Ho pubblicato molti racconti della nostra passione fetish per pelle e stivali, ma non vi ho ancora raccontato come tutto è cominciato, circa quattro anni fa ! Valeria, mia collega trentenne ed ora amante, veniva spesso in ufficio con mise che mi facevano arrapare parecchio: abiti in pelle (gonne, pantaloni, salopette, giacche, abiti interi …), spesso in inverno con guanti di pelle, sempre stivali alti e morbidi. Ho cominciato a “batterle i pezzi” ricevendo rifiuti formali, poi in occasione di una convention la sera sono riuscito ad agganciarla, farla bere un pochino, ed entrare nell’argomento “PELLE”, le ho confessato che mi piacevano molto le ragazze inguainate nella pelle vera, che avevo evidentemente una “vena feticista inespressa … “, Valeria a sua volta ha ammesso che vestirsi in pelle e stivali per eccitare i maschi le piaceva parecchio … Il discorso è sempre più scivolato sul sesso, ma la cosa è finità li e siamo tornati a Milano. Dopo qualche settimana, alle mie battute ammiccanti su quante paia di stivali avesse, mi ha risposto diretta: “vuoi che ti inviti a casa mia a visionare la mia collezione di stivali … ?”; naturalmente ho risposto di si, che ne sarei stato entusiasta ! Lei ha fatto una risata sardonica ed ha incalzato: “… e cosa faresti dopo averla vista … ?” ed io: “… probabilmente ti salterei addosso e ti scoperei per tre ore !”. Altra risata e una dignitosa ritirata con un generico “… ci vediamo …!” Qualche sera dopo la sera, mentre ero a prendere un apero con amici, mi squilla il telefono, è Valeria, che mi dice con voce sorniona: “ stasera sono sola, la mia coinquilina è tornata al Paesello … che ne dici di venire a casa mia a vedere la mia collezione di stivali ? Ho voglia di fare una sfilata per te … Naturalmente senza la seconda parte dei tuoi programmi ! Poi magari, per ricompensa, mi porti a cena fuori.” Ovviamente ho mollato gli amici e mi sono fiondato al suo indirizzo. Valeria mi apre in abitino nero di nappa corto, morbido e stretto, che ben evidenzia la sua terza abbondante, con una profonda scollatura posteriore (è indubbiamente senza reggiseno !) carina e sorridente. Io guardingo ancora non credo all’invito e mi interrogo sui suoi reali scopi; mi fa visitare il piccolo appartamento, che però ha un’intera stanza adibita a cabina armadio, dove apre un’anta e mi mostra i suoi numerosi stivali: quelli molto lunghi – over the knee – sono appesi a delle apposite grucce, altri più corti sono poggiati sul ripiano, saranno almeno una decina e il loro profumo di pelle e cuoio si spande per la stanza. “Ora aspettami in salotto: li provo uno per volta e faccio la sfilata promessa” dice Valeria ammiccante. La sfilata parte dai più bassi sotto al ginocchio, con poco tacco, per proseguire in crescendo, fino ad un paio altezza coscia che arrivano fin sotto il mini abito. Io sul divano osservo, commento spiritosamente, cerco di tenere la cosa sul giocoso, ma il mio fratellino si ingrossa nei jeans, vistosamente. Valeria, con il cuissarde color tabacco, mi appoggia la suola sul ginocchio dondolandosi sensualmente (e facendomi intravedere le autoreggenti !) e mi dice: “adesso portami a cena, come promesso, la prossima volta ti faccio vedere anche i vestiti di pelle ! Che dici, vengo così, o è troppo arrapante ? … forse è meglio se metto lo stivale basso di cuoio nero …” torna con indosso lo stivale prescelto e una giacca tre quarti, ovviamente di pelle. Ed io, intontolito ed irrigidito, la porto a cena in una cascina poco fuori Milano. Abbiamo chiacchierato, mangiato, riso, bevuto; ci siamo piaciuti ! Poi l’ho riaccompagnata a casa e Lei mi ha detto: “ visto che indosso stivali da equitazione, vuoi salire per il bicchiere della staffa ?”. Ceerrrrto che salgo ! Arrivati su, dopo i bicchieri di rito ci siamo avvinghiati sul divano (peraltro di pelle!) a baciarci e pomiciare la pelle che indossava, spogliati a vicenda (con mio grande rammarico, dato che preferivo lasciasse almeno gli stivali) e fatto sesso sul divano. Una scopata molto tradizionale, niente di che. La vedo poco coinvolta e soddisfatta, come lei vede me e dopo qualche chiacchiera e risata mi dice: “ a te è piaciuta la scopata ? … a me sembra mancare qualcosa di più eccitante, avrei voglia di ricominciare e fare qualche porcata … che ti viene in mente ?”, io pronto “ visto che ad entrambi eccitano gli stivali di pelle, facciamo sesso con gli stivali … ma non in senso figurato, con te che li indossi solamente … in senso letterale ! … che ne dici ? Proviamo ?” Valeria, nuda, col seno dritto e sodo e un culetto da oscar, in sole autoreggenti, mi guarda severa, poi scompare nelle altre stanze, la sento trafficare prima in bagno poi nella cabina armadio e la rivedo comparire con indosso la giacca trequarti di pelle, aperta sulle sue nudità, uno dei suoi stivaloni alti un po’ floscio sulla gamba e un paio di guanti a mezzo avambraccio, ma tra le braccia tiene tutti i suoi stivali e qualche abito di pelle e me li scarica ai piedi del divano. L’odore di pelle riempie subito la stanza, il mio cazzo si fa subito dritto duro, allora Vale mi avvolge uno degli stivali morbidi e mi sega piano piano; ogni tanto cazzo e stivale si infilano nel solco tra i suoi seni e vengono massaggiati entrambi … il gioco è