“A me non lo aveva mai concesso…”
Roberta tornava a causa esausta la sera. Era un po’ di tempo
che il lavoro la massacrava. Problemi in azienda, diceva, era cambiato il sistema informatico e si tratteneva di più per registrare le fatture.
Quando rientrava le facevo trovare tutto pronto, lei si faceva una rapida doccia e poi si mangiava e si chiacchierava insieme della giornata.Spesso ci si addormentava sul divano guardando la tv.
Sembrava che anche il sesso stesse risentendo di questa situazione.Eppure Roberta è sempre desiderabile, bionda, non altissima ma ben fatta, con un sedere ben tornito, una bella terza di seno, insomma tutto al posto giusto.Una sera, eravamo già in pigiama e quasi addormentati quando suonò il campanello.-Ma chi sarà a quest’ora?–Copriti, sei impresentabile con quel baby-doll ed il perizoma che ti si vede in trasparenza, nel frattempo io vado a vedere chi è. Mentre Roberta andò a coprirsi, aprendo la porta mi ritrovai di fronte il vicino di casa, un settantenne in vestaglia che aveva l’aria di chi avesse bisogno di aiuto.-Mi scusi non mi sento bene, mi farebbe fare una telefonata ai miei figli per cortesia, ho il cellulare scarico–Ma certo si accomodi, ma cosa si sente?–Ho un dolore qui alla schiena e non riesco a muovermi, avrei bisogno di qualcosa–Non si preoccupi, ecco il telefono e si distenda sul divano, vediamo cosa ho in casa per aiutarla-Andai nell’altra stanza dove si stava rivestendo Roberta, anch’essa con una vestaglia, però di seta.-Ho sentito tutto, forse abbiamo una di quelle fiale che ti ho fatto l’altra volta per la tua lombaggine–Vediamo prima se riesce a contattare i figli e poi al limite gli diamo qualcosa noi-Nel frattempo Roberta lo raggiunse e lo trovò a pancia sotto sul divano, con i pantaloni del pigiama leggermente abbassati che si stava auto-massaggiando la schiena.-Come va?-Il vicino tentò di ricomporsi e si girò d’improvviso lasciando intravedere qualcosa anche davanti, il che lasciò Roberta di sasso.-Mi scusi sa, ma è così tanto il dolore che mi stavo facendo un massaggio ed i miei figli hanno il telefonino spento–Non si preoccupi adesso l’aiutiamo noi-Io in cucina stavo cercando la fiala di cui parlava Roberta ma non la trovavo.-Roby la fiala non c’è, vado giù a comperarla che la farmacia all’angolo fa il turno di notte, torno subito-Mi avviai lasciandoli soli.Arrivato al portone ebbi un flash e mi ricordai dov’erano le fiale, non erano nello scaffale in cucina ma in fondo all’armadio della camera da letto, e tornai su immediatamente.Rientrai senza far rumore perché avevo lasciato la porta era semichiusa ed avevo le scarpe da ginnastica.Arrivato sulla soglia della porta del salone mi fermai ad osservare quel che stava accadendo sul divano.Il vicino infatti si era voltato di nuovo a pancia sotto ed invitava Roberta ad aiutarlo nel massaggio.La pelle era ruvida, si vedeva ad occhio nudo, Roberta era imbarazzatissima perché si ritrovava questo vecchietto col culo seminudo sul suo divano, dolorante e che le chiedeva aiuto.La cosa le faceva schifo ma cooscendo il suo carattere caritatevole, lo avrebbe aiutato.
Si alzò, andò in bagno, prese la Nivea fluida e tornò in salone.-Cosa fa adesso signorina?–Stia tranquillo è per rendere il massaggio meno doloroso-Gli versò un po’ di crema sui lombi ed iniziò a spalmargliela.
-Si la prego, così va bene ma spinga di più che sento sollievo-Io ero ipnotizzato, la vedevo massaggiare innocentemente quel signore ma nel frattempo, il fatto che lui avesse il culo di fuori, che lei con le sue mani nude lo stesse toccando e che sotto quella vestaglia di seta fosse praticamente nuda mi stava facendo impazzire.-La prego non smetta, continui di più verso il nervo sciatico che mi fa malissimo-
Questo significava massaggiargli l’attacco tra la schiena ed il culo.Roberta iniziò a massaggiarlo sempre più in basso fino al nervo sciatico e lui per aiutarla d’un colpo si abbassò completamente il pantalone.
