Certe volte ci si trova a commettere delle cose che cambiano radicalmente la vita di ogni uno di noi, a volte posso essere delle cose negative altre positive, io a 47 suonati sposata e madre di due figli maschi mi sono trovata in brevissimo tempo cambiata radicalmente, la donna seria composta dolce e premurosa con il marito e i figli si è trasformata in una lussuriosa peccatrice, e non che mi sia pentita di tutto ciò, anzi, ho capito quanto io abbia perso in passato, ma anche quanto possa recuperare nel futuro, tutto ebbe inizio un anno fa, con mio marito l’intesa sessuale è sempre stata a livello normale, lui non è che sia proprio un fantasista a letto una o due posizione, qualche palpatina ma niente di più, io come femmina mi vedo ancora piacente, alta 1,70 circa, capelli biondi bella in carne con una quarta abbondante di seno, fianchi larghi un po’ di cellulite un bel culo grosso, due gambe con le cosce da vera manza, come vi dicevo mio marito mi da la mia razione di cazzo settimanale, però non ci mette fantasia ne un pizzico di trasgressione, fino a pochi anni fa non mi importava gran che, ma poi confidandomi con delle mie amiche, ho scoperto quanto sia piacevole giocare con il sesso,io sono una casalinga perciò sto molto tempo a casa da sola, mio marito e mio figlio più grande, Giacomo, lavorano assieme, sono geometri, l’altro mio figlio, Marco il più piccolo, studia architettura, perciò dalle otto del mattino fino all’ora di pranzo ho campo libero in casa, una mattina che ripensavo a una confidenza fattami da una mia carissima amica, sentii il bisogno di toccarmi la figa perché mi prudeva in modo bestiale, la mia amica in questione mi aveva confidato che da tempo si faceva chiavare dal figlio di una vicina di casa, un diciottenne forte e vigoroso, mi elencò in maniera dettagliata tutti i particolari, e io ripensando a quelle parole trovai sfogo in bagno tenendo una gamba sopra il water e trastullandomi la figa con il manico di una spazzola, non mi ci volle molto per raggiungere l’orgasmo, quel giorno praticai la masturbazione tre volte, e tutte e tre le volte venni gridando. La sera stessa fui io a saltare addosso a mio marito e giocare con il suo manico, solo una decina di volte da quando eravamo sposati gli avevo fatto un pompino, ma quella sera glielo mangiai letteralmente, tanto che lui mi venne in bocca e io ingoiai tutto, rimase stupito del mio modo di fare totalmente nuovo, però non approfittò del mio radicale cambiamento e io mi ritrovai con la mia voglia di cazzo e insoddisfatta.
Il giorno dopo mi confidai con la mia amica, gli raccontai tutto dai miei solitari orgasmi al pompino fatto a mio marito la sera stessa e la delusione finale di non essere appagata sessualmente da lui, lei mi consigliò di trovare consolazione al di fuori del tetto coniugale, cioè di cornificarlo, io non me la sentivo, lo amo troppo per spingermi a questo, però devo dire che la voglia di cazzo si faceva sempre più grande in me, ormai ero passata dal manico di spazzola a zucchine lunghe e grosse, fino ad acquistare un fallo vibrante in gomma bello grosso, tramite un giornale hard, li riuscii a consolarmi parecchio però non era ancora quello che volevo. Un giorno pulendo la stanza di mio figlio Marco accesi il suo computer per sbaglio, attesi che si impostasse del tutto per poi spegnerlo senza causare danni, all’attivazione del desktop iniziai a cliccare sul mouse per spegnerlo, quando mi accorsi di una icona con scritto ‘passioni’, curiosa aprii la cartella e vidi che c’erano archiviati molti racconti e dai titoli capii che erano del genere erotico, mi sedetti a leggerne un paio, in questi i protagonisti erano giovani ragazzi con donne mature, molto stuzzicanti, ne aprii degli altri e trattavano sempre di donne mature e ragazzi, anzi certi erano proprio incestuosi visto che le procaci signore erano le mamme dei loro giovani amanti, mi sentivo sempre più