Sogni proibiti (la vacanza continua)

“Il mio cazzo puntava rigido contro il materasso…”

Aprii gli occhi al suono della voce di Alessia. Nella penombra del
mattino riuscii a scorgere il corpo prono di Sarah accanto a me, il lenzuolo tirato sui suoi fianchi lasciava intravedere due natiche perfette e invitanti mentre dormiva profondamente.
“Io e Luca usciamo a fare colazione e poi andiamo in spiaggia. Dormi ancora un pò e riposati amore mio, ti aspetto li” mi sussurrò mia moglie.
Le feci un cenno di assenso con il capo e, con gli occhi ancora annebbiati, sprofondai nuovamente nel mio torpore.
In pieno dormiveglia sentii Sarah rigirarsi sul letto verso di me, abbracciandomi, con il viso sul mio petto.
Ero estasiato da tutte le piacevoli novità scoperte in quei giorni d’estate. La complicità ritrovata con Alessia e l’aver conosciuto due amici come Sarah e Luca mi aveva regalato un senso di peccaminoso piacere, eccitante e rilassante allo stesso tempo.
Mi riaddormentai ancora, cullato dalla mano di Sarah che mi accarezzava teneramente e sentendo il suo corpo nudo contro il mio.

Sognai di essere di nuovo su quella barca. Alessia che mi guardava negli occhi, seduta nuda sul divanetto con le dita infilate dentro di lei mentre scopavo con tutto me stesso la figa bollente di Sarah. Nel sogno però Luca non era con mia moglie. Era di fianco a me che mi spronava a spingere di più per sfondare il più possibile la sua compagna. Con una mano guidava il mio pene dentro di lei e con l’altra, appoggiata sul mio sedere, continuava ad accarezzarmi  facendomi muovere a ritmo sempre più sostenuto. Al tocco delle sue mani sentivo il mio cazzo indurirsi sempre più nella figa calda e accogliente di Sarah.
Alessia di fronte a noi si masturbava freneticamente squirtando a più non posso. Davanti a lei, le assi di legno in coperta erano inzuppate dei suoi liquidi che fluivano decisi verso di noi.
“Oh si amore mio” diceva Alessia “Da bravo, fatti scopare per me come ho fatto io”
A quelle parole mi accorsi che Luca si era spostato. Non era più di fianco a me, ma alle mie spalle. Sentivo il suo respiro farsi veloce mentre guidava il mio cazzo dentro Sarah, appoggiando il suo pene eretto tra le mie natiche, che lo strinsero avidamente in uno spasmo di sorpresa.
Al calore del suo corpo appoggiato al mio, esplosi dentro Sarah che gemette soddisfatta sentendosi riempire totalmente dal seme del mio pene schizzatole tutto dentro.