sottile e sensuale e la tensione sale. Poi Valeria prende tra le labbra il morbido stivale sempre farcito col mio cazzone e comincia a spompinare delicatamente, alternando con colpetti di lingua sulla pelle e sul glande. Io non posso essere da meno e infilata una mano in un altro stivale morbido, comincio a pastrugnarle tette e fica, vistosamente bagnata; Vale eccitata mi dice: “ è così che dobbiamo fare sesso con gli stivali ? Così ti piace? Io mi sto eccitando a vacca, continua a carezzarmi con la pelle, guarda come bagno lo stivale ! …” io per tutta risposta comincio a leccare i suoi umori dalla pelle e a titillarle i capezzoli duri che con l’altra mano strizzo attraverso la giacca. Il crescendo di lussuria ci porta in terra sopra tutta quella pelle, in 69 con Vale che si ficca fino in gola il mio palo, masturbandolo col guanto di pelle, mentre io le faccio scorrere la pelle dello stivale sulla sua spacca, leccandole la clito e lo stivale, siccome la pelle è molto morbida, finisco per infilare con le dita il bordo stivale nella sua fica bagnata per leccare il tutto meglio estasiato dall’odore della pelle e del suo sesso; Valeria diventa una fontana, così mi viene l’idea di arrotolare l’imboccatura del gambale in senso verticale e introdurlo più a fondo nella sua ficona; impugno bene e lo faccio scorrere dentro e fuori come se fosse un cazzo, un “cazzo di stivale”. Vale si toglie dalla gola il mio di cazzo e comincia a mugolare: “ siiiii che porcata ti sei inventato ! Lo sento, sento la pelle morbida penetrarmi, la sento strusciare sulla mia pisellina infiammata di voglia, è bellissimo. Continua a scoparmi con lo stivale e a leccarmi tutta, goooodo da morire, mi sento troia e riempita; non ne avevo mai presi due uno in bocca e uno in fica; continua a scoparmi, ti pregooooo”. Non contenta del mio movimento prende lei il comando, mentre lasciata libera la bocca, mi masturba con lo stivale infilato nel mio palo e stretto dal guanto di pelle. Distesa sulla montagna di stivali e abiti di pelle si contorce infilando almeno trenta centimetri di morbida pelle nella sua pussy; poi prende lo stivale grondante dei suoi abbondanti umori e lo sostituisce in fica con uno più grosso, di cuoio e al primo comincia a fare un pompino fenomenale. “Sono piena di pelle, godoooo da matti !” dice infoiata sfilandolo un attimo dalla bocca, ma io sono quasi solo spettatore e veramente in pala dura, quindi le alzo le cose stivalate e provo a infilare anche il mio cazzo duro nella sua fica ingombra di pelle, ma non riesco a farlo entrare, così punto all’unico pertugio di Valeria non ancora riempito da uno stivale: il suo culetto. Lei è così eccitata che trovo liquidità e larghezza sufficienti a far entrare il mio glande nel suo sfintere, Vale urla senza togliere lo stivale dalla bocca e lo stringe con labbra e denti per resistere al dolore iniziale dell’inculata ed io le urlo “adesso si che sei piena di pelleeee !!!! in tutti i tuoi buchi”, non avrei mai pensato di poterla inculare al primo appuntamento, ma lei è letteralmente senza freni e comincio a far scorrere l’asta nel suo splendido culo. Dopo poco, per agevolare la penetrazione, Valeria si mette a pecorina ed io posso abbrancarmi alle sue tette attraverso la pelle della giacca e incularmela a ritmo sostenuto mentre lei continua a stantuffare stivali in fica e in bocca. Prima di venire, dopo aver bene allargato il canale, le sfilo lo stivale di cuoio dalla fica e provo ad infilarlo nello sfintere, ma è troppo grosso, quindi Valeria da sola si toglie quello più morbido dalle labbra e lo affonda con successo nel suo culo nel mentre il mio cazzo ancora bello duro la scopa in fica a ritmo alternato con lo stivale che le penetra lo sfintere. Con la bocca libera comincia a leccare e succhiare un altro dei suoi stivali che stanno in terra, poi mi grida con la voce roca distorta dalla foia: “esci dalla mia fica in fiamme e sborrami in faccia e sullo stivale che sto leccando, voglio la sborra sulla pelle voglio sentire il sapore del tuo sperma sullo stivaleeeee”. Esco dalla fica, mi metto davanti a lei e sparo sei, sette fiotti di sborra bollente che la colpiscono sul viso e impiastricciano tutta la pelle sotto di lei. Valeria lecca e succhia via tutto, quello che le rimane attaccato al viso lo toglie con le dita guantate per poi ingoiarle famelica. Crolliamo esausti, saranno almeno due ore che scopiamo come ossessi, presi dalla voglia feticista di sesso e stivali. Valeria è irriconoscibile, sconvolta, mi bacia profondamente trasmettendomi parte dello sperma che ha in bocca e sulle labbra. Poi dice: “questa scopata sì che è stata epica !!! Non ho mai goduto e perso il controllo in questo modo… dobbiamo rifarlo, dobbiamo farlo tutti i giorni ! Se avessi capito prima quanto sei porco e feticista, non ti avrei tenuto appeso tutto questo tempo ! Scopare CON gli stivali è una trovata fantastica ! Mai più senza ! La prossima volta voglio che tu riesca assolutamente a ficcarmi stivale e cazzo in fica contemporaneamente. Ora dormiamo un po’, poi andiamo per negozi a comprare nuova pelle e nuovi stivali, voglio godere ancora !” Da allora sapete, dai racconti SESSO PELLE E STIVALI, che abbiamo sempre praticato ed allargato la gamma del nostro sesso sfrenato !