turbata e allo stesso tempo eccitata da morire, ma quando aprii per sbaglio un cartella con scritto ‘riservato’ trovai una specie di diario di Marco, e li scoprii chi era veramente mio figlio, nel suo diario c’era scritto le sue avventure con signore cinquantenni e tutto nei dettagli, c’erano catalogati nomi e foto di loro nude con le cosce spalancate, vere manze da monta, altre foto di lui nudo con una sberla di cazzo in tiro mentre una signora 60enne vestita in modo molto hard glielo ciucciava, su altre sempre lui e la signora più un altro ragazzo, la prendevano insieme in figa, oltre che allibita ero eccitata, sebbene era mio figlio mi eccitava da morire vederlo all’opera con una donna, per di più matura, ma il colpo finale furono delle mie foto di quando eravamo al mare in ferie, tutte mi ritraevano i primo piano quando magari ero seduta sulla sdraio e tenevo le gambe aperte, inconscia che lui mi fotografava, primi piani del mio culo con il costume da bagno, altri primi piani del mio pube coperto e pure del mio seno dove si notano i capezzoli turgidi, ero sconvolta ed eccitata al tal punto che mi dovetti infilare tre dita nelle mutandine, venni in un lampo in maniera devastante sporcandomi tutta la mano e le mutandine, soddisfatta e appagata spensi il computer e cercai di finire le mie mansioni di brava casalinga, certo non riuscii a togliermi dalla testa quello che avevo scoperto riguardo a mio figlio, ancora non riuscivo a crederci, aveva foto mie che lasciavano intendere perfettamente quale erano le sue fantasie, sentii il bisogno di scoprire fin dove si sarebbe spinto cosi decisi di metterlo alla prova.
Verso le tre del pomeriggio lui rientrò dall’università, come al solito prima di prendere in mano i libri per studiare lui si diresse verso la cucina per farsi un panino e li trovò me che sistemavo la dispensa, parlammo un po’ degli studi intanto io buttavo l’occhio per vedere se mi guardava con un interesse diverso dal solito, cercavo di mettermi in mostra di fronte a lui, siccome indossavo una gonna corta e sotto portavo degli slip bianchi di pizzo decisi di far finta di cercare qualcosa nei mobili bassi cosi da piegarmi con le ginocchia e aprire un po’ le gambe mostrandogli qualcosa di interessante, notai che in lui non c’era un interesse particolare verso me, un po’ delusa continuai insistendo, ma ad un tratto lo vidi con la coda nel occhio, stava per uscire dalla cucina ma si fermò vicino alla porta sbirciando di sfuggita, vidi che si toccava la patta dei calzoni allora capii che stavo facendo la mossa giusta, per quel giorno finì li, però sarebbe stato solo l’inizio.
Passarono tre giorni, con Marco non avevo provato più niente, intanto quando lui non c’era trovavo piacevole curiosare nel suo computer leggendo i racconti che scaricava da internet, di foto nuove non ce ne erano però quelle bastavano per stantufarmi da sola la figa grondante di umori, i rapporti con mio marito ormai non mi bastavano più, volevo un cazzo duro e resistente che mi facesse godere di più, volevo succhiare una minchia dura, la volevo in mezzo le cosce, che mi chiavasse di brutto, capii di desiderare mio figlio, ero persa ma lo volevo, decisi di darmi da fare, quel pomeriggio dovevo istigarlo di più non volevo essere io a saltargli addosso ma volevo che fosse lui a provarci, mi piaceva che lui sbavasse per me, quel pomeriggio quando lui rientrò non vedendomi mi chiamò, io gli dissi che ero in camera, sentii i suoi passi avvicinarsi, per lui avevo in serbo una piacevole sorpresa, quando arrivò davanti alla mia porta mezza chiusa vide lo spettacolo che desiderava sia lui che io, indossavo un paio di slip soltanto facevo finta di non vederlo ma sapevo che lui si stava gustando lo spettacolo, quando mi girai e mi mostrai mezza nuda a lui lo guardai con gli occhi sgranati feci finta di spaventarmi e gli dissi ‘ Ma..Marco, non ti vergogni a guardare tua madre mezza nuda?