Gli anni con Alberto
Alberto è stato il primo vero grande amore, stavamo benissimo insieme condividevamo tutto, hobby, letture, musica, cinema e sopra tutto avevamo un ottimo feeling con il sesso.
Poi lui era ben visto da i miei, quindi sapendomi con lui non avevo grossi problemi di spiegazioni su dove andavo e con chi andavo, non che i miei genitori mi tenessero alla corda ma chiaramente ero sempre stata sotto la lente di ingrandimento.
Ad Alberto ho donato tutta me stessa l’ho amato in maniera incondizionata e credo che anche lui mi amasse veramente tanto, mi chiedeva spesso di assecondarlo nei suoi sogni erotici, sinceramente eccitava molto anche me farlo, sapere cosa desiderava e assecondarlo. Lui aveva un grande amore per i collant gli piacevano e me ne regalava ad ogni occasione, colorati, coprenti, super coprenti, velati, con la riga dietro, con i disegni, a righe, senza cuciture e senza tassello. Mi chiedeva spesso di indossarli ed era sempre l’ultima cosa che mi toglieva, lo eccitava vedermi rimanere in collant e sculettargli attorno e lo faceva impazzire il vedo non vedo del collant, sopra tutto se lo indossavo senza mutandine, spesso era una sua richiesta: accoglierlo a casa con un poncio nero che avevo e collant.
A volte me lo aveva chiesto anche quando dovevamo uscire normalmente: supermercato, discoteca, bar , ristorante, gli piaceva chiedermelo esplicitamente e lo eccitava tanto toccarmi per sentire se avevo accontentato la sua richiesta, anche a me piaceva sentirmelo chiedere.
Sentirmi esposta al rischio di essere scoperta anche da altri e sentire la mia nudità , vedere come lui mi guardava e come si eccitava, mi faceva eccitare moltissimo, poi andava a finire sempre che ci trovavamo a baciarci e masturbarci a vicenda in macchina nel posteggio di dove ci trovavamo con il rischio di essere visti ma la cosa intrigava molto entrambi. Mi trovava sempre molto bagnata cosa che a lui faceva impazzire e perdere ogni freno: non capiva più nulla e il sentirmi così desiderata mi faceva eccitare ancora di più.
Siamo stati insieme quasi nove anni e credo che non sia passato giorno senza fare l’amore, diventava una cosa quasi impossibile rinunciarci appena ne avevamo la possibilità . Lui poi era molto fantasioso, gli piaceva esplorare i nostri sensi e le nostre fantasie, sempre rispettandomi e senza forzarmi a fare cose che non mi piacevano o mi infastidivano. Ho sempre avuto un bel sedere e lui ha sempre avuto la voglia di provare a mettermelo dietro, ma a me faceva troppo male e mi sentivo molto stretta e lui dopo qualche prova ci ha rinunciato e tutt’ora li sono ancora vergine. Anche se devo essere sincera il toccarmi, leccarmi e infilarmici un dito è una cosa che mi fa eccitare moltissimo, lui ben presto si è reso conto che se mi stimolava la rosellina dietro mi eccitavo tantissimo, mi bagnavo tanto, come io mi sono resa conto che piaceva anche a lui e stimolato li lo portava quasi sempre ad un orgasmo velocemente.