Lei non protestò, cercò di capire quella situazione.-Qui la prego, qui-Il vecchietto prendendole la mano la stava guidando al centro del suo gluteo destro.-Ma cosa sta facendo?- protestò lei.-Riflessologia signorina, non sa che toccando determinati punti, il riflesso nervoso si ripercuote su altri, procurando sollievo? Non si preoccupi, dal centro dei glutei parte il fascio di nervi che si diffonde per tutta la parte bassa della schiena e per le gambe. La mia fisioterapista mi ha spiegato tutte queste cose, sono anni che sto in cura per la schiena, si fidi, non mi farà male-Roberta massaggiava il centro del gluteo destro premendovi sopra solo col pollice e facendolo roteare in senso orario.-Brava, brava, sssssssss, ahhhhhhh-Quel sospiro era di goduria non di dolore, era chiaro.Il movimento del braccio per il massaggio, aveva scomposto la vestaglia da cui ora si intravedeva il reggiseno.Io stavo dietro la porta ma non ce la facevo più, avevo il cazzo di marmo.Volevo proprio vedere come andava avanti questa scena.Roberta era chiaramente in imbarazzo, mentre il vecchio godeva sotto le sue mani ed iniziava a muovere il bacino in modo ansiosamente sospetto.-La prego vada avanti, non sento più il dolore, la prego me lo massaggi ancora…–Come scusi?–Si massaggiamelo, sei bravissima con le mani–Ma come si permette?–Volevo dire a fare massaggi terapeutici, ora però cambiamo il punto da premere, mi segua-Il vecchio le bloccò la mano prima che Roberta la potesse ritrarre stizzita e la indirizzò verso il solco tra i glutei, facendola scorrere lungo tutta la lunghezza dello stesso.Roberta sentì le sue dita affondare nella carne dell’uomo e scioccata non ebbe la forza di tirarsi indietro di fronte a questa fortissima e morbosa emozione.La prego, così facendo non mi farà sentire il dolore sulle gambe, qui all’interno c’è il punto critico per alleviare il dolore che sento sulle gambe-Lasciata libera la mano, lei invece di ritrarla continuò a massaggiare il vecchio come le era stato chiesto.-Brava, mi spalmi la crema che scivola tutto meglio-Roberta con gesti lenti, prese la crema e ne spruzzo una bella quantità proprio in direzione del solco del culo del vicino, che al contatto fresco con il liquido emise un altro gridolino di godimento.
Ora si sentiva dominatrice.Era una sensazione nuova per lei.Oramai mi stavo masturbando, vederla spalmare la crema nel culo del vecchio e giocare con le sue dita nel solco era una visione eccitantissima.
-Brrrrravaaaaa, ahhhhhhh-Un urlo soffocato partì dalla bocca del vecchio nel momento in cui, Roberta, presa dall’entusiasmo di questo nuovo massaggio, inavvertitamente arrivò ad affondare il dito nel buco.
-Mi scusi non volevo……..–Dai spingilo dentro, sei fantastica, sei proprio come immaginavo, vi sento spesso quando fate all’amore, i muri sono sottili e la mia camera da letto è proprio dall’altra parte del muro del vostro salone, e voi scopate spesso in salone….– Ma cosa dice? Come si permette!!– Continua ti prego, ti sento che spesso lo fai anche con lui questo giochino e che ti piace molto– Ah si, lei è un vecchio porco ecco cosa è, se lo sapesse il mio ragazzo la picchierebbe, guardone che non è altro….-Ed invece ora il guardone ero io e quello che diceva il vecchio era vero, lo faceva anche con me qualche volta questo gioco.-Scusami ma io è tanto che sono solo e quando vi sento non posso che masturbarmi, è per questo che sto approfittando di te ora, perdonami ti prego–E cosa senti dalla tua camera?–Sento quando iniziate ad eccitarvi, le vostre voci diventano più basse, poi sento te che ansimi ed immagino che lui ti sta leccando, sento quando godi mentre ti lecca, perché a volte si sente il rumore del risucchio che ogni tanto ti fa.Devi essere anche depilata, lui non si ferma mai perché qualche peletto gli è finito in bocca, è vero che sei depilata?–Non sono affari suoi porco, continui…..-Mentre il vecchio continuava Roberta proseguiva il suo massaggio col dito indice nel culo dell’uomo.-Poi sento che tu lo prendi in bocca e succhi come una puttana perché lui te lo dice sempre che sei meglio di una zoccola quando fai i pompini…..e lì vado in estasi perché ti immagino col cazzo in bocca e penso che sia il mio–Maiale, ti piacerebbe farti succhiare il cazzo eh?- ed affondava il suo dito completamente nell’uomo.-Siiiii da morire, è una vita che non me lo succhia più nessuno, mia moglie era bravissima-Io stavo oramai per venire, lì dietro la porta, quando mi dovetti ritrarre indietro perché lui di colpo si voltò a pancia all’insù. Roberta si spostò di colpo di lato lasciando un seno scoperto, senza accorgersene, per fare spazio al vecchio.Lui aveva i pantaloni calati fino al pube, si vedeva il pelo rado e l’attacco del pene.-Ma che fa, perché si è voltato? Così non riesco a massaggiarle la schiena–Mi stavi infilando un dito nel culo, il massaggio ora me lo fai sugli addominali, non lo sai che il mal di schiena nasce da uno squilibrio muscolare tra gli addominali ed i lombari?–Certo che lo so, ed immagino che il dolore lo senti proprio qui all’altezza dell’osso pubico vero?–Brava vedo che sei esperta….-Adesso lei procedeva con il palmo aperto proprio sul pelo dell’uomo che nel frattempo tentava di abbassarsi ancora di più i pantaloni.