- Lui mi chiese scusa mortificato se ne stava andando ma io lo ripresi – Ma dove vai, vieni pure dentro, scherzavo, mica mi vergogno che tu mi guardi le tette sai? – Entrò tutto rosso in viso sembrava felice ed emozionato per quello che gli avevo detto, a dire la verità eravamo emozionati tutti e due, intanto che facevo finta di rovistare nel cassetto della mia biancheria vidi nello specchio che mi mangiava con gli occhi, le mie tette ballonzolavano continuamente intanto che mi muovevo e penso che pure il suo randello si muoveva, lo volevo ma doveva essere lui, parlammo un po’ poi gli dissi che volevo farmi una doccia, passandogli di fronte mi fermai davanti a lui gli sorrisi dolcemente lo accarezzai sul viso e appoggiandomi a lui gli diedi un bacio casto sulle labbra, sentì la pressione delle mie tette, gli dissi ‘ Stai diventando sempre più uomo Marco, beata la ragazza che ti prende – Lui mezzo agitato mi rispose audacemente ‘ Preferisco le donne come te mamma, sono più attraenti – Io sorridendo gli chiesi ‘ Ma che dici Marco, come può piacerti una donna della mia età, una ragazza giovane è più bella di me ‘ Non mi lasciò finire la frase ‘ No mamma tu sei stupenda, se solo usassi vestiti più sexy saresti molto più’- Lo guardai interessata e con il cuore che batteva forte ‘ Più cosa ‘Marco? ‘ Lui abbassò lo sguardo e lentamente si allontanò da me, avevo voglia di farmelo e sapevo che pure lui ce l’aveva, ma non si decideva, entrai in bagno per farmi la doccia lasciai perfino la porta aperta speranzosa che lui entrasse per guardarmi, ma cosi non fu.
Passarono un paio di giorni, ormai perdevo la speranza che lui tornasse alla carica, in famiglia procedeva tutto come sempre, mio marito con il suo lavoro, Giacomo il più grande sempre dietro a suo padre, e Marco’.già Marco, quel ragazzone che ho messo al mondo, tirato su con sani principi e adesso solo perché da un po’ di tempo sono diventata una lussuriosa vorrei farmelo, a volte mi domando che razza di madre sono, ma io lo amo, lo desidero, e so di essere dentro i suoi desideri. Come dicevo prima dopo due giorni che mi ero mostrata mezza nuda, avvenne il miracolo, mio marito e l’altro mio figlio dovevano andare via tutto il giorno per un confine di terreno in un paese a una ottantina di chilometri da casa e per di più Marco quel giorno non doveva andare all’istituto, alle nove lui era ancora a nanna , perciò decisi di fargli una sorpresa avevo acquistato da poco un bellissimo completino intimo nero, un bel reggiseno con merletti trasparente che mi teneva schiacciato un po’ le tette, e un tanga sempre nero trasparente notai che i peli della figa mi fuoriuscivano dai lati, pensai che era molto piacevole cosi , non avevo tempo di raderli, per finire indossai una vestaglia di raso rosso che avevo da anni e mai avevo indossato, mi guardai allo specchio e girandomi aprii la vestaglia in modo da esporre il mio panorama, andai in cucina e preparai il caffè da portargli a letto, mi incamminai verso la sua stanza e aprii lentamente la porta, mi avvicinai a lui disteso sul letto sotto le coperte, notai i boxer e la maglietta per terra capii che sotto era nudo, avvicinandomi con la testa vicino al suo orecchio lo chiamai silenziosamente, lui si svegliò quasi subito e quando si girò verso me mi donò di un dolcissimo sorriso, gli mostrai la tazza del caffè che lui accettò di buon grado, intanto io andai ad aprire la persiana della finestra facendo entrare un po’ di luce e poi gli dissi ‘ Ma lo sai che sei un dormiglione, guarda che oggi siamo io e te, mi piacerebbe passare una piacevole giornata in tua compagnia ‘ lui si era alzato con il busto appoggiato alla spalliera sorseggiava il caffè e mi disse ‘ Bella vestaglia, non l’avevo mai vista ‘ Io risposi – Lo messa per te, visto che ti piaccio, oltre a questo ci sarebbe anche una sorpresina ‘ Lui si stava eccitando vistosamente, si notava benissimo dal suo viso e come mi guardava, mi chiese con molta calma ‘ E’quale sarebbe la sorpresina? ‘ Io guardandolo maliziosamente gli risposi ‘ Ti ricordi ieri l’altro che mi hai detto che dovrei usare vestiti più sexy? Beh’ guarda questo e dimmi se è sexy abbastanza ‘ Detto cosi slacciai la cintura di stoffa della vestaglia e la aprii mostrandomi tutta a lui, rimase a bocca aperta e io sorridendo gli chiesi ‘ Allora’ dimmi, ti piaccio cosi? Sono di tuo gradimento? ‘ Marco rispose immediatamente ‘ Sei bellissima mamma, se non fossi tuo figlio’.