I miei genitori sono da sempre naturisti ed io sono cresciuta passando le mie vacanze in campeggi naturisti con i miei, sempre nuda per me era la normalità , l’eccezione era mettersi il costume, Alberto invece ha iniziato a fare naturismo con me, non scorderò mai le prime volte che provava a mettersi nudo e il solo sentire il piacere di stare nudo gli procurava sempre l’erezione, probabilmente il vedermi nuda gli dava uno stimolo in più. Andavamo in una spiaggia libera vicino a casa con i primi caldi, fuori stagione e sistemandoci ad una certa distanza ci spogliavamo e prendevamo il sole nudi. Gli chiedevo di spalmarmi bene la crema sulla schiena, lui indugiava sempre sul sedere con la scusa che mi sarei potuta scottare infilando le mani in mezzo alle cosce, la sua eccitazione cresceva come le dimensioni del suo pene, mi toccava sempre masturbarlo, cercando posizioni che non fossero troppo evidenti per i vicini che erano lontani si ma non così lontani, per farlo tornare a dimensioni meno sconvenienti. In acqua mentre si faceva il bagno arrivati abbastanza lontani da riva è capitato che lo facessimo cullati dalle onde ed abbracciati con le gambe ma ebbi problemi con la candide e nulla mi toglie dalla testa che sia stato quello il motivo, quindi ero passata alla più semplice masturbazione, nuotando nudo lo trovavo sempre duro e pronto a essere masturbato, questo mi faceva eccitare molto e mi bastava la stimolazione del clitoride per raggiungere pure io l’orgasmo.
Mio padre decise di ristrutturare la casa dei suoi genitori per me, i miei nonni erano mancati da un paio d’anni, oramai avevo 24 anni, credevo che sarebbe stata la nostra casa, credevo che avrei condiviso tutta la vita con lui, da quando abbiamo avuto una nostra casa è diventata la nostra alcova, avevo solo la cucina, un enorme lettone, uno stereo a terra in salotto ed una poltroncina rossa della nonna. Mi iniziò a proporre di legarmi e bendarmi per fermi trasportare al piacere da lui, si voleva dedicare completamente a me e al mio piacere che si trasformava al suo. E’ capitato che fossi io a legare e bendare lui ma trovavo più eccitante essere legata. Iniziava sempre con il bendarmi ancora vestita e piano piano mi ritrovavo completamente nuda e se devo essere sincera eccitatissima, spesso perdevo la percezione di dove mi trovavo se non capirlo per gli odori o le sensazioni che provavo, spesso mi legava le mani dietro la schiena, aveva comperato delle fasce con il velcro e gli anelli e me li metteva sia alle caviglie che ai polsi, ricordo benissimo da bendata sentire il rumore del velcro ed aspettare per sentire in che posizione mi avrebbe bloccata, questo mi faceva eccitare moltissimo. Mi legava facendomi inginocchiare su la poltroncina rossa appoggiandomi allo schienale e bloccandomi le braccia hai piedini in basso allo schienale, in quella posizione mi riusciva a prendere da dietro, per poi spostarsi e posizionarsi davanti dove avevo la bocca proprio all’altezza giusta per ricevere il suo membro caldo ed essere letteralmente scopata in bocca, come diceva lui. Sentivo perfettamente l’odore del suo membro avvicinarsi alla mia bocca, a lui piaceva guardarmi senza toccarmi e poi arrivare con qualche sorpresa per portarmi in estasi. Non ha mai forzato la mano facendomi cose che mi infastidivano e non si è mai approfittato del fatto che a volte mi trovavo completamente bloccata, questo fatto mi faceva stare particolarmente rilassata ed eccitata. Tutte le volte che faceva qualcosa di strano cercava sempre di capire il mio apprezzamento, mi ha penetrato con svariate cose boccette, verdure, spazzole e poi prese anche dei dildo vibranti. I cetrioli erano i suoi preferiti, anche carote con le quali provava a solleticarmi il didietro, anche banane, che poi mi faceva mangiare dopo l’utilizzo ma per paura di farmi male metteva il preservativo e lubrificava sempre molto bene. Sentirsi riempita sia li che la bocca mi eccitava tantissimo. Mi legava in ginocchio con le mani dietro alla schiena legate ella caviglie in diverse zone della casa per poi iniziare a stuzzicarmi quando capiva che la mia eccitazione stava salendo e saliva sempre tanto anche per che spesso avevo ancora addosso solo i collant che poi lui mi avrebbe strappato sotto quando sentiva che erano zuppi: in quella posizione mentre lui me lo stava mettendo in bocca riuscii ad arrivare ad un orgasmo sentendo quanto lui era eccitato e come me lo spingeva dentro in bocca, avevo la testa bloccata contro al muro e lui lo ha inserito sempre di più fino a farmelo sentire in gola, la cosa mi procurava dei conati ma l’ho trovato molto eccitante. Spesso sdraiata a letto con gambe e mani divaricate ma era quella che mi piaceva di meno.
