Dopo il lavoro vai dritto a casa… una doccia rilassante, provi la doccia sensoriale con cromoterapia appena istallata e ti lasci solleticare dall’idea della mia promessa ‘Stasera si festeggia’ inizi ad accarezzarti solo per il piacere della sensazione che ti da, senza un fine… sai che non serve avrai di meglio. Con calma ti vesti camicia blu scuro tendente al viola e jeans ‘ quelli che ti fanno un culo da urlo ‘ guardi finalmente il telefono e trovi un mio messaggio ‘Se torno a casa diventa troppo tardi… raggiungimi tu, lascio le cose in macchina e facciamo un giro prima di andare a cena’ qualche altro messaggio per metterci d’accordo e tempo 20 minuti e ci incontriamo dove stabilito. Accosti per farmi salire… ‘Ciao… è ora di festeggiare!!’ …e ti bacio. Mi guardi non riconosci nulla di ciò che porto… gonna sopra il ginocchio un po a campana color fragola e bianca a righe e top con scollo a barca blu scuro, scarpe con il tacco blu… mi rivolgi uno sguardo interrogativo… ‘Beh visto che non passavo da casa ho comprato qualcosa per essere carina per te!’ ‘ questa volta sei tu a baciarmi. Mentre cerchiamo un parcheggio mi faccio raccontare parola per parola la telefonata tanto attesa facendoti mille domande.
Parcheggiamo e facciamo un giro…ti prendo sotto braccio un sia perché sono sempre traballante sui tacchi ma sopratutto perché mi piace sentire il calore del tuo corpo il tuo profumo. Ci fermiamo in un bar molto carino con i tavolini all’aperto ordiniamo due spritz e brindiamo a te… ci perdiamo un po in chiacchiere maliziose di quelle che piacciono tanto a noi mentre finiamo i nostri aperitivi. Dopo un po ti senti chiamare non riconosci la voce e ti giri per capire… un vecchio amico di università che non vedi da allora ti sembra si chiami Carlo… forse non lo avresti nemmeno riconosciuto se non ti avesse chiamato lui… ti saluta calorosamente e ti dice che dovete assolutamente brindare all’incontro… non hai molta voglia e cerchi di liberarti dicendo che hai appena finito il tuo aperitivo e devi andare a cena. Lui è molto insistente mi guardi per capire se per me va bene e ti sorrido dicendoti dai andiamo. Ci porta in un altro bar non lontano, dice che è di un suo amico e da come si salutano capiamo che forse, sicuramente, è anche qualcosa di più. Il posto è carino più alla moda non molto grande pochi posti a sedere in un angolo vicino al bancone. Troviamo due sgabelli liberi ci sediamo noi due su insistenza di Carlo… ci portano dei cocktail sono un po forti , sopratutto a stomaco vuoto, ma sono buoni e freschi e vanno giù facilmente! Dopo un po vedo in bagno e ti lascio con il tuo amico che si siede al mio posto…quando torno entrambi fate per alzarvi ma vi dico che non serve a breve dobbiamo assolutamente andare. Mi metto davanti a te tra le tue gambe poggiata su una di esse. La mia mano sull’altra gamba quando mi muovo strofino il mio culo sul tuo pacco e se riesco lo sfioro con la mano.. tu mi hai messo una mano sul fianco e lo accarezzi… qualcosa non ti torna… eri sicuro di aver sentito la cucitura delle mutandine prima mentre camminavamo abbracciati. Quando il tuo amico è distratto a salutare qualcuno mi giro e mentre ti bacio con un po di fatica ti infilo in tasca qualcosa ‘Mi raccomando non tirarle fuori o stasera vai in bianco’ ti sussurro all’orecchio. Sgrani gli occhi… non posso averlo fatto ‘ no non posso. Quando Carlo torna da noi ti affretti a salutare… sei troppo eccitato devi scoprire quanto posso essere pazza….