- Non finì la frase, ma la completai io ‘ Se tu non fossi mio figlio? Cosa faresti? – Vidi che con una mano sotto le coperte si toccava l’uccello io allargai un po’ le gambe e lui senza pensarci trovò finalmente il coraggio di dirmelo ‘ Se non fossi tuo figlio’ci proverei subito mamma ‘ Mi avvicinai a lui tenendo le mani appoggiate nei fianchi in modo che la vestaglia restasse aperta, quando fui attaccata al suo letto la feci cadere per terra rimanendo solo con il due pezzi e gli dissi con voce rocca ‘ Fammi vedere cosa sai fare ‘ Marco levò le coperte mostrandomi tutto il suo corpo nudo e il suo cazzo duro e dritto come un palo, doveva essere almeno un 20cm, finalmente il mio sogno di madre puttana si stava avverando, da li a poco avrei perso ogni tabù, mi inginocchiai e con una mano glielo presi delicatamente, lui era pieno di voglia e guardandogli le palle doveva avere un bel po’ di sborra a disposizione, iniziai ad accarezzargli la tega e con l’altra mano gli accarezzavo il petto villoso ‘ Sei bello, quanto sei maschio amore mio – Si lasciava fare sorridendomi mi disse ‘ Mamma, è un sogno, anche tu sei bellissima, ma per me è un sogno che tu mi voglia, da anni desideravo questo e ora lo stiamo facendo ‘ Strinsi quel pezzo di carne duro e iniziai lentamente a fargli una sega, era bellissimo vedere la cappella rossa paonazza scivolare nella mia mano, ero felice, gli feci una proposta ‘ Senti Marco, è meglio se andiamo nel mio letto, cosi’potremmo giocare con più comodità, anche perché voglio che mi tocchi amore ‘ Non se lo fece ripetere, si alzò e mi prese in braccio sorprendendomi, mi baciò sulla bocca e subito ci infilammo le rispettive lingue dentro intrecciandole, intanto lui mi portò in braccio verso la camera e mi appoggiò sul letto, salì sopra di me e facendomi sentire il cazzo sul pube cominciò a baciarmi con passione, ci scambiammo la saliva, limonavamo, gli morsi il labbro, mentre le sue mani mi esploravano sapientemente tutto il corpo, eravamo presi da una passione travolgente, girammo sul letto continuamente, lui mi tolse il reggiseno e si mise leccarmi le tette, io gemevo di già anche perché lui con una mano era già dentro il mio tanga ad esplorare la figa, mi succhiò i capezzoli il che mi fece urlare, io lo incitavo, era fantastico, un vero esperto in fatto di sesso, il massimo fu quando con la lingua iniziò a scivolare giù lungo il mio corpo fino ad arrivare sul pube, con i denti iniziò a togliermi il tanga, io chiusi gli occhi e quando sentii che aveva quasi finito di spogliarmi togliendo il tanga dai miei piedi, io spalancai le gambe, e offrii tutta me stessa, Marco si portò con la faccia sulla mia figa, sentii che la annusava, poi iniziò a baciarmi per poi passarmi la lingua sulle labbra vaginali sul clitoride finche non iniziò a scoparmi letteralmente e a leccare i miei umori, io godevo lo incitavo strizzandomi le tette ‘ O DIO MIO’.OH SSIII’.SEI FANTASTICO FIGLIOLO’.SIIII ‘ Leccava sapientemente, era un vero amatore, dopo un po’ si girò mettendosi sopra di me nella posizione del 69, riprese a mangiarmi la figa e io non fui da meno trovandomi la sua bestia davanti la bocca la ingoiai tutta subito, il suo sapore contribuì a farmi venire in maniera travolgente, mugolando come una vacca, lui mi disse ‘ Brava mamma, cosi’godi, dai che sei una vaccona ‘ tolsi un attimo il cazzo dalla mia