Venezia un giorno chissà quando’
Lo so che sei titubante’ieri mi hai detto che sei qui solo per vedere Venezia, del resto ti capisco dato che non l’hai mai vista, ma dopo ti vedo salire i gradini per affrontare un ponte e scorgo lo spettacolo del tuo culo esibito’vuoi lanciarmi un segnale? Io non dico nulla, non voglio cadere nella tua provocazione (almeno non adesso)’arriva sera, ti accompagno in hotel, ti lascio alla reception e vado via non prima di averti salutata freddamente con due baci sulla guancia come vecchi amici’tu mi guardi in un misto di sollievo ma anche di delusione’
Dopo poco senti bussare alla porta della tua camera, apri e sono io di nuovo davanti a te, tu mi guardi in modo strano, sei timorosa ma hai un brivido lungo la schiena, lo speravi in fondo’fai la supponente, o almeno cerchi di sembrare tale, mi domandi ‘Beh cosa ci fai ancora qui?’ ed io con tono di voce calmo ti rispondo ‘Dovevo dirti qualcosa” e tu con la voce più bassa e lo sguardo che si fa meno sicuro mi chiedi ‘E cosa dovevi dirmi di così importante per dover tornare di persona?’ io entro in camera e ti rispondo ‘Dai spogliati e mettiti sul letto’forza’ma non toglierti gli stivali!’
‘Ma dai Marco cosa dici? Lo sai che non posso’tu mi piaci ma”. ‘Cosa dici tu Iris! Tu mi conosci e io conosco te’so che vuoi dare vita alle tue fantasie, io so che cerchi sempre cose nuove, altre vie perverse per farti eccitare in modi sempre nuovi, come una oscena svergognata, è come una droga per te’sei una brace nascosta che arde, devi trovare solo chi è capace di soffiare nei punti giusti per farti ‘accendere”e poi dimmi la verità, tu non puoi o non vuoi?’
Tu arrossendo un po’ mi rispondi ‘Beh in realtà io voglio essere la tua puttana ma non posso” ‘Ah sì? Beh ma lui non lo deve per forza sapere giusto? Dipende solo da te’ ‘E’ vero potrebbe anche non saperlo’ma tu adesso mi sembri diverso’insomma ti conosco come un uomo educato e dolce” io rido e ti dico ‘Iris averti qui adesso è un’altra cosa..le tue curve tra le mie mani'(e dicendo così ti accarezzo i fianchi per scendere sul culo e sulle cosce, ti alzo al gonna, con le mani risalgo sull’interno coscia e sento che hai un brivido, il tuo respiro è più affannato e poi ti tocco lì’sento che non porti le mutandine, ti sorrido compiaciuto’un mio dito ti sfiora la deliziosa fessura e quello che sento contrasta con quello che mi hai appena detto..sei oscenamente fradicia! Tremi un po’!)’
Tu mi prendi le dita e te le metti in bocca’assaggi golosa quella tua stessa ambrosia, ti guardo deciso e tu ricambi lo sguardo che adesso è meno timido ma più lussurioso’
Mi tocchi il cazzo, lo senti duro in mano’non ne puoi fare a meno, io però mi stacco da te e ti ordino ‘Dai troia spogliati fammi vedere che cerchi vogliosa uno che ti faccia osare di più!’