-Dopo che lo succhi, sento che lui ti sbatte da dietro, sento il rumore delle vostre carni che sbattono ed anche delle palle sul tuo culo, sento quanto godi ad ogni spinta di lui, sento quando gli chiedi di spingere più forte, a volte quando gli chiedi di sfondarti e di infilarti dentro anche le palle….-Roberta oramai aveva aiutato il vecchio ad abbassarsi i pantaloni fino a metà coscia, dai mutandoni col buco si intravedeva il cazzo dell’uomo quasi turgido, e lei nel suo massaggio di tanto in tanto lo sfiorava, si appoggiava quasi apposta su di lui.-Ti prego toccamelo, massaggiami anche lui….come faccio sempre da solo quando sento che gli chiedi di incularti, quando con la stessa crema che hai usato con me lui ti spalma il buco e ti impala, sento quando urli e quando godi dopo poco, ed io vengo quando sento che ti fai schizzare tutto sulle tette, queste tette che ti escono dalla vestaglia e che mi fanno rizzare il cazzo–Ma che dici porcone, ti piacerebbe toccare le mie tette vero?-Lui alzò il braccio ed iniziò a toccarle, prima a mano aperta palpandole, e dopo prendendole i capezzoli e tirandoli, proprio come lei chiedeva a me di fare, evidentemente era vero che ci sentiva dall’altra parte del muro.Roberta era eccitata, le vedevo gli occhi guardare in alto, la sentivo sospirare sotto il tocco sapiente del vecchio, sembrava si fosse dimenticata che potevo rientrare da un momento all’altro e trovarla in quello stato.Lui le prese una mano e la portò sul suo cazzo, lei lo sfiorò attraverso le mutande e poi lo strinse iniziando a simulare una sega “protetta”.Io stavo per uscire allo scoperto per beccarli in flagrante, ma lasciai fare qualche altro minuto, volevo vedere proprio cosa sarebbe accaduto di lì a poco.Il vecchio continuava a toccarle il seno scostandole sempre di più la vestaglia fino ad aprirla completamente e lasciarla in perizoma.Alla vista di tanta roba, lui si rialzò mettendosi seduto sul divano proprio per toccarla meglio tutta.-Alzati- le ordinò.Lei si alzò in piedi e lui le sfilò completamente la vestaglia che cadde sofficemente ai piedi di Roberta.Il perizoma di pizzo nero la esaltava, io la trovavo raffinata ed allo stesso tempo troia.Il vecchio si calò i pantaloni fino alle ginocchia e si abbassò le mutande.Roberta guardò subito in direzione del cazzo per la curiosità di vedere com’era.Io anche potevo vederlo, era grosso, molto grosso, largo e semiturgido.Le palle erano grosse e lo scroto lunghissimo, veramente un attrezzo impressionante.Roberta ne era colpita, ed io nel vederla così stavo per entrare in salone.-Voglio vedere se sei depilata come penso….-Allungò una mano e tentò di tirarle giù il perizoma da un fianco, lei cercò di trattenerlo e strattonò a sua volta.Aveva il perizoma a metà bacino, quasi all’inguine e si intravedeva già il pelo nero e rasatissimo di Robera.-Dai fatti vedere, porcona che non sei altro-Lei smise di resistere e lui d’un colpo le abbassò lo slip fino al metà coscia.Stava lì in piedi con la fica praticamente all’altezza della faccia del vecchio che immediatamente iniziò a carezzarle i peli rasati in contropelo.Lei ansimava e lui, con la mano a conchetta, si insinuò in mezzo alle gambe ancora strette di lei.-Senti come sei bagnata, troia–Siiii mi fai sentire una troia, ti prego infilai la mano dentro-Lui non se lo fece ripetere due volte, le infilò prima un dito, che scivolò dentro rapidamente, poi un secondo, poi un terzo ed alla fine, quando lei allargò completamente le gambe, le infilò anche il quarto, solo il pollice vedevo che era rimasto fuori.Iniziò a penetrarla così e vedevo Roberta sconvolta in viso ad ogni colpo del sapiente vecchietto.Con l’altra mano si era preso il cazzo ed aveva iniziato a farsi una sega, e vedevo il suo membro crescere, crescere, crescere all’inverosimile.Roberta si avvicinò di più, lui la prese per i fianchi e la mise seduta sul divano, le allargò le gambe, lei si adagiò col busto sulla spalliera, sollevò le gambe in modo da spalancargli la fica ancora di più ed il vecchio le infilò tutta la mano dentro, pollice incluso.Con la bocca le mordeva e le succhiava le tette.Lui le prese una mano e la portò sul suo cazzo. Lei lo prese ed iniziò a masturbarlo.Dopo poco il vecchio si abbassò, ed iniziò a leccarle la fica mentre era ancora con tutta la mano dentro di lei.Roberta ebbe un orgasmo incredibile.Stirò tutti i suoi muscoli ed emise un urlo roco da film porno.-Succhiamelo adesso–Si dammelo, te lo voglio spompare tutto-
-Brava inizia dalle palle–Gigantesche……mmmmh-Ne prese in bocca una per volta e succhiò tirandole verso il basso.Lui, preso il suo cazzo tra le mani glielo sbatteva in fronte mentre lei lo leccava sotto.