bocca e gridai con voce rauca ‘ MAMMA MIA’.COME GODOOO- Poi mi rimisi il suo cazzone in bocca e succhiai leccai lo insalivai, arrivai perfino a morderlo, Marco godeva, era resistente, io penso che un altro al posto suo,magari suo padre, sarebbe venuto subito, doveva essere esperto veramente. Finalmente lui decise di girarsi, capii che era arrivata l’ora della riscossa, mio figlio puntò la cappella sull’apertura vaginale, mi baciò sulla bocca e poi spinse il suo cazzo dentro di me, lentamente scivolò dentro l’antro lubrificato dalla sua saliva e i miei umori, sarà stata la voglia di prenderlo ma venni subito una seconda volta, iniziò a stantufarmi, da prima lentamente entrando e uscendo, poi iniziò a darmi colpi sempre più vigorosi, mordendomi nello stesso tempo i capezzoli, io gridavo dal godimento ‘ SSIIIII’.DAI SCOPA LA TUA MAMMA PORCONE’..TI VOGLIO DENTROOO ‘ Marco iniziò a chiavarmi sempre più velocemente, cambiammo più volte posizioni, mi prese di fianco lui dietro di me e io tenevo una gamba alzata poi salii sopra di lui, fu incredibilmente fantastico sentirmi impalata su quel cazzo duro, arrivavo e sfilarmelo del tutto per poi cacciarmelo dentro di brutto fino alle palle, era il paradiso e quello che mi donava tutto questo era mio figlio colui che 19anni fa uscì dalla figa che ora stava scopando e oltre tutto non dava accenno di sborrare era incredibilmente duro. Non so quanto tempo passò da quando avevamo iniziato a scopare, sembrava che fosse passato cinque minuti come fosse un’ora, stavamo bene li nel letto mamma e figlio che si amavano in maniera travolgente, quante volte lui mi disse che ero fantasticamente troia e io lo lodavo per quello che mi stava facendo, lo amavo da morire, non solo come figlio ma anche come amante, il colpo finale fu quando mi mise a quattro zampe e mi allargò le chiappe, iniziò a leccarmi la passera per poi scivolare con la lingua sul mio buchetto del culo, languidamente iniziò a leccarmi con passione insalivando per bene l’orifizio anale, gemevo, gli dissi ‘ Amore mio’ guarda che tuo padre non ha mai osato profanarmi il culo, vacci piano ti prego ‘ Lui dolcemente mi disse di stare tranquilla che non mi avrebbe fatto del male, non avrei mai dato il culo a nessuno, ma quel giorno a mio figlio volevo donargli tutta me stessa, fu fantastico, seppe lubrificarmi per bene dilatandomi il buchetto con uno e poi due dita, poi sentii che appoggiava la punta del cazzo sulla mia figa grondante, mi infilzò di colpo e li iniziò a pomparmi con foga, io godevo a voce alta ‘ HAAAAA’SIIII AMORE MIO SCOPAMI, SPACCAMI TUTTAAAAAA- Era un toro, poi tutto ad un tratto si fermò sfilò il cazzo dalla vagina ormai in fiamme e appoggiò la capella nel buco del culo, tremavo più per la paura che per quello che provavo, lui mi disse ‘ Adesso rilassati e abbassati con il petto tenendo il culo in aria ‘ Eseguii il suo consiglio, sentii che iniziava a premere nel buco sentivo che piano piano entrava dentro, la cappella era ormai dentro, quando spinse un po’ di più mi sentii spaccare ‘ Rilassati mamma, fai finta di spingere per cagare e poi molla rilassandoti ‘ Seguivo le istruzioni sentivo che ogni volta che spingevo lui un po’ usciva, quando mollavo lo sentivo risucchiare dentro e allo stesso tempo mi sentivo riempire era un po’ doloroso all’inizio, lui spinse un po’ di più io gridai, provai a spingere come prima e poi mollare, sempre più dentro, sembrava che mi fosse entrato un braccio, invece era metà della lunghezza, mi faceva male ma lo volevo finche Marco non lo spinse piano tutto fino in fondo per poi fermarsi, ero sudata e mi faceva male, lui rimase appoggiato a me e con le mani mi prendeva le tette, teneva fermo il cazzo dentro me perché mi abituassi, io ansimavo sempre più forte, iniziò a strizzarmi i capezzoli, gridavo godendo, mi girava la testa non capivo più niente, mai in vita mia avevo provato una sensazione del genere.
