Ho 25 anni, sono una ragazza molto determinata, amo la vita e sono sempre stata indipendente. Non ho mai amato i legami sentimentali, forse per la mia indole libertina ho sempre avuto paura che una relazione potesse opprimere la mia libertà e la mia voglia di poter diventare “qualcuno”. La settimana scorsa ho ricevuto una chiamata da mia sorella la quale aveva conosciuto un ragazzo che le piaceva molto. Avrebbe voluto invitarlo a cena, ma per non creare da subito una situazione troppo intima, mi ha chiesto se volessi farle compagnia e conoscere l’amico di questo misterioso ragazzo. Ho accettato non per la voglia di conoscere un uomo, ma perchè avevo la giornata libera e soprattutto perchè mi avrebbe fatto piacere aiutare mia sorella. La cena è stata fatta venerdì scorso e da quella serata ho provato emozioni che non avevo mai provato prima. L’amico del probabile nuovo fidanzato di mia sorella si è presentato come un tipo davvero carino, misterioso al punto giusto ma con una personalità forte come la mia. Abbiamo chiacchierato per tantissimo tempo e dopo la cena mi ha addirittura invitata a passare una giornata da soli. Ieri ci siamo visti ed è stato un incontro davvero particolare. Ci siamo dati appuntamento nella sua casa in campagna, una piccola abitazione lontano dagli stress della città. Credevo volesse farmi visitare un pò le verdi distese di prati che circondano la sua casetta ma solo dopo mi sono accorta che voleva ben altro. “Mi piace avere una schiavetta tutta mia” mi ha detto, ed io forse perchè incantata dal tono della sua voce e da quegli occhioni verdi ed intriganti mi sono lasciata convincere. Mi ha chiesto di rimanere inginocchiata nel corridoio della casa tutta nuda con solo degli stivali di pelle lucida altissimi e scomodi e con un piccolo vibratore infilato nel culo. Dopo qualche minuto che ha speso per osservarmi per bene mi ha presa per i capelli e mi ha trascinata sul divano del salotto. Mi ha tolto il vibratore dall’ano, mi ha ordinato di spogliarlo ed io l’ho fatto. Devo ammettere che la situazione mi metteva paura ma allo stesso tempo sentivo una grande eccitazione. A causa del mio carattere forte mai nessuno si era permesso di trattarmi come una piccola schiava del sesso e l’idea non mi aveva mai sfiorata. Io comunque su quel divano gli ho sfilato gli slip mentre lo guardavo fisso negli occhi. Il suo cazzone già bello duro è saltato fuori sfiorandomi la pancia. Ho abbassato lo sguardo e sono rimasta particolarmente colpita, era bello grosso e totalmente depilato. La sua pulizia e la sua grandezza mi hanno fatto venire subito la voglia di prenderlo in bocca, tanto che mi sono abbassato ed ho iniziato a leccarglielo. Lui mi ha però bloccata quasi subito, “Non ora piccola mia”, mi ha detto e mi ha preso la mano facendola delicatamente strisciare tra la zona dell’ano e quella delle palle. Mi ha di nuovo presa per i capelli, io dal dolore ho gridato e lui mi ha infilato il suo cazzone in bocca. “Vai ora troia, hai davvero una bella bocca da porca”, mi ha gridato ed io avevo sempre più voglia di sentire il suo cazzo dentro di me, fino in fondo. Essere trattata in quel modo era eccitante, mi sentivo incapace ma posseduta da un vero uomo. Ho pensato che quel cazzone duro come il ferro mi avrebbe fatto sicuramente molto male, ma non vedevo l’ora che me lo infilasse! Dopo tanti complimenti ricevuti sul mio modo di succhiarlo alla perfezione, lui ha iniziato a masturbarmi il culo, con un dito bagnato dalla sua saliva ha cercato di farsi spazio nel mio ano già leggermente dilatato a causa di quel piccolo vibratore che mi aveva costretta a farmi mettere inizialmente. Ha poi inserito due dita fino a farle aumentare di altre due. Ha poi ripreso quel vibratore, me lo ha infilato dentro muovendolo dall’alto verso il basso e ha incominciato a schiaffeggiarmi sui glutei. Dalla violenza e dal dolore ho gridato, ansimavo e non riuscivo a smettere. Mi ha fatto poi mettere a carponi, mi ha infilato il suo cazzone dentro, fino a sentirlo quasi nello stomaco ed ha iniziato a cavalcarmi tenendomi per i fianchi. Mi ha sbattuta come un animale, sempre più forte, ogni colpo era un immenso dolore misto a piere, era grosso, lungo e durissimo. “Non gridare” mi ha ordinato ma io non ci sono riuscita. Ha allora estratto il suo cazzo dal mio ano dolorante e con una frusta mi ha frustato. “Sei stata una schiava cattiva” mi ha ripetuto. Poi mi ha girata, mi ha allargato le gambe e mi ha scopato come un toro. Io ero completamente bagnata, sentivo ancora l’ano in fiamme e non avevo la forza di fare nulla. Mi ha trattata come una bambola, ha fatto di me ciò che preferiva ed io ero completamente accecata dal piacere. Dopo essere venuto dentro di me, ha sfilato il cazzone dalla vagina e ancora bagnato dai miei liquidi me lo ha infilato di nuovo in bocca. “Credevi fosse finita? Succhiamelo!” Mi ha ordinato. L’ho preso in bocca, gli ho leccato tutta la sua asta e ho succhiato le sue palle lisce fino allo sfinimento mentre mi stringeva i miei lunghi capelli legati il una coda. La mia gola fortunatamente è molto profonda e sono riuscita a farlo entrare tutto. Ho sentito il suo cazzo che palpitava nella mia bocca e i suoi battiti sulla lingua. Sul punto di riempirmi di sborra per la seconda volta si è scostato dalle mie labbra ed il suo sperma caldo mi ha inondato il seno che ha iniziato poi a palpeggiare e stringere tra le sue grandi e possenti mani. Mi ha spalmato tutto il suo sperma sul corpo e mi ha poi ordinato di pulirgli il cazzo con la lingua ed io l’ho fatto. Sono tornata a casa completamente distrutta ma totalmente soddisfatta. Non credevo di poter fare sesso così violentemente e con una voglia matta di essere trattata in quel modo.