E Roberta presa dalla foga andò più in là leccandolgi il buco. A me non lo aveva mai concesso.
-Ora basta- pensai dentro di me. Feci per varcare la soglia della porta proprio mentre lei, risalendo nel suo pompino, lo aveva abboccato da sopra e stava pompando quell’enorme bastone.
Avvicinandomi in silenzio potevo sentire solo lo sciacquettio della saliva che schioccava tra le labbra di Roberta ed il cazzo del vicino, oramai lucido.-Ma che cazzo state facendo maiali….- Roberta ebbe un sussulto ma non appena mi vide col cazzo in mano sorrise e mi tirò verso di se.Il vecchio fu impassibile e disse –Ti avevo visto che stavi da un’ora fermo dietro la porta che ti masturbavi, ti piace vedere la tua troia che gioca col cazzo di un altro vero? Glielo dici sempre mentre scopate, eccoti servito-
-Io non so cosa mi è successo, scusami….….- provò a dire Roberta, ma io la tranquillizzai.
-Continua a succhiarglielo ti prego, abbiamo sempre fantasticato di farlo, non fermarti ora-
Roberta si abbassò di nuovo spompinandolo come solo lei sapeva fare, io mi spogliai completamente, mi piazzai dietro di lei e la scopai sbattendola fortissimo.Godeva come una forsennata, il vecchio le tratteneva il viso sul cazzo per impedire che i miei colpi la potessero interrompere nel risucchio che gli stava praticando.Roberta oramai stanca si fermò, ma il vecchio la prese e se la impalò a smorzacandela.
Io le andai di fianco e le proposi il mio cazzo in bocca.Lei abboccò e continuammo così qualche minuto.
Ebbe un altro orgasmo che la piegò completamente sul vecchio, sfinita.Io le andai dietro ed in quella posizione le leccai il buchino, le infilai due dita e la inculai quando ancora stremata aveva il cazzo del vecchio ancora dentro.Ebbe un sussulto, si tirò su, mi rivolse uno sguardo da puttana e mi chiese di spingere. Roberta ebbe così la sua prima “doppia”. La scopammo per un’altra mezzora, cambiando più volte posizione e quando il vecchio la inculò col suo cazzo che era il triplo del mio, Roby ebbe due orgasmi istantanei e consecutivi.Cadde a terra stravolta e sfinita, nuda, umida e sfondata, aperta in ogni buco.Il vecchio le mise il cazzo in faccia e facendosi una sega le schizzò una razione di copiosa sborra in boccaIo feci la stessa cosa imbiancandole il viso completamente.Roberta volle ingoiare tutto.
Ma accade un imprevisto, all’improvviso.In fondo avevamo a che fare con un signore di settant’anni, era una vita che non scopava, e scoparsi un bocconcino come Roberta poteva solo essere un sogno per lui.
Non si trattenne e mentre continuava a farsi una sega sul viso di Roberta, venne di nuovoe le sfuggì un po’ di urina mista a sborra.Roberta non capendo ingoiò pure quella, ed il vecchio incoraggiato dalla reazione di Roby, si rilassò completamente e le urinò addosso. Lei non protestò, capì le necessità dell’uomo e si lasciò bagnare da quel liquido caldo misto a sperma.-Ti prego fallo anche tu- mi chiese
-Solo se anche tu lo farai con me- le risposi-Ok lo farò mentre me la leccate, iniziate che mi scappa-
Dopo una doccia purificatrice congedammo il nostro vicino al quale avevamo guarito il mal di schiena in un modo molto originale.
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