Tu ridi ed io mi siedo a guardarti mentre il tuo corpo nudo e caldo piano piano si mostra’mi guardi fisso perché vuoi scorgere la mia eccitazione in quei momenti, vuoi vedere se veramente tu per me sei irresistibile’non è difficile farti capire che è veramente così’
‘Dai troia, tieniti addosso gli stivali e mettiti sdraiata sul letto a pancia sotto’cuscino sotto il ventre e alza quel culetto, allarga le gambe’fammi vedere il tuo solco di pesca liscio’ti sei depilata vedo, lo sai che mi piace vederti liscia’dillo che lo hai fatto per me! Dillo puttanella!’ tu mi rispondi ancheggiando maliziosa ‘Sì è vero, immaginavo questo momento e volevo essere come tu più mi desideri!”ti raggiungo sul letto mi sdraio sopra di te, sono nudo anche io, il mio cazzo turgido si strofina sul tuo sedere tondo e pieno’ti prendo per i capelli, ti guardo, tu incroci il mio sguardo, non sembri più titubante, sembri chiedermi di andare oltre, di obbligarti ad essere più troia’io ti dico ‘Abbassa lo sguardo! E ti lecco il collo per scendere sulla schiena, ti mordo..tu gemi..dolore e piacere..senti il mio cazzo premere sul tuo culetto, tu lo vuoi dentro, inarchi la schiena, divarichi le cosce al limite, ti concedi, vuoi sentirlo tutto, ma io mi scosto, ti sculaccio forte, il tuo culo sobbalza, tu gemi e noto la tua fica che cola’
Ti prendo le tette in mano’le stringo forte’lecco i capezzoli divenuti duri, li mordo, li ciuccio, li stringo tra i denti sempre più forte’finché non mi fai capire che senti dolore, un piacevole dolore’mi guardi ancora in tono di sfida’allora mi alzo prendo due mollette e te le pinzo sui capezzoli’hai un sospiro che tradisce quel piacere perverso che solo essere sottomessa ti fa provare’la mia sottomessa questa volta!
Non hai più inibizioni’capisco che vuoi che vada oltre’ti lego i polsi dietro la schiena e prendo una cintura’ti alzo il culo che si mostra oscenamente in tutta la sua rotonda bellezza’sei perfetta Iris, mi ecciti molto, ma in realtà anche se la tua carne è deliziosa è la tua mente che mi prende come mai nessuna’inizio a frustarti, ai primi colpi sobbalzi solo un po’, ma io voglio sentirti ansimare, urlare, godere del supplizio’aumento i colpi e sento che stai urlando, ti sferzo il clitoride e il culo’mi fermo, ti giro’il tuo volto arrossato dal piacere e dal dolore, mi guardi ancora, desideri essere la mia troia, non vuoi deludermi e io non voglio deludere te, lo so che vuoi che ti spinga oltre’ti tengo sdraiata a faccia un su e mi siedo sul tuo viso’ti ordino di leccarmi le palle e il culo mentre io ti tengo ferme le caviglie con le mani’sei bloccata sul letto e lecchi sempre più vogliosa..la tua lingua avida mi scorre sui coglioni gonfi’il mio culo è violato da quella lingua appuntita e guizzante’ho il cazzo duro’tanto duro’provo piacere, sei brava a leccare il culo’lecchi ancora, sembra che non desideri altro’poi mi stacco’
‘ti prendo per i capelli e ti sbatto sul pavimento..hai ancora la bava alla bocca’ti metto a pecorina, ti infilo due dita in culo senza prima lubrificare, tanto ormai sei tutta sbrodolata’poi prendo una peretta la riempio di acqua tiepida e te la infilo nel culetto aperto…hai un sobbalzo e tradisci un gemito di piacere’il liquido caldo ti inonda le viscere e ti rilassi, vuoi goderti la sensazione di sentirti piena nel culo’finisco il liquido e prendo un plug, te lo infilo nell’ano proibendoti così ogni possibilità di rilassarti’
Andiamo verso il bagno, ti voglio a quattro zampe come una cagna, ti tiro due/tre sculaccioni e ti ordino di muovere il culo, ti porto tirandoti per i capelli’io mi metto seduto sul wc e tu in ginocchio davanti a me, ti slego i polsi, hai il cazzo davanti e guardandomi cerchi un mio cenno di assenso, io ti sorrido e allora capisci che puoi iniziare a leccarmi’ecco adesso mi stai facendo un pompino mentre io ogni tanto ti sculaccio per amplificare il fastidio del liquido che sei obbligata a trattenere’sei una brava succhia cazzi’io sorrido, intuisco in tuo fastidio a trattenere il liquido’lo so che è da più di un giorno che non fai la cacchina perché sapevi che io avrei voluto così, io non te l’ho ordinato ma tu lo hai fatto comunque’perché ai miei occhi volevi dimostrarti perversa come desidero io’inizi a gustarti l’asta..si vede che ti piace proprio’
Sìììì, sei deliziosa e mentre succhi mi guardi negli occhi, cerchi di cogliere il mio piacere, la mia soddisfazione’tu godi nel capire che sei stata brava’e ti inondo di sperma..tu golosa lecchi e bevi’come un’assetata nel deserto che brama l’acqua’sei nata per fare pompini, io godo come un porco’e tu di questo ti compiaci’il mio piacere è il tuo compito.
