“In quel momento, da bravo capitano mi sarebbe piaciuto poter completare l’opera, accontentando anche Elisa fin li rimasta a bocca asciutta (anzi … a bocca…”
“LA NOSTRA PRIMA VACANZA…NATURISTA!”
– parte seconda –
Dopo aver effettuato
il nostro ‘battesimo’ nell’ambiente naturista, il resto delle vacanze fu un vero e proprio sballo, fatto di … sole, mare, cibo, relax e … tanto tanto sesso! Ogni occasione era buona per stuzzicarci a vicenda. Fra le tante occasioni, ci fu quella dove gli attori protagonisti fummo io e la mia lei (che da ora in poi chiamerò Libbie !) mentre Elisa e Mario furono gli attenti ‘osservatori’. Un vero mix di esibizionismo e di voyerismo totale !
Era il lunedi di quella settimana di vacanza che stavamo trascorrendo in quel posto meraviglioso che sembrava essere il paradiso terrestre, dove ognuno di noi era libero di esprimersi, senza i vincoli che la società ci detta nel quotidiano.
Quella mattina, riprendemmo la barca, con l’intenzione di trascorrere l’intera giornata su di essa. Ci preparammo quindi tutto il necessario per poter viverla vivere in relax totale e senza farsi mancare nulla… neppure qualche piccolo ‘giocattolino’ che all’occorrenza sarebbe potuto tornare utile e con la spensieratezza dovuta, io, Libbie, Elisa e Mario, giungemmo alla marina del villaggio e ci imbarcammo sulla nostra barca, già teatro di una bella, bellissima esperienza di sesso!
Mollati gli ormeggi e effettuate tutte le operazioni dovute per salpare, cominciammo la navigazione, uscendo lentamente dal piccolo porticciolo, dove tante piccole imbarcazioni ne facevano il loro punto di approdo, per trascorrere serenamente la notte, al riparo da ogni possibile intemperia.
Il lieve ‘rumore’ dell’acqua che lambiva lo scafo e le piccole onde prodotte dalla navigazione di altri natanti, che si infrangevano sullo stesso, erano una dolce musica che ci accompagnava lungo la nostra rotta; una ‘musica’ che neanche la miglior sorgente ‘tantrica’ ne potesse eguagliare la bellezza e il soffio del vento che si univa ad esso, rendeva il tutto un vero coro sublime, dove noi ne eravamo gli unici ascoltatori.
Il sole scaldava i nostri corpi nudi e il soffice vento ne alleviava l’intensità, rendendo ancor più piacevole la navigazione che procedeva lenta tanto da gustarcene di più il piacere. Piacere che sembrava aumentare nella testa di Libbie che, forse ancora memore dei momenti di piacere interrotti il giorno prima, si pronunciò verso di noi con un secco e deciso: …”E ma… io ho una gran voglia di prendere ‘due colpi’ proprio qui … adesso … in mezzo a questo splendido mare e senza nessuno che ci possa rompere le palle. Ho la patatina tutta bagnata solo al pensiero di poterlo fare già da quando abbiamo lasciato la banchina della marina. Che dici amore mio.. te la senti di venire qui da me, a prua, lasciando il timone nelle mani di Mario che con Elisa restano li a guardarci mentre tu mi trombi come sai ???” Tanto sappiamo bene che a loro piace moooolto guardare e a noi non crea nessun problema farlo davanti a loro!”…
Nell’udire quel ‘monologo’ di Libbie e appena concluso, tutti i nostri sguardi si incrociarono rapidamente e acconsenzienti, tanto da notare che l’eccitazione della cosa ci aveva già preso a tutti. Elisa praticamente mi ‘spinse’ tra le gambe della mia Libbie, mentre Mario, già con l’uccello duro duro, mi strappò il timone dalle mani. …”Dai capitano, vai e fatti valere. Regalaci uno spettacolo degno, con una prestazione brillante”… furono le parole di Elisa, accompagnate da un sorriso complice e consapevole di gustarsi insieme a Mario un piacevole momento.
…”Tranquillo”… continuò Mario …”ho tutto sotto controllo. Il timone della barca è in buone mani. Lo tengo ben saldo tra di esse mentre in quelle di Elisa gli metto questo mio uccello che già si sta pregustando il tutto”… e sorridendo ci mostra orgoglioso, la sua erezione che ben presto sistemò tra le mani (e successivamente nella bocca) di Elisa.
A quel punto, non avevo nessuna possibilità di ripensamento (qualora ce ne fosse stato, ma…no, assolutamente no… ma sai no !!! … non ce n’era ) e quindi mi trovai dal ‘governare’ la barca a ‘domare’ l’irrequieta ‘cavallina’ della mia lei, che già messa a novanta, aspettava vogliosa.
