Non ci posso credere, e successo unâaltra volta ma con molto di piĂš, di piĂš.
Ero in cittĂ e mi stavo dirigendo ad un corso dâ inglese che sto frequentando.
Allâimprovviso incrocio mia ZIA, sono diventato rosso, non so che mi è preso, ma questa è stata la mia reazione istintiva. Cominciamo a parlare normalmente con le solite frasi come stai, tutto bene e dove stai andando. Mia zia mi chiese dove stavo andando ed io gli risposi appunto che mi dirigevo al corso dâinglese.
Lei invece schietta schietta mi dice:â Ti va di venire con me invece?ââmadonna
La mia risposta è stata veramente da imbarazzatone:âBeâsiâ.tantoâil programma è quasi finitoâ
Insomma mi prende sottobraccio e ci incamminiamo per il centro.
Mentre camminavamo mi parlava di automobili, ero frastornato nei miei pensieri ero eccitatissimo e intanto lei parlava parlava e io non ascoltavo proprio un cazzo.
Ad un certo punto gli chiedo:âDove mi porti?â e lei:âAh devo andare a ritirare una cosa âboânon ci avevo capito niente.
Arriviamo in un palazzo, suona un campanello e sento una voce femminileâ.ero pieno di fantasie.
Saliamo ed entriamo in un bel appartamento e alla porta ci aspetta una donna veramente accattivante. (descrizione donna accattivante: alta circa 1.70,abbronzata, occhi azzurro chiaro, capelli corti color prugna, seno 4-5, un po el cul gros, ma va bene cosĂŹ, e un 40 di piede, unghie mani lunghe e piedi color viola-prugna,etĂ 38 )
Entriamo e ci presentiamo, poi ci fa accomodare sul divano e si dirige in unâaltra stanza.
Appena seduti chiedo a mia zia che cosa dovesse ritirare, e lei mi disse delle CALZE.
Questa sua amica le procurava calze e collant di qualitĂ raffinata.
Mi veniva voglia di calarmi le braghe e toglierle le scarpe mentre mi diceva ste robe.
Arrivò la sua amica âDanielaâ ed entrò con minigonne e collant, i collant per mia zia.
Aveva portato un cesto pieno di collant.Tutte e due si tolsero le scarpe e incominciarono a provare i diversi tipi di calze e mi chiedevano pareri del tipo è troppo scura, o troppo lavorata e cosĂŹ via.
Avevo il cazzo piĂš duro del mondo ed in piĂš mi stavo pisciando addosso.
Chiesi a Daniela dovâera il bagno e lei mi ci accompagnò.
Nel tragitto mi disse che mia zia gli aveva parlato di me e non aggiunse altro.
Entrai in bagno di corsa e zifolai alla grande, mamma mia che bello mi sentivo in paradiso.
Ora mi sentivo anche piĂš tranquillo.
Mi stavo rimettendo i pantaloni quando allâimprovviso entrò Daniela:âOh scusa, mi sono dimenticata un collantâ e io dissi â Oh niente tranquillaâ.
Poi lei mi disse:âEâ finita la carta igienica, aspetta te la portoâ
Mi si avvicinò mi calò i pantaloni( che mi ero rimesso in fretta e furia per la vergogna) e mi asciugò pian pianoâ..madonnaâ.quelle unghie lunghissime color prugna. Poi di punto in bianco disse:âO.K. è a posto, ci vediamo di lĂ â..ero stravolto.
Quando tornai nel soggiorno ero rosso come un peperone, non riuscivo a controllarmi.
Ma quando arrivai in soggiorno vidi una cosa impensabile.
Mia zia e Daniela si stavano sditalinando sul divano tra loro. O mio Dio
Ero fermo e per la timidezza giravo lo sguardo un poâ lĂ e un poâ quĂ , non riuscivo a essere come volevo, cioè prendere lâiniziativa, ma forse a loro piaceva cosĂŹ.
Cazzo, Daniela gemeva e gemeva, fra un poâ venivano giĂš i lampadari.
Finalmente mia zia mi fece segno di avvicinarmiâsi si si.
Avevano entrambi uno sguardo da arrapate pazze.
Mi tolse i pantaloni e i boxer e mi fece sedere in mezzo a loro, entrambi avevano dei collant, mia zia molto chiari e si intravedevano le sue stupende unghie color viola scuro brillante e Daniela bianchi molto trasparenti.
Cominciarono entrambi a massaggiarmelo con i piediâ.in 2âerano in 2 ci pensate.
Si tolsero i reggiseni e mentre mia zia mi massaggiava con i piedi Daniela mi appoggiò i suoi seni ed io incominciai a succhiare i suoi grandi capezzoliâe sta qua gemeva e gemeva.
Poi Daniela si tolse le mutandine e stava per sedersi su di me, ma io balzai in piedi, non volevo perchĂŠ ho una ragazza che amo moltissimo e va be stavo facendo sesso maâinsomma mi scoccia, e poi che mi dite delle malattie, meglio evitarle.
Mia zia disse che andava bene comunque e Daniela si scusò con me e che se ci ripensavo lei era disponibileâ.madonna.
Con tutte e 4 le mani incominciarono a masturbarmi e si alternavano nel massaggiarmi le palle, il petto e le gambe. Mentre mi masturbavano si baciavano e slinguazzavano.
Poi si staccarono, per fortuna perchĂŠ ancora pochi istanti e avrei allagato lâappartamento e cosĂŹ ripresi fiato e potenza. Mia zia mi tolse le scarpe e le calze ed incominciò a leccarmi i piedi e godeva in maniera incredibile.Cacchio è veramente piacevole farseli succhiare.
Daniela incominciò a leccare la prugnetta a mia zia e dopo 2 minuti mia zia e venuta urlando:â VENGO VENGO VENGO AAAAAAAAOOOOOAAaaaaaaaâ e mi mordeva il pollicione. Mi ha fatto un poâ male però.
Mia zia incominciò a leccare la prugna a Daniela e lei intanto si faceva leccare da me i capezzoloni e dopo circa un minuto â SI SI SIIIII OOOOOOAAAAA AAAAAaaaaaaâ.
Ora toccava a me â..e vai
Entrambi si tolsero le calze e cominciarono a massaggiarmelo con i piediâche spettacolo, ogni tanto un piede mi raggiungeva in viso e mi accarezzava e lo leccavoâ..meraviglioso.
Daniela incominciò a massaggiarmi la parte bassa del pistolo e invece mia zia quella alta.
Mia zia mi masturbava in maniera splendida la cappella e infatti non ho resistito e sono venuto allagando i piedi di entrambi.
Ero esausto.
Poi ricomposti abbiamo riso di questi momenti e ci siamo bevuti circa 3 litri di coca cola e ingozzati di pistacchi.
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