Sono iniziate le vacanze estive, Valeria è partita per la Sardegna già da una settimana ed io la devo raggiungere, sbrigate le ultime incombenze private e di lavoro e trovato con fatica un traghetto, solo per martedì. Ma la settimana di astinenza si è fatta sentire, così quando mi chiama Jendayi, la camerounense tutto sesso: “Andrrrea, prrrima delle vacanze ho voglia di farrre sesso in pelle e stivaloni, poi al mio Paese non ci sarrrà occasione chissà per quanto tempo … Tanti cazzi neri e nodosi, ma niente pelle e stivale … “, non resisto alla tentazione (pur pensando che Jen voglia in realtà procurarsi un altro po’ di denaro prima del viaggio); Le comunico che Valeria però è già al mare, dovrà accontentarsi solo del mio cazzone e siccome ho già sistemato casa, la passo a prendere e me la porto in ufficio con la scusa di un ultimo controllo, visto che non c’è nessuno da venerdì. In realtà il senso di trasgressione di scoparmi quel gran pezzo di fica in ufficio ad insaputa di Valeria mi stuzzica parecchio. Come sale in macchina e mi bacia, il fratellino si fa duro: il suo profumo, la pelle liscia d’ebano, le tettone e le sue gambe chilometriche, sono irresistibili. Arriviamo verso le 18 per non farci vedere troppo: la ragazza nera è piuttosto appariscente, anche se ha tutto l’armamentario in un borsone ed indossa solo un vestitino a fiorellini, attillato al suo corpo statuario. Quando apro la porta dell’Ufficio mi rendo subito conto che dentro c’è qualcuno … Mi affaccio prudentemente al corridoio e ti vedo spuntare dalla sala in fondo il musetto di Diana, la ragazza delle pulizie lesbotroia; subito si scusa, dice che è venuta a sistemare e dare un’ultima pulita generale; ma la scusa non regge, dato che fa capolino anche Antonella, non proprio vestita da lavoro: nonostante il caldo entrambe indossano stivali e i guanti di gomma gialli, e Diana un grembiule da lavoro, per il resto sono nude ! Guardo severo Diana e Antonella e gli chiedo se non avevano altro posto per leccarsi le fiche ! Ma Jendayi invece è contenta e mi dice: “se non c’è Valerrria scopiamoci queste due trrroiette che mi pare abbiano già gli stivali”, tutta eccitata apre il borsone, sfila il vestitino di cotone – sotto al quale non ha nulla, neanche le mutande – e indossa un abito stretto e corto di pelle rossa, maniche corte e scollatura posteriore fino al culo, gli stivaloni d’ordinanza: alti, morbidi, beige, di pelle profumata e un paio di lunghi guanti neri di pelle fino ad oltre il gomito. Diana e Anto, sono già eccitate al pensiero dell’orgetta e soprattutto da Jendayi, che Antonella ha conosciuto all’opera nella mitica orgia pelle e stivali, alla quale invece Diana non era stata invitata e le spingiamo in sala riunioni. Mi spoglio anche io mentre le tre cominciano a limonare e pastrugnarsi le fiche già bagnate. Jen tira fuori dal borsone un paio di stivali marroni a tubo senza zip alti sotto ginocchio e un dildo di cuoio, come quello di Valeria mi dice, legandoselo in vita: “il tuo cazzone non può rrriempire tutti questi buchi da solo, ora ci penso io … “ mette Antonella a 90 e le infila il dildo in fregna, mentre le passa uno degli stivali da ficcare nella fichetta di Diana. Mentre le tre si scopano e si leccano le fiche, io mi piazzo dietro a Jendayi, le abbranco le tette inguainate nella pelle rossa e struscio il mio arnese duro sul suo culetto. Antonella ficca lo stivale arrotolato nella pussy di Diana e lecca pelle e clito, mentre le infila anche due dita inguainate di gomma gialla nello sfintere; Jen, senza trascurare di assecondare la mia masturbazione sulla pelle del suo vestito, scopa col dildo Antonella che lancia urletti di goduria, dondolando sui tacchi dei suoi stivali. Sollevo il bordo di pelle rossa e forzo il mio glande nel culo di Jen, preventivamente lubrificato e me la inculo con forza. Dopo poco Jen è distesa sul tavolo con Diana seduta sulla sua faccia che fi fa leccare fica e stivale, mentre Antonella spompina il dildo di cuoio masturbandosi coi guanti gialli ed io continuo a inculare a tutta forza la camerounense, ma questa volta coi suoi stivaloni appoggiati alle spalle, pronti ad accogliere la mia saliva in lunghe leccate e godo come un porco. Diana si china e toglie il dildo ad Anto, esibendosi in un 69 bollente in cui pompate e leccate di fica si alternano tra le due, Jen gode come una pazza viste le note capacità leccatorie della sudamericanina lesbotroia e grida: “dai sfondami il culo, fottimi forrrte e lecca gli stivali mentre la lingua di questa trrroia mi allaga la fica, dopo che mi avrrrai sfondato il culo voglio che questa linguetta entrrri tutta dentrrro il mio sfinterrre slabbrrrato, come un cazzetto durrrro”; a questo punto prendo Antonella, rimasta a bocca asciutta, e la rovescio sul tavolo, metto i suoi stivali sulle spalle e le pianto in culo la mazza sfilata da Jendayi, e Diana smonta il dildo di cuoio e lo sostituisce al mio cazzo nel culo nero di Jen, per poi eseguire i suoi ordini e ficcarci anche tutta la sua lunga lingua saettante. Dopo aver fatto venire Anto un paio di volte, mi piazzo dall’altra parte del tavolo dove ci sono la bocca di Jendayi e il culetto di Diana e infilo il palo duro tra le labbra di Jen che me lo stringe a dovere pompandolo fino in gola, poi se lo sfila di bocca e lo punta sul culo di Diana, riprendendo a leccarle la fichetta piena di stivale; io spingo e inculo anche Diana che, sfilando la lingua dal culo di Jen, urla: “ siiii finalmente ! Ecco tutti i miei buchi pieni, Jen pompa lo stivale e lecca il mio squirt, Andrea continua a scoparmi il culo fino a spanarlo”, mentre lo dice Anto arrotola uno altro stivale e glie lo ficca tutto in bocca dicendo “brava pompinara, oltre a leccare fiche, goditi questo fino in gola, riempilo di saliva che poi me lo ficco in ficaaaa”. Poi il quartetto si scompone e tocca ad Antonella leccare e palpare la camerounense, mentre io – per punirla della liberta che si è presa – passo il mio palo dal culo di Diana alla sua fica, già ingombrata a sufficienza dallo stivale, forzando e facendolo scivolare sulla pelle bagnata e sfondando la fica alla malcapitata, che urla di dolore e piacere. L’orgia prosegue fin quando io mi devo svuotare le palle: metto Jendayi distesa sul pavimento e sborro sette-otto schizzi densi sul vestito di pelle rossa, sui guanti lunghi e sugli stivali beige; Diana e Antonella leccano ogni schizzo con goduria dalla pelle, aiutandosi coi guanti di gomma per raccogliere tutto, mentre Jen spompina voluttuosamente lo stivale squirtato sfilato dalla fica spanata di Diana. Anto raddrizza la mia banana con uno dei suoi proverbiali pompini, così posso penetrare anche la fica di Jen, che mancava all’appello, mentre Diana lecca il mio sfintere per prolungare l’erezione. Alla fine l’idea di andare in ufficio a scoparmi Jendayi si è rivelata ottima ed abbondante: ce n’è stato per tutte e anche le due clandestine sono rimaste soddisfatte, leccate e sfondate !