Andai verso di lei, che se ne stava inginocchiata sui cuscini di prua, e con l’uccello duro e pronto a castigarla come lei desiderava (e questo lo so per certo perché quando fa cosi e proprio perché ne ha una gran voglia di prenderlo e con veemenza). Prima di iniziare a pomparla come già lei avrebbe voluto, gli porsi l’uccello verso il suo volto raggiante di desiderio e dallo sguardo ‘smaialato’ al punto giusto e con la giusta ingordigia cominciò a succhiarmelo facendomi vibrare di piacere fin da subito. Il calore della sua bocca e le sue labbra morbide lo risucchiavano con tale tenacia come la risacca dell’onda appena infranta sulla battigia. Che goduria farsi succhiare l’uccello in quel modo! E mentre Libbie mi portava in estasi in quel modo, ma consapevole che l’avrei ripagata come avrebbe voluto, guardavo Elisa che con altrettanta maestria, succhiava l’uccello di Mario tanto che quasi ne percepivo anch’io il suo piacere, e tutto questo mentre se ne stava ancora al timone della barca, che aveva si il motore acceso ma senza la marcia inserita.
E mentre Elisa succhiava, il suo sguardo si rivolgeva verso di noi a prua e ogni volta che incrociavo il suo sguardo intento a guardare Libbie a succhiarmelo, sentivo aumentare il suo ansimare di piacere mentre succhiava l’uccello di Mario. Sentivo proprio la sua eccitazione crescere maggiormente, sempre di più ed ormai ero pronto a soddisfarne completamente il suo desiderio di guardare mentre avrei scopato Libbie ma sopratutto di soddisfare lei, la mia cara e dolce Libbie, che ormai era veramente eccitata a più non posso da tutta la situazione.
Staccai il mio uccello dalla sua calda bocca, dalla quale ne fuoriusciva l’eccessiva salivazione utilizzata per quel meraviglioso pompino, dal quale non mi sarei staccato mai e la posizionai a gambe aperte, con lo sguardo all’orizzonte e con le braccia aperte che piegandosi leggermente si appoggiavano al tientibene delle due murate, di dritta e di sinistra, e come in una sorta di ‘Titanic’ in versione hard, mi calai nel personaggio di Leonardo Di Caprio, che mettendosi dietro di lei la fece ‘volare’!
Una volta dietro di lei, che se ne stava li in attesa del mio uccello come si aspetta l’accredito dello stipendio sul conto corrente a fine mese, la cominciai a pompare nel solo modo che a lei piace e che la porta a godere quasi subito: con veemenza, forza e determinazione.
Sentivo alle mie spalle mugolii di piacere che aumentavano di intensità: erano quelli di Elisa e Mario, che alla visione di quanto stessi facendo erano ormai giunti anche loro all’ingriffamento totale. I colpi che affondavo nella topa di Libbie (credo siano stati una quindicina… non di più!) la portarono ben presto a farla godere di brutto e il suo ‘urlo’ liberatorio, che echeggiava tra il suono del vento e del mare fu tale che fece godere anche Mario, cosi tanto da inondare la bocca di Elisa .
In quel momento, da bravo capitano mi sarebbe piaciuto poter completare l’opera, accontentando anche Elisa fin li rimasta a bocca asciutta (anzi … a bocca ‘asciutta’ proprio no…!) ma il suo sguardo mi chiedeva di continuare a scopare Libbie perché era quello che lei voleva, aveva proprio più voglia di vederci scopare che essere scopata e quindi ancor più eccitato da questa sua richiesta, dopo aver sentito ‘urlare’ di piacere sia Libbie che Mario, continuai ad affondare una serie di colpi ancor più forti e più rapidi che mi portarono a godere dentro di lei ma … che portarono nuovamente al godimento anche alla mia lei, che credo non disdegnasse minimamente il bis o comunque un prolungamento del piacere provato prima e di cui avevo ancora nelle orecchie i suoi forti gemiti ‘urlati’ con soddisfazione!
Che scopata ragazzi… scopare in barca è proprio una gran figata! Il rollio dello scafo, mentre stai scopando e quasi come il cullarsi in un amaca nell’attesa che sopraggiunga la pennichella. La cosa bella è anche quella di aver vissuto questa bellissima esperienza sotto lo sguardo attento e interessato di Elisa, che non si è persa neanche un attimo di quella che è stata per noi tutti un’altra meravigliosa esperienza vissuta insieme e che ci porteremo dentro, ognuno di noi, per sempre.
Dopo tutto questo, proseguimmo il resto della giornata in assoluto relax navigando e sostando nelle varie calette dei tanti isolotti li intorno, per poi fare il rientro in banchina e tornare ad ormeggiare quella barca che era stato teatro di una delle più belle esperienze della nostra prima vacanza…naturista!
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