Usciti dal locale mi fai subito tante domande per capire ma io sono evasiva… c’è solo un modo per scoprire… la macchina è troppo lontana lo vuoi sapere ora… conosci la zona c’è un vicolo li vicino non ci passa mai nessuno troppo stretto e troppo nascosto. Mi trascini li io non so la destinazione quando siamo li mi sbatti al muro e mi baci con forza mentre la tua mano raggiunge la mia gonna e si insinua sotto… arrivi alla mia figa ‘ e la trovi nuda… calda e bagnata. Smetti di baciarmi e mi guardi ‘ Troia!’ ti guardo con sfida ‘ Si sono la tua troia…’ ‘Ah si…allora giochiamo!’ torni a baciarmi e con la mano mi scivoli dentro… e inizi a masturbarmi. L’orgasmo mi raggiunge in breve ‘ la situazione e la tua foga sono stati un accelerante… per non far sentire i miei gemiti di piacere non stacchi mai la tua bocca dalla mia ti pulisci la mano leccandola e sentendo il mio sapore. Quando mi sono leggermente ripresa torniamo verso la macchina…ora ho davvero bisogno di sostegno e tu me lo dai. Mi guardi soddisfatto e io guardo ti altrettanto soddisfatta… la tua erezione è più che visibile …e io non vedo l’ora di farla mia.
Arrivati alla macchina ti dico di aver prenotato in quel ristorantino in riva al mare, in quella insenatura isolato un po da tutto… abbiamo una mezz’ora di macchina. Appena fuori città la mia mano raggiunge il tuo cazzo ‘ lo accarezzo e ti apro i jeans… ti muovi in modo da far si che lo possa tirar fuori dai boxer e prenderlo in mano. Inizio a segarti su e giù ‘ piano un lento massaggio… i bracciali suonano tra loro il ritmo della mia mano… ‘Ti sei divertito prima vero… a farmi venire come una troia appoggiata al muro..’ fatichi a respirare hai il fiato corto ‘ Ti sei divertito a masturbarmi con foga quasi con violenza… e soffocare il mio orgasmo nel tuo bacio’ stai godendo della situazione… il cazzo è durissimo senti i brividi che ti percorrono il corpo… fermi la macchina sul bordo della strada, la strada la conosci è poco frequentata di giorno figuriamoci la sera. Le prime gocce di sperma escono e mi sporcano la mano… la tua testa all’indietro pronto a godere… non posso rischiare di sporcare la macchina e cosi un attimo prima che la tua sborra densa e calda esca te lo prendo in bocca e bevo il tuo frutto. Ti ricomponi e ripartiamo… torniamo a parlare come se nulla fosse. Arriviamo al ristorante non c’è molta gente… un paio di tavoli tre al massimo… il cameriere ci dice che sulla veranda esterna è ancora troppo fresco al calare del sole ma ci ha messo davanti alla grande finestra. Ordiniamo una bottiglia di vino bianco, l’enorme antipasto per due e 1 porzione di frittura di pesce, durante la cena parliamo ci guardiamo ridiamo e organizziamo viaggi. Non ci accorgiamo del tempo che passa se non quando il cameriere un po in imbarazzo ci fa notare che loro dovrebbero chiudere… sto cosi bene che non voglio andare via.. e chiedo se possiamo comunque rimanere sui tavolini all’esterno, mi dice che non ci sono problemi se non che una volta chiuso il ristorante non c’è nessuna illuminazione in quella zona ‘ fortunatamente la luna è piena ed il celo sereno non siamo completamente al buio. Andando via il cameriere ci lascia alcune candele e ci saluta…. noi non abbiamo fretta domani non si lavora e possiamo stare quanto vogliamo. Ora è tutto ancora più romantico… ti chiedo le chiavi della macchina devo prendere delle cose ‘ mi fai notare che è buio e se anche la macchina è vicino non ti va di lasciarmi andare cosi ti fai dire cosa prendere e vai tu. ‘Cosa diavolo c’è qui dentro è enorme e pesante!’ ‘Vieni con me ora vedrai’ Ti prendo per mano, mi tolgo le scarpe e ti porto sulla spiaggia tiro fuori un asciugamano di quelli grandi matrimoniali e lo metto a terra poi una coperta… accendo una delle candele che ci hanno lasciato mi siedo e ti faccio cenno di sederti vicino a me. ‘Ti piace come festeggiamento?!’
