Avevo appena finito la scuola, mi ero diplomato con un voto abbastanza decente ed è per questo che avevo avuto dai miei genitori alcuni soldi per poter trascorrere una vacanza da solo, in compagnia dei miei amici. Avevamo voglia di spaccare il mondo, di divertirci e di trascorrere una settimana tra divertimento, risate e perchè no qualche bella patatina.
Avevamo scelto una meta preferita da tanti giovani, in Grecia, che era anche abbastanza economica per giovani come noi che avevano appena finito la scuola. Paesaggi meravigliosi, stradine incantevoli lasciavano spazio di notte a drink a basso costo, balli scatenate e nottate bollenti. La nostra era una piccola casa che affacciava su una stradina dove c’era un piccolo bar molto frequentato. Fu proprio in quel bar che conobbi Alessanta.
Ricordo che ero appena sceso di casa, io e i miei amici avevamo voglia di fare una prima tappa al bar, per iniziare a degustare dei buoni drink ed iniziare la serata alla grande. Entrato nel bar, vedo al bancone una lunga chioma scura e riccia, un culo da urlo e delle gambe mozzafiato. Accanto a lei un’altra ragazza, molto carina, ma sicuramente molto meno sensuale di lei. In un primo momento ho cercato di capire bene la situazione, se queste due ragazze fossero fidanzate, sole o perchè no, lesbiche. Dopo qualche minuto ad osservarle e a fare commenti piccanti tra i miei amici, ho capito che avevo il via libera. Non avevo però idea di come avvicinarmi a lei, la riccia intendo, e così ho chiesto al cameriere di portare il solito drink a quelle due ragazze al bancone. La riccia si è subito girata verso di me, è venuta a ringraziarmi personalmente e da lì abbiamo iniziato a chiacchierare. Aveva 25 anni, era più grande di me ma io non dimostravo i miei 18 anni. Alessanta è stata molto socievole, scherzava e rideva con noi e aveva detto di essere appena arrivata in Grecia. Bene, quale buona occasione per farle conoscere il posto? E’ così che dopo una serata tra amici, le ho dato appuntamento il giorno seguente in spiaggia.
La mattina successiva Alessanta era già lì, ma non indossava il costume, o meglio, aveva indossato solo il pezzo del reggiseno, mentre alle gambe aveva deciso di indossare una gonnellina che non ha mai tolto. “Perchè non facciamo il bagno?”, avevo una voglia immensa di vederla in costume, ma lei mi risposte che non aveva assolutamente voglia di bagnarsi. Decidemmo allora di affittare una vespa e di fare un giro su due ruote. Certo era una bellissima ragazza, ma certamente non avevo alcuna voglia di trascorrere tutta la mia vacanza con una che magari non me l’avrebbe nemmeno data. Per cui dopo qualche giretto l’accompagnai dove aveva affittato casa per la vacanza.
Per giorni io e Alessanta non ci siamo visti e mai l’avevo incontrata. L’ultimo giorno eccola, in discoteca, lei, l’amica e altri ragazzi che le gironzolavano intorno. Rimasi spiazzato per quanto fosse sexy e quei ragazzini che la gironzolavano intorno mi davano davvero fastidio. Decisi quindi di avvicinarmi e di portarla via con me. Quella sera, sperando in un lieto fine, bevemmo parecchio. Ormai sbronzi le chiesi di andare a casa sua, la sua amica era con uno dei miei e quindi eravamo sicuri che da lei non ci fosse nessuno.
Arrivammo a casa, iniziammo a baciarci e le sue labbra carnose mi rapirono in pochi secondi. Quei baci focosi, quelle mani che iniziavano a toccare i nostri corpi accesero la scintilla. Iniziai a palparle il seno ma quando scesi giù avevo capito perchè quella mattina decise di non togliere la gonna. Alessanta era un uomo, o meglio, era diventata donna da qualche anno. In quel momento sentì rabbrividire, ma il suo culo, vestito soltanto con un perizoma di pizzo nero, continuava ad essere meraviglioso. “Vuoi vedermi?”, mi chiese. Beh la risposta era scontata. Si sfilò il perizoma e il suo cazzone sbalzò fuori. Incuriosito anche da questa esperienza che probabilmente non avrei mai più rifatto, iniziai ad accarezzare il cazzo di Alessanta. La situazione era strana, imbarazzante, eppure mi eccitava tantissimo. Lei con il suo sguardo era capace di tutto. Più toccavo quel cazzone e più aumentava la voglia. Lei si abbassò verso il mio cazzo, mi abbassò i pantaloni e percorse con tutta la sua lingua tutto il mio cazzo per poi prenderlo tra le labbra. Mi faceva eccitare da morire perchè mentre mi succhiava io segavo il suo cazzo. Imbarazzo ed eccitazione mi facevano morire. Nello specchio dell’armadio riuscivo a vedere le sue palle e il suo splendido ano. Che voglia, mi faceva impazzire. Mi disse poi che aveva una gran voglia di sentirlo dentro, aveva ormai nascosto l’imbarazzo del suo grande segreto.
Mi bastò poco per girarla verso di me e di penetrarla con il mio bel cazzo duro. Il suo dondolava ad ogni mia botta e così anche le sue palle piene. Mentre la sbattevo da dietro lei godeva tanto. Il suo seno prosperoso e rifatto era immobile, ma era strepitoso. Mentre la inculavo, Alessanta si segava. Entrambi arrivammo all’orgasmo ed entrambi eravamo soddisfatti di trascorrere l’ultima sera della nostra vacanza così. Il suo sperma schizzò tutto sul letto, il mio tutto dentro di lei. Il suo ano si era completamente spalancato ed era meraviglioso.
Fu strano scopare una donna che in realtà era un uomo. Fu strano percepire tanta sensualità e tanta femminilità da chi timidamente nascondeva un grande segreto. Per fortuna la sbronza mi aiutò molto. Da quella sera però non ho mai più conosciuto altri trans, preferisco sempre una calda e bagnata passera.
Autore: Biagio B.