E poi ti arriva uno spasmo forte, non riesci a trattenerti più’io mi alzo ti porto in vasca da bagno, ti metto a quattro zampe e piano ti tolgo il plug’tu all’improvviso torni titubante e mi implori ‘Ti prego dai lasciami liberarmi sul water” ma lo so che fa parte del gioco, vuoi fare la schiavetta ribelle perché sai che mi eccita di più’io sorrido e ti prendo per i capelli e all’orecchio di sussurro ‘Tu adesso fai come voglio io! Perché so che muori dalla voglia di essere una lurida sporcacciona’vuoi umiliarti così davanti ai miei occhi perché sai che per me in questo modo sei splendida’la cosa più erotica che possa esserci sei tu adesso così davanti a me, costretta e umiliata con il culo che si apre’ Tu inarchi la schiena, sei eccitata da quelle mia parole’ti rilassi e il liquido inizia a uscire piano da quel meraviglioso buchetto che si dilata in modo lento ma inesorabile, ti ordino di non spingere e tu diventi rossa in volto’ti tocchi la fichetta che inizia a pisciare’ecco uscire la cioccolata..è soda e dura’esce piano’io ti accarezzo le natiche, ti lecco e ti mordo i fianchi’ti stringo le mollette ai capezzoli’sei oscenamente eccitante’il cazzo mi torna duro, tu ti accorgi e capisci l’eccitazione erotica che mi fai provare anche in quei momenti così osceni” Sì Iris sei bellissima così, nessuna mai mi ha regalato questo inebriante piacere’e tu come ti senti in questo momento?’ rispondi a fatica cercando di controllare gli spasmi ‘Mmmmh mi sento una lurida troia..la tua troia’volevo andare oltre ma avevo paura, ma in fondo lo sapevo che avrei ceduto, anzi speravo tu mi portassi a farmi fare questo! Dillo che sono la tua splendida troia!’ ‘Certo Iris, sei la più deliziosa troietta perversa che conosca’ti ho capita sai, conosco i tuoi istinti sempre più sordidi e osceni che vogliono trovare sfogo, avevi bisogno solo di uno come me che ti forzasse a farlo, volevi andare oltre e adesso ci sei”
Il tuo ano è aperto e finalmente scorre tutto fuori il ‘frutto’ osceno’la tua pipì esce a fiotti sempre più deboli, ti scorre sulle gambe, io assisto inebriato a quello spettacolo animalesco’puro gesto animale che tra noi assume un significato di un’eroticità sublime’è sottile il rapporto che si crea in questi gesti, completa complicità e voglia di piacere nel modo più perverso mai provato’sei una femmina calda e puttana’la mia femmina.
Finito lo spettacolino ti pulisco con la doccia, libero la vasca dai tuoi ‘frutti’ odorosi eliminandoli nel wc, prendo il sapone e ti lavo il corpo sudato’sei rossa, hai segni sulle tette, sulla schiena e sul culo’il tuo sesso è ancora voglioso e così mentre ti bacio e ti lecco il corpo bagnato di acqua tiepida’entro in vasca anche io e mi vieni sopra e sorridendo maliziosa con tutti quei capelli spettinati che ti fanno ancora più irresistibile, mi chiedi ‘Vuoi scoparmi qui adesso?’ io ricambio il tuo sorriso, ho il cazzo duro e ridendo ti rispondo ‘Va bene te lo sei meritato’scopami ma fallo come fossi la mia puttana!’
Ti avvinghi a me e sento il calore del tuo sesso che avvolge la mia asta’ti prendo il culo tra le mani e poi il viso, hai una smorfia di piacere quando ti entro tutto dentro, e poi avvicino la bocca alle tue labbra e te le mordo delicatamente mentre con due dita ti stringo i capezzoli doloranti’godiamo assieme e ridiamo assieme, ma quando sto per venire tolgo il cazzo e tu me lo prendi in mano e con mia sorpresa lo dirigi sul buco del culetto’ti abbassi e ti entra tutto in culo senza fatica’ho un piacere improvviso e ti riempio di sborra calda lo sfintere’lo volevi tanto essere riempita di me’ti guardo e ti vedo contenta’adesso ti senti la mia puttana!
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