Marco iniziò a sfilarmi il cazzo dal culo e io mi sentii risucchiare tutto dall’intestino forse anche dal cervello, era pazzesco, tenermelo fermo tutto dentro aveva fatto in modo di adattare il canale e ora non sentivo più il dolore lacerante di prima forse un po’ ma iniziavo a godere e come godevo, non avevo più voce ne parole per quello che sentivo e mio figlio mi pompava un po’ velocemente per poi rallentare quasi del tutto, lo sentivo grugnire e dirmi ‘ CHE VACCA’.SEI PROPRIO VACCA MAMMAAA ‘ Io più di dire ‘ SIIIIIIIIII”””OOOOOOOOH- Non riuscivo dire, arrivai perfino a spingergli il culo contro ormai ero sfondata talmente tanto che lui entrava e usciva di colpo, poi cambiava percorso infilandomelo in figa per passare dopo un po’ di nuovo nel mio culo ormai insensibile al dolore. Finalmente venne dentro di me con una sborrata da far paura, me la sentii arrivare fino al cervello tanta era che schizzò almeno quattro volte, quattro frustate, me lo sfilai velocemente facendogli emettere uno schiocco come un tappo di bottiglia, mi girai lo sbattei sul letto con il cazzo ancora duro rosso fuoco sporco di sperma e un po’ di escrementi miei, mi misi sopra di lui e senza toccarlo con un dito glielo presi in bocca e lo ripulii per bene, finì cosi la prima volta con mio figlio, rimanemmo insieme a letto fin quasi mezzogiorno sfiniti e appagati, specialmente io, Marco attaccato a me mi accarezzava e mi baciava ‘ Mamma, sei stata fantastica, da anni ti sognavo cosi e ora ‘.ti ho avuto, ti amo, e ti voglio ancora ‘ Io fui felice di sentirgli dire tutto questo ‘ Oh Marco, mi hai fatto godere come non avevo mai goduto, sei stupendo figlio mio e giuro che da oggi sarò tua, la tua puttana, farai di me ciò che vuoi, l’importante che tu mi faccia godere sempre cosi ‘ Rimanemmo a letto ancora un po’ baciandoci con passione, poi ci alzammo e finimmo sotto la doccia assieme.
Quel giorno lo facemmo ancora nel pomeriggio, in cucina sopra il tavolo e da quel giorno mi sono fatta l’amante, da un anno io e mio figlio scopiamo come ossessi almeno tre o quattro volte la settimana, in casa nessuno sospetta niente, per di più mio figlio mi ha fatto partecipare ad un orgia con due maschi e una ragazza suoi conoscenti, quando mi presentò dicendo che ero sua madre rimasero di stucco, ma poi si eccitarono al tal punto che quando iniziarono i giochi si diedero da fare per mettermi al centro dell’attenzione perfino la ragazza mi deliziò del suo interesse per le donne, cosi arrivai a trovare gustoso fare sesso con una femmina, grazie a mio figlio sono rinata.
Visualizzazioni:
2.890