“Mi spoglio, indosso solo la sottoveste e vado a dormire lasciando la porta finestra socchiusa, perchè fa caldo; mi accarezzo e mi eccito pensando al mio…”
La settimana scorsa sono andata a Rimini per lavoro.
Sono arrivata il
giovedì mattina e dovendo rimanere per alcuni giorni, non sapevo ancora quanti, ho cercato un buon albergo.
Non facile fuori stagione, ma ho trovato un albergo elegante e tranquillo sul lungomare, con la piscina riscaldata, mi hanno dato una bellissima camera, spaziosa e moderna, con una enorme terrazza rivolta al sole.
Sistemato tutto velocemente, anche le cose di EVA: i vestiti che ho sfacciatamente appeso all’armadio, l’intimo nei cassetti e tutti i trucchi in bagno, tanto chi se ne frega qui non mi conosce nessuno !, e via a lavorare.
Ho lavorato come una matta, senza andare a dormire, fino al venerdì mattina per un problema di informatica, ma verso le 9 ho dovuto fermarmi per un blocco del computer centrale che era entrato in manutenzione. Chiedo quando posso riprendere e mi rispondono che resterà fermo fino a lunedì.
Stravolta esco, mi fermo ad un bar per una colazione veloce e torno in albergo: crollo a dormire fino alle 14 del pomeriggio.
Ho fame e chiedo che mi portino uno spuntino in camera e intanto controllo cosa ho portato per diventare femmina; arriva una cameriera filippina, simpatica e mi informa che l’albergo ha pochissimi ospiti e il ristorante è chiuso, ma dal bar possono servirmi anche una cena a buffet; gentile e chissà se si è accorta dei vestiti da donna buttati sul letto !
Comunque ho mangiato, poi lunga doccia (ero partita già depilata), crema per il corpo, profumo leggero come il trucco, lacco mani e piedi, indosso slip bianco con una corta sottoveste bianca di raso e vestaglia in tinta sandali neri con tacco da 12 cm.
Pensavo di ritornare a dormire, ma prima sono uscita in terrazza a fumarmi una sigaretta (fumo pochissimo e non mi piace in camera da letto); il sole ancora caldo mi ha eccitata, così ho controllato che le stanze vicine (tutte affacciate sulla terrazza e separate da un basso divisorio) fossero chiuse e, aperto un lettino prendisole, ho tolto vestaglia e sottoveste e mi sono distesa al sole: bellissimo scaldava la mia pelle liscia e profumata.
Ho arrotolato anche le mutandine per abbronzare anche le natiche e distesa di pancia …… mi sono addormentata !
Mi sono svegliata verso le 19, riposata e felice di essere femmina senza problemi; raccatto le mie cose, risalgo sui tacchi e rientro in camera ovviamente sculettando come una vera puttanella.
Avevo deciso di restare in camera e farmi portare la cena e visto che la cameriera mi era simpatica, mi sono truccata, ho indossato un tubino nero con tanga rosso, una parrucca a ricci corta, collana, anelli, braccialetti ed orecchini, mi sono rimirata allo specchio, ho versato un bicchiere di analcoolico e sono uscita per una altra sigaretta.
Ero appoggiata alla ringhiera a godermi l’aria che risaliva dalle gambe fino al tanga, eccitandomi, quando sento una voce:
” mi scusi signora ha una sigaretta da offrirmi ? le ho finte”
Gelo improvviso ! cosa faccio ? mi giro e vedo un bellissimo uomo sorridente, appoggiato al divisorio !
Non potevo certo dirgli che non fumavo, così balbettando che le avevo dentro, sono rientrata, solo un attimo di esitazione, e sono uscita con le sigarette e l’accendino.
Mi sono avvicinata al divisorio e gli ho dato le sigarette; ha acceso riparandosi dall’aria con una mano e così ho potuto osservarlo bene: circa 45 anni, moro con la pelle scura, molto alto, almeno 190, muscoloso sotto la T-shirt bianca che indossava.
” grazie signora, gentilissima, io mi chiamo Manuel sono qui per la fiera del mobile, anche lei per la fiera ?” e io con la voce più femminile che mi riesce “” no sono qui per altro motivo, mi occupo di informatica”.
Poi lui ha cominciato a parlare tranquillamente con una bella voce, raccontandomi che abitava in Algeria, di padre francese e madre algerina, e che aveva un grande magazzino di mobili in una cittadina con un nome impronunciabile; abbiamo continuato a chiacchierare, io ero ormai tranquilla, fumato un’altra sigaretta e poi mi ha detto che doveva andare per una cena di lavoro.
