Prime serate dopo il lock down….. finalmente si poteva uscire.Â
Non certo liberamente, ma era già qualcosa. Era troppo bello rivedere la mia amica Martina dal vivo invece che da videochiamata, ritrovare gli amici, tornare a divertirsi. Ancora tante cose mancavano, ma intanto si ricominciava…..
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Decidemmo di andare a fare un aperitivo in un locale sul lago, dove andavamo ogni tanto. Il proprietario ci conosceva bene, era sempre gentilissimo con il nostro gruppetto, e fu molto felice quando gli telefonammo per chiedere di tenerci un bel tavolo per l’apericena
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Mascherine di ordinanza e alle 18:30 eravamo già nel parcheggio….. eravamo tutti contenti di cominciare, anche se rispetto al passato eravamo in pochi….. la coppia di acciaio Daniela e Giorgio, che vanamente speravo non dedicassero troppe attenzioni tra loro dal momento che poi c’era Paolo, destinato alle grinfie di Martina….. e io a far finta di niente, ma pazienza, andava benissimo così.
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Percorremmo il breve sentiero e arrivammo al locale, dove fummo accolti e travolti, nonostante il distanziamento, dalla grande gioia del proprietario, Mauro, che aveva allestito per noi un super tavolone sul terrazzo in legno…… roba da casino assicurato
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Arrivarono gli spritz tra applausi e urla di gioia e , come ai tempi passati, io ero l’ultima a essere servita, previa esibizione di patente….. nonostante 20 anni compiuti, ne dimostro qualcuno di meno e Mauro sostiene sempre che lo fa per me, almeno i ragazzi che frequentano il locale vedono che sono maggiorenne e ci possono provare tranquillamente
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Le risate erano il must della serata, e anche gli scherni tra noi, a cominciare dal primo accenno di pomiciamento tra Daniela e Giorgio, che non mancai di evidenziare e che venne risposto prontamente con un cetriolino tirato verso di me. Verso le 20, tra risa e scherzi vari, Martina mi chiese se era un problema tornare a casa da sola….. eravamo arrivate assieme…. e ovviamente sarebbe tornata a casa con Paolo, fidanzato con Elena ma entrambi felici anche nelle loro scappatelle. << No figurati….. sapevo già di tornare da sola >> dissi ridendo, ma sapendo che, alla fine, Paolo poteva non essere una esperienza da ricordare per lei…..
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Poco dopo, assieme a un assaggio di pizze a trancio della casa e una bella birra fresca, notai che c’era qualcun altro….. un ragazzo seduto al tavolo, assorto nella lettura al telefonino. Era un pò curioso vedere qualcuno da solo in quel posto, di solito meta di coppie o compagnie. E la nostra era davvero molto casinista….. Mauro ci aveva pure messo le casse wi-fi e stavamo girando la nostra play-list di classici rock, accompagnando a volte inopportunamente con canti delle strofe più note……. in altri momenti ci avrebbero chiesto di andarcene, ma oggi valeva tutto, e quel ragazzo sembrava immune al nostro caos
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Chiesi a Martina se le andava di provare a fare conoscenza, ma lei si negò, sentenziando che sembrava un nerd di passaggio casuale, quindi non adatto a lei
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Visto che ero stanca di fare da palo e avevo finito birra e assaggi di pizze, decisi di levarmi da una situazione imbarazzante per crearne un’altra…. rompere le scatole a uno sconosciuto che stava cercando di astrarsi nelle sue cose
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<< ma no tranquilla, grazie. Nessun disturbo, sono qua solo per mangiare un boccone veloce>>
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<< Sei gentile grazie. cosa fai di bello. che leggi ?>>
Non sarò brava come padrona di casa, ma a farmi gli affari degli altri penso di avere una dote tutta mia…… poi tanto era palesemente di fuori, quindi al massimo avrebbe pensato di avere a che fare con una svitata…. e finiva lì
<< nulla di che semplice evasione>>
Avendo discretamente sbirciato sul telefonino, mentre parlavamo, una specie di tablet piccolo, non ero certo convinta che fossero opere letterarie.
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Mi voltai….. Daniela e Giorgio erano impegnati nel recupero del tempo perduto, Martina e Paolo spariti
<< si grazie>> dissi quasi ridendo
mi sedetti a un lato del tavolo , con la mia birra, e feci per togliere la mascherina
<<è un peccato se la togli>>
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Mi sembrava una mascherina come tante altre. anonima ma di color nero….. mi piaceva che fosse nera, almeno per le uscite. Anche se era stata un pochino cara….. Però era qualcosina di diverso…..