Poi ci fu il momento delle calze a rete, che poi diventò il momento delle tute intere a rete canottiere a rete ed intimo. Una volta mi regalò una canottiera a rete copricostume, eravamo in vacanza a Malta e a lui piaceva molto che la indossassi alla mattina per andare a fare colazione, con il costume sotto, era a rete larga quindi praticamente ero in costume lui scendeva sempre prima di me e si gustava il mio ingresso nella zona dell’albergo destinato alle colazione, mi sentivo gli sguardi di tutti addosso e lui impazziva e si eccitava tantissimo, finita colazione ci siamo incamminati verso l’ascensore per tornare in camera, appena saliti sull’ascensore mi ha baciata come sapeva lui e le sue mani mi hanno esplorato ogni centimetro del corpo e mi ha fatto sentire la sua eccitazione, arrivati al piano nel corridoio dell’albergo ha continuato a baciarmi e palparmi, venimmo quasi scoperti da una coppia che stava uscendo, ci siamo incamminati verso la nostra camera incrociandoli, lui non mi ha tolto mai la mano dal sedere, dove aveva infilato il costume in mezzo alla chiappe, nonostante il mio imbarazzo ho cercato di toglierla ma stavo ancora più esasperando la situazione, secondo me si sono girati a guardarci ed hanno invidiato la nostra felicità .
Arrivati alla nostra stanza ha aperto la porta ma ha continuato a baciarmi facendomi stare in corridoio, con mossa inaspettata ha sciolto il fiocco del mio costume sui fianchi e mi sono trovata con il costume che mi è rimasto attaccato alla coscia dove non aveva sciolto il laccio e con lui che mi teneva in corridoi e la sua lingua in bocca e le mani che mi palpavano dappertutto fino a quando abbiamo sentito aprirsi una porta e lui si è scansato e mi ha fatto entrare. Ero eccitatissima lui mi spingeva contro il suo membro durissimo e mi faceva sentire la sua eccitazione fin da quando eravamo in ascensore. La porta se richiusa alle nostre spalle e lui ha continuato a baciarmi e a togliermi anche la parte sopra del costume sempre slacciando il fiocco che avevo dietro la schiena e sono rimasta nuda con solo la canottiera di rete. Ho iniziato a toccargli il suo membro durissimo e gli ho abbassato le braghette per potere ammirare la sua erezione mi sono inginocchiata e glielo preso in bocca: era caldissimo e durissimo. Ma lui mi ha rialzato, mi ha fatto girare verso il balcone che dava sul mare e mi ha messo il suo membro in mezzo alle gambe con le mani mi massaggiava il seno partendo dalla base della coppe e salendo hai capezzoli che oramai erano due spilli sensibilissimi me li stringeva entrambi con il pollice e l’indice continuando a baciarmi il collo e l’orecchio e se giravo la testa in bocca. Non capivo più niente ero vicina ad avere un orgasmo e non realizzai che eravamo quasi completamente fuori dal balcone, quando lui mi spinse le spalle verso il basso io mi appoggia ad una sedia che era sul balcone e lui mi penetrò da dietro senza alcuna resistenza per come oramai ero abbondantemente bagnata, mi guardai in giro e mi resi conto che si eravamo fuori ma nessuno ci avrebbe potuto vedere essendo i balconi chiusi lateralmente e non avendo nessuno davanti se non le onde del mare. Mi porto presto ad un orgasmo potente e lui non si fermò anzi aumentò il ritmo fino a venire anche lui dentro di me. Mi risollevò la faccia mi bacio in bocca ma sempre tenendolo dentro, dando qualche colpetto, facendomi sentire il suo rimpicciolimento e tutta lo sperma che mi colava tra le gambe.
Queste erano l’inizio delle nostre vacanze a Malta.
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