Aprii gli occhi di scatto, sentendo l’erezione prendere il sopravvento, avvolta da un calore inaspettato.
Abbassai lo sguardo e scorsi Sarah che, con fare esperto mi stava leccando la cappella inturgidita, stringendo con una mano la base della mia asta.
“Buongiorno…” disse lei senza smettere di leccare “Forse stavi sognando…..qualcosa di bello a quanto pare…”
“Già…” le risposi leggermente imbarazzato.
“Sembrava te la stessi proprio godendo” aggiunse.
“In effetti si… mi stavo godendo te a dirla tutta…”
“Uhhmm, ma sei insaziabile…” sorrise “però penso ci fosse dell’altro…” disse guardandomi negli occhi.
“In che senso?” risposi.
“Beh, mentre ansimavi continuavi a dire: mettimelo dentro, dai…” ridacchiò, continuando a stringere il mio cazzo tra le sue dita.
Voltai lo sguardo imbarazzato mentre lei si spostava in fondo al letto mettendosi comodamente tra le mie gambe, dando una veloce pompata al pene eretto.
Staccando le sue morbide labbra aggiunse: “Penso che ormai siamo abbastanza intimi, non credi? Racconta dai…”
Convinto dalle sue parole le descrissi il breve sogno e, una volta terminato, lei mi disse:
“Quando ero adolescente mi capitava spesso di abbandonarmi, sola nella mia camera, alle mie fantasie e una tra tante era quella di essere presa analmente…”
Fece una pausa guardandomi dritto negli occhi poi continuò “ero allo stesso tempo eccitata e spaventata. La cosa mi incuriosiva, ma avevo paura del dolore, capisci? Cioè, laggiù non dovrebbe entrare niente….”
Feci un cenno di assenso e la lasciai proseguire.
“Ma la cosa si tramutò rapidamente in un chiodo fisso che non riuscivo a pensare ad altro, perciò presi l’iniziativa e cominciai per gradi.
Tornavo da scuola e mi chiudevo in camera. Mi sdraiavo sul letto e mi masturbavo.”
A quelle parole Sarah sputò un fiotto caldo di saliva sul mio cazzo e si mise a cavalcioni continuando il racconto.
“Quando ero bagnata al punto giusto inzuppavo un dito nel mia passera e lo passavo sul buco ancora vergine del mio culetto. Cominciai così, prima un dito, poi due…..era una sensazione stupenda….. poi quando lo allargai abbastanza passai a oggetti sempre più importanti: penne, spazzole per capelli e i classici ortaggi…
Più continuavo e più non vedevo l’ora di riempire il mio culo con un cazzo vero..”
Sputò di nuovo sul mio cazzo prendendolo con la mano e guidandolo verso il proprio ano.
“Quando per la prima volta mi ritrovai un cazzone nello stesso punto in cui è il tuo ora, ormai ero allenata. Così lo presi per bene fino in fondo…..” disse guidando la punta del mio uccello dentro di lei.
“Cavalcando quel pezzo di carne bollente dentro di me mi sentii pienamente soddisfatta…..”
Su e giù nel suo culo il mio cazzo la penetrava agevolmente mentre il racconto volgeva al termine.
” quando finalmente mi venne dentro, andai in estasi….to-tal-men-te fuori controllo…mmmm mmm…”
Fece ancora un paio di saltelli e si staccò da me, che però ne volevo ancora, eccitato dal suo racconto…
“Dimmi la verità….il tuo sogno ha qualcosa a che vedere con la mia storia?” aggiunse.
“Forse” le risposi imbarazzato…
“Ok, ho capito…” Mi guardò maliziosa “torno subito”.
Si alzò dal letto e, ancora nuda uscì dalla stanza.

Rimasi disteso sul letto con il cazzo dritto pensando al suo racconto.