<< è una mascherina come tante altre…..>> dissi
<< No >> rispose << nera, ti evidenzia gli occhi verdi in modo pazzesco>>
Non ci avevo mai pensato…. capelli neri, carnagione un pò scura per le ore passate sul terrazzo a prendere il sole nelle settimane precedenti….. con gli occhi verdi effettivamente doveva star bene. Mi fece piacere il complimento, di solito la mia parte più oggetto di attenzione era il sedere……
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Ridemmo. Era simpatico e iniziammo una gradevole conversazione, scandita dai sorsi alle nostre birre
Era un rappresentante, seguiva alcune aziende della zona ed era anche lui al primo giro, dopo settimane di ferma forzata
Decisa a rovinare la piacevole atmosfera, non potei evitare di chiedergli cosa stesse leggendo….. era chiaro che non fosse un brano del vangelo, avevo scorto alcune immagini, e la mia curiosità era andata a mille
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Lo disse tranquillamente, e mi stupì, molti ragazzi sarebbero andati in imbarazzo a dire questa cosa……
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Si mise a ridere
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Mi passò il suo device, aperto su una pagina…… l’immagine in testa era inequivocabile…. iniziai a leggere il racconto che stava leggendo….. un insieme di porcate e volgarità senza senso
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La sua espressione stupita fu meravigliosa
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Rimase in silenzio a fissarmi
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Mi spiegò come funzionava e anche mi fece leggere dei messaggi in chat
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Risi anche io, era molto divertente.Â
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L’idea mi stava stuzzicando….. mi diede altre informazioni, pareva molto pratico…. cercai di stuzzicarlo ulteriormente ma sulle sue eventuali esperienze non diceva assolutamente nulla. Mi sarebbe piaciuto sapere se avesse vissuto qualche situazione
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Mi sentii quasi offesa, probabilmente se ne accorse
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Intanto erano arrivate le 22…… Mauro venne a dirci che doveva chiudere…. Daniela e Giorgio interruppero il loro dialogo serrato, Martina ricomparve con Paolo
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Ci avviammo alle macchine per il sentiero poco illuminato. Martina prese la via di casa con Paolo…… Daniela e Giorgio per la loro strada, io rimasi a parlare con Matteo nei pressi della sua auto. Il discorso era sempre attorno a quel sito….
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Di nuovo si mise a ridere
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Continuava a fissarmi in volto…..<< Se ti piace ti regalo la mia mascherina>> dissi ancora ridendo
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Un bel complimento….. si i miei occhi erano belli, un gran contrasto tra capelli, carnagione…. e mi avevano già detto che spiccavano molto nel contrasto col viso e col corpo minuto.
<< Grazie, mi fa piacere che lo noti. Di solito la super star di casa è il sedere>>
Lo dissi con un tono evidentemente strano, che provocò un movimento della sua mano verso il mio sederino. Non mi opposi, e la sua mano da furtiva, divenne più decisa ad esplorare
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La sua mano non si spostava, ma nemmeno avanzava
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Abbassai la mascherina e mi inginocchiati davanti a lui, iniziando a slacciare i pantaloni, da cui avevo intuito una certa agitazione
Glielo tirai fuori e iniziai a smuoverlo con la mano. in pochi attimi divenne duro
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Non rispose, e la mia bocca arrivò alla sua cappella iniziando a lavorarla.
Andavo avanti e indietro sull’ata, usando labbra e lingua, mentre le dita in fondo continuavano lentamente a massaggiarlo. Ogni tanto alzavo lo sguardo a vedere la sua faccia, inizialmente stupita, poi sempre più rilassata dal piacere che stava provando
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Per la prima volta mi venne quasi da ridere mentre facevo un pompino. Le sue mani accarezzavano dolcemente la mia testa, accompagnavano il miei movimenti ma non cercavano in alcun modo di forzare il ritmo o i movimenti che stavo dando
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Aumentai lievemente il ritmo, pulsava e avvertivo il suo respiro sempre più forte. Ansimava dal piacere che gli stavo dando, e questo dava piacere anche a me. Era bello fargli quel pompino, e percepire come se lo stesse godendo.
Avevo quasi l’impressione che potesse essere prossimo a esplodere, quando mi fermò. Lo sfilò dalla mia bocca e mi sollevò prendendomi per le braccia. Mi alzò e baciò la mia bocca, che aveva appena lasciato il suo membro. Le sue mani andarono sotto la maglietta, sollevandola e abbassando il reggiseno. Iniziò a toccarmi lentamente….Â
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Non rispose, abbassò la testa e iniziò a tormentarmi i capezzoli con denti e lingua. Subito fecero sentire la loro presenza diventando turgidi. si dedicò a loro per qualche minuto, poi continuò lento la discesa…. mi slacciò i jeans e li abbassò, assieme alle mutandine. mi fece allargare leggermente le gambe e mise la testa tra le mie cosce….. la sua lingua scavava tra le labbra, stuzzicava, assieme alle dita, le mie parti intime. Ero umida, lui leccava i miei umori, provocando l’emissione di altri. Ero in estasi….. era bravissimo, mi mancava il respiro, cercavo di migliorare la posizione, di allargare ulteriormente le gambe per permettergli di andare oltre…. volevo farlo smettere per riprendere il lavoretto che avevo interrotto, ma il piacere era troppo, non era il caso di farlo fermare…..
Un rumore improvviso e la luce del parcheggio che si accese interruppe l’estasi e mi riportò in terra…… Mauro aveva finito le pulizie, chiuso il locale e ora stava arrivando al parcheggio…. Erano rimaste la sua auto, la mia e quella del ragazzo…… ci ricomponemmo al volo, sicuramente non aveva potuto vedere quello che succedeva
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Quasi ridemmo, lui salì in macchina e io mi avviai verso la mia.
Uscì verso sinistra, per tornare al bed & breakfast dove stava…. io lentamente presi la macchina e mi avviai all’uscita seguita dall’auto di Mauro che nel frattempo stava aspettando che me ne andassi
Matteo mi aveva lasciato un biglietto…… col suo nick nel sito
Peccato, speravo quasi nell’indirizzo del B&B…………..
Il giorno dopo mi alzaii tardi, non ero più abituata alle serate
Presi l’indirizzo del sito, e feci anche delle ricerche su google riguardo a siti che pubblicano racconti. Ne trovai alcuni
Decisi che era ora di sentire cosa ne pensassero altre persone della mia vena di scrittrice. Ed era meglio se fossero sconosciute o quasi
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