che batteva sulla pancia.
“Avanti amore ora succhia…”
Le disse.
La ragazza strinse le dita delicate sulla base del mio uccello ed appoggiò le labbra sulla cappella gonfia che stava per esplodere.
Cominciò a succhiare come una gattina calda calda.
Il marito da dietro le guardava il culo, aveva occhi stralunati e sognanti quardando sua moglie.
“Allarga bene le gambe amore che ora ci metto un po’ di crema…così brava mostrami il buchetto mentre lo succhi”. Diceva il maritino con un punta di autorità e sgomento come se avesse scoperto i vizi segreti della sua vitruosa ragazza priorio in quel momentio.
La bambolina si stava eccitando sculettava come una preda in trappola, lui intanto le ungeva il culo con grazia, guardandomi con uno sguardo supplichevole e complice.
Io cominciavo a capire ma ero frastornato da tutta quella bellezza.
“E’ il momento amore” disse lui.
Allora la Dea si alzò guardando il mio cazzo che aveva succhiato e bagnato ed era gonfio e duro, sorrise appena. Poi si volto verso di lui.
“Amore non lo so…è così grosso. Sei sicuro?”
“Certo bellezza vedrai che sarà come sognare come abbiamo spesso immaginato…”
Lui la fece mettere carponi sul divano ed io mi alzai.
“Brava così…apri bene le gambe…così mostragli il culo, sei bellissima forza ora digli quello che vuoi”
Allora lei sussurrò appena.
“Avanti vecchio bastardo…”
“Avanti cosa gattina?” La incitai incredulo.
“Lo vedi cosa ha fatto il cuck no? Forza fammi il culo che muoio dalla voglia…inculami bastardo!”
Incredibile stavo osservando il buchetto lucido mentre lui le allargava un po’ le natiche sorridendomi con malizia.
”Dai ragazzino” ordinai al marito fuori di me dal desiderio “appoggialo tu sul culo di tua moglie se ti piace”.
Il ragazzo afferrò il mio arnese duro come un paletto e strofinò delicatamente la cappella sul culo della moglie.
“Lo senti amore mio? Ti piace?”
“Fai piano ti prego non sono abituata”
“Ungi un po’ anche il mio cazzo svelto”. Stavo diventando sempre più deciso, da bravo cuck allora il maritino si spalmò un po’ di crema lubrificante sulle mani e mi accarezzò l’uccello mentre sua moglie guardava sempre più eccitata la scena, mordendosi le lebbra nell’attesa.
“Ecco fatto bravo ragazzo così mi piaci…”
“Ora guarda bene come le entro in culo, era quello che volevi vero?”
Andavo a ruota libera oramai era venuta fuori la parte dominate della mia sessualità.
Non ci crederete; la mogliettina si inarcava mostrandomi il culo il più possibile. Io cominciai a spingere e presto la cappella le entrò nella carne.
“Piano fai piano…”diceva
Il marito intanto guardava estasiato; presto lei cominciò a muoversi e il suo respiro si fece più regolare. Ppassò ancora un po’ di tempo ed il ritmo prese vita sempre di più armonioso.
Infilai tutta l’asta nella giovane puledrina fino a farle sbattere le palle sulla fighetta bagnata…il marito intanto era già venuto e continuava a masturbarsi innamorato.
La giovane donna assecondava in tutto i movimenti del mio cazzo roteava il culo come un’ossessa, per fermare il suo impeto levai l’uccello dal delicato bocciolo che brillava tra le natiche della ragazza e lo mostrai al marito…
“Ora finiamo ti va?”
“Si fottila fottila bastardo…”
Non esitai e dolcemente lo piantai nuovamente nel rotondo vigoroso culo della giovane donna.
Bastarono pochi movimenti e l’anima mi usci fuori dai coglioni, e mentre le onde dell’orgasmo mi percorrevano sentivo il culetto della ragazza contarsi ritmaicamente sul mio uccello fimmaggainte.
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