In cuor mio la capivo… nel mio intimo avevo provato anche io quella curiosità, che a differenza sua non avevo mai messo in pratica, considerando tabù tali pensieri.
Come lei, in solitudine avevo giocato con me stesso, ma senza andare oltre un dito o due e sicuramente mai volevo di essere penetrato da un altro uomo! Una cosa assolutamente impensabile e indecente.
Dopo qualche minuto Sarah tornò nella stanza. In mano teneva una piccola pochette di velluto nero.
La guardai incuriosito avvicinarsi al letto.
“Stenditi a pancia sotto” disse
Eseguii senza fiatare il suo ordine e mi girai.
Ero nudo di fronte a lei e totalmente a sua disposizione. Il mio cazzo puntava rigido contro il materasso.
Sarah aprì la pochette e ne estrasse qualcosa.
Non vedendo i suoi movimenti potei solo immaginare cosa stesse facendo.
“Ora rilassati… non te ne pentirai”
Trassi un lungo respiro e mi abbandonai a lei.
Sentii armeggiare con qualcosa e subito dopo un brivido mi percorse la schiena seguito dal tocco delicato delle sue mani che mi massaggiavano le natiche con destrezza.
Mi aveva cosparso con un olio profumato, sentivo il sentore di agrumi solleticare le mie narici.
Spostò la mano unta tra le mie natiche e con delicatezza spinse un dito dentro il buco stretto del culo.
“Ohh” sobbalzai.
“Mmm, come pensavo…” disse “mi sa che non è una cosa nuova per te” aggiunse muovendo il dito avanti e indietro dentro di me.
Il cazzo mi pulsava voglioso di sborrare…..tutto e subito. Mi trattenni a stento.
Ero preda delle mie emozioni, stavo già godendo all’inverosimile.. mi sentivo violato nel profondo e nello stesso tempo ero terribilmente assuefatto da tale godimento.
Giocò con il mio culo per cinque minuti, che mi sembrarono un’eternità.
“Adesso girati sulla schiena” mi intimò.
La ascoltai e mi distesi. La visione del mio cazzo che svettava di fronte al suo viso mi fece perdere la testa.
“È ora di passare al livello successivo” disse armeggiando nuovamente con la borsa da viaggio.
Ne estrasse un vibratore, in tutto e per tutto simile ad un organo maschile (vene comprese) lungo una quindicina di centimetri e lo cosparse d’olio.
Quando fu lubrificato a sufficienza lo appoggiò all’omboccatura vogliosa del mio culo.
Io osservavo attentamente ogni suo movimento, aspettando con trepidazione l’attimo in cui avrei accolto dentro di me quel giocattolino.
Sarah si avvicinò al mio cazzo e lo ingoiò completamente fino alle palle, succhiandolo con avidità sorprendente.
Allungai la mano e le premetti la testa il più possibile su di me.. volevo sentire la cappella contro il fondo della sua gola.
Lentamente affondò il fallo artificiale dentro di me che, lubrificato abbondantemente, scivolò senza problemi fino in fondo, allargando la mia preziosa cavità come mai avevo fatto.
Inizialmente fece male, ma passò subito lasciando posto ad un godimento incontrollato.
Per un attimo credetti di svenire dal piacere,  ma riuscii a contenermi per posticipare il più a lungo possibile la fine di quella sensazione.
Lei continuava a muovere quella meraviglia dentro di me e nel contempo succhiava a più non posso il mio cazzo pronto ad esplodere… su e giù, dentro e fuori. Il mio corpo era pervaso dagli spasmi, talmente era alto il livello di godimento e ne volevo assolutamente di più. Ancora e ancora…
Sentendo Sarah in preda ai conati provocati dalle mie spinte mollai la presa e la lasciai libera.
Lei sputò sul mio cazzo un fiotto abbondante di muco misto a saliva e che spalmò lungo tutta la lunghezza dell’asta.
Dopodiché si portò a cavalcioni su di me, dandomi la schiena e riprese la cavalcata anale interrotta poco tempo prima.
Mentre riempiva il proprio culo saltellando sul cazzo durissimo, scopava il mio muovendo rapidamente  il suo giocattolo dentro le mie viscere.
“Oh siii…. mmmmmm ” faceva lei.
Io riuscivo solamente ad emettere indecifrabili rantoli di piacere.
Sentivo il cazzo avvolto dalle pareti strette del suo ano, mentre venivo scopato analmente senza tregua da lei.
“Si si siiii…mmmm” il rumore della sua figa che schizzava ovunque sul pavimento della stanza, oltre il bordo del letto mi fece tornare in mente il sogno lussureggiante di prima e venni dentro di lei.
Sentii lo sperma partire dagli angoli più remoti della mia intimità, attraversando prima il mio cervello, poi tutta la lunghezza del cazzo ed eruttare tutto dentro la sua dolce caverna, fino in fondo agli intestini.
Lo sperma iniziò a fuoriuscire dal suo culo ben prima che il mio orgasmo avesse termine… la sensazione che provai fu inimmaginabile. Sarah era scossa da brividi che la facevano sussultare come se avesse le convulsioni e si fermò solamente dopo molti minuti….
Voltando il viso verso di me sorrise accaldata mentre con la mano libera spostava i capelli appiccicati alla faccia sudata. Le risposi sorridendo a mia volta di gratitudine per l’ennesima nuova esperienza a cui mi aveva sottoposto…
In cuor mio, e in fondo a tutti i miei più intimi pensieri, per un attimo fui invidioso di lei.
Se quello che mi aveva fatto provare fin’ora con quel giocattolo era stato così sconvolgente, cosa avrei provato sentendo un vero pezzo di carne eruttare dentro di me tutta quella crema bollente?

Ma quell’ultimo pensiero lo tenni solamente per me.

Sarah ebbe il tempo di lasciarsi cadere di fianco a me, mentre la porta della camera veniva spalancata da Alessia e Luca, avvinghiati l’uno all’altra.
Il costume di lui rivelava una possente erezione,  mentre Alessia ancora umida dalla nuotata mattutina, spingeva dentro di sé due dita di Luca attraverso la parte inferiore del bikini spostata di lato.

Alessia e io ci guardammo sorridendo.
Il fallo ancora dentro di me.

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