‘Beh ‘ si… sarebbe perfetto se avessimo anche per brindare ancora…’
‘Tipo del moscato con due calci!?’ e lo dico tirando fuori proprio la bottiglia e i bicchieri.
‘Ma come fai?!’ ok non lo voglio sapere…’ mi baci con passione la tua lingua danza con la mia. Ci versiamo da bere e brindiamo ancora alle tue belle notizie… parliamo ancora un po… poi iniziamo a baciarci e le cose si fanno più calde più sensuali… la voglia cresce in noi… ma ti stupisco mi stacco da te e mi alzo
‘Vieni facciamo il bagno…’
‘Bagno ma sei matta!?’
‘No non sono matta io vado a farmi il bagno tu vieni?!’ ‘ e dicendolo mi spoglio… tolgo il top e il reggiseno a fascia poi sfilo la gonna… e ricordi di avere ancora i miei slip in tasca ‘ sorridi al ricordo di prima ‘ la voglia ti sale …vedermi nuda al chiaro di luna fa il resto… ti alzi e ti spogli mentre con lo sguardo mi segui mentre entro in acqua. Mi è andata bene non è fredda come ci si aspetterebbe meglio cosi… ora sono io che ti guardo ti stai togliendo i boxer… in contro luce noto che non sei completamente a riposo….bene penso.
Entri in acqua anche tu sei piacevolmente sorpreso dalla temperatura mi raggiungi e torniamo a baciarci con passione…le nostre mani esplorano i nostri corpi ‘ ci muoviamo in acqua il suo fruscio è l’unico rumore a rompere il silenzio. Ormai l’acqua ti arriva quasi al collo che io cingo tra le mie braccia , le mie gambe intorno alla tua vita… porti le tue mani sul mio culo per sorreggermi…e mi fai scivolare sul tuo cazzo… lo sento dentro che mi penetra ci muoviamo all’unisono godiamo… insieme… due orgasmi inaspettati arrivati subito… non ci basta però la voglia è ancora tanta…usciamo d’acqua e ci sdraiamo sul telo… ora è un po fresco ma non ce ne curiamo vogliamo entrambi godere ancora ‘ la mia mano sul tuo cazzo non impiega molto a farlo tornare duro e pronto ‘ mi fai mettere in ginocchio e mi sei dietro… mi penetri di nuovo sento il tuo cazzo entrare ed uscire ogni colpo più profondo… con il dito inizi a massaggiare il mio buchino… poi lo infili dentro piano continuando a spingere dentro di me con il cazzo… poi ti sfili.. mi lasci vuota ma inizi a penetrarmi il culo con il cazzo piano…piano finché non sei tutto dentro… poi inizi di nuovo a fare dentro e fuori sempre più veloce… la tua mano arriva al mio clitoride e me lo stimola… e io vengo di nuovo… godo… i brividi non mi permettono più di stare in quella posizione. Ti metti seduto e io ti vengo sopra la tua bocca mi bacia il collo e le tette… mi lecchi mi mordicchi i capezzoli. Porto la mano al tuo cazzo e me lo metto dentro nella figa… e inizio a cavalcarti… faccio su e giù lo sento riempirmi tutta aumento il ritmo ‘ e tu muovi il bacino sotto di me ‘ mi esplodi dentro e io toccandomi il clitoride vengo di nuovo insieme a te…. godiamo al chiarore della luna. Rimaniamo un po li…sotto la coperta… scaldati dai nostri corpi… poi prendiamo le nostre cose e torniamo a casa ‘ finalmente appagati… forse.
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