” Grazie per le sigarette, domani le porto un pacchetto nuovo”
Rientro in camera molto eccitata e chiamo per la cena; dopo poco arriva la cameriera con prosciutto e melone ed un buon dolce; parliamo un pò, mi chiede se oltre a vestirmi da donna vado anche con gli uomini, è molto curiosa ma gentile e le racconto volentieri di come sono quando divento EVA e di quanto mi piacciono gli uomini, ma ce ne sono pochi di cui fidarsi; esce dicendomi con un sorrisetto che nella camera vicina c’è un bel signore da solo !! già lo sapevo, ma pensavo fosse in compagnia.
Mi spoglio, indosso solo la sottoveste e vado a dormire lasciando la porta finestra socchiusa, perchè fa caldo; mi accarezzo e mi eccito pensando al mio vicino, Manuel, ma mi addormento subito.
Dopo qualche ora, mi sveglio sentendo una voce dalla porta della terrazza: “bella signora vuoi un pò di compagnia ?” senza aspettare risposta, Manuel entra nella stanza e si stende sul letto vicinissimo ed incomincia ad accarezzarmi.
Provo a fare finta di niente, ma le sue mani scivolano calde sul mio corpo e quindi mi giro verso di lui che subito mi stringe forte, avvicina la sua bocca alla mia e mi sussurra: ” ti ho vista oggi pomeriggio quando prendevi il sole, sei una trav bellissima, mi è diventato subito duro amore !”
Ha avvicinato le sue labbra e ha incominciato a leccare le mie che subito si sono aperte in un bacio profondissimo con le nostre lingue intrecciate.
Continuava ad accarezzarmi i capezzoli ormai durissimi, poi le gambe risalendo sulle cosce e sussurrandomi che ero bellissima e mi voleva sua; la mia mano è scesa a cercare il suo cazzo e …. ho trovato un palo duro come il marmo grosso e lungo almeno 22-23 centimetri; ho incominciato ad accarezzarlo poi sono scesa con la bocca e ho iniziato un lungo pompino ingoiandolo il più possibile; avevo un pò di paura perchè riuscivo a farne entrare non più di metà !
Abbiamo continuato così per 10 minuti poi lui mi ha detto che voleva penetrarmi.
” si tesoro ma dovrai essere dolcissimo per allargarmi, hai un cazzo enorme non farmi male, voglio godere con te “
” hai il lubrifricante ?” ” si è in bagno vicino ai trucchi”
Si è alzato e così, nella poca luce che entrava dalla terrazza, ho ammirato il suo corpo stupendo con un cazzo eretto enorme e bellissimo.
E’ ritornato con il tubetto del Luan, mi ha fatta girare di pancia e ha iniziato a penetrarmi dolcemente prima con un dito poi con due; mi piaceva, mi stava aprendo senza farmi male e mi sentivo già pronta, anche se avevo un pò di paura per le dimensioni del suo cazzo, certamente il più grosso e lungo che avessi mai visto.
Dopo qualche minuto di questo massaggio, mi ha fatta girare di schiena, mi ha sollevato le gambe e ha appoggiato la cappella sul mio culetto ormai dilatato e ben lubrificato.
” sei stupenda, mi piaci da morire EVA, adesso entro dentro di te dolcemente e ti faccio mia”
Ha iniziato a spingere lentamente, la cappella ha incominciato a farsi strada aprendomi in maniera esagerata, ma non mi faceva male e continuava con parole dolcissime …. poi un colpo un pò più deciso …. un urletto (di goduria) da parte mia e la cappella è entrata dilatandomi in maniera oscena … e subito ha continuato … sentivo l’asta nodosa (che godimento pazzesco) scivolare senza fatica dentro di me fino a sentirlo in fondo alla mia ampolla.
Ho allungato una mano e ho sentito che c’erano almeno altri 5 centimetri fuori e ho sussurrato “amore fermati non entra di più”.
Ha incominciato un lento movimento fino ad allargarmi come mai era successo con altri uomini ben dotati … poi dei colpi violenti ed ad ogni colpo lo sentivo affondare sempre di più fino a sentire le sue palle contro la mia pelle ….. era entrato tutto !!! mi sentivo impazzire fiera di essere femmina e di averlo tutto dentro di me !!!
Mi ha scopata con dolcezza e con forza per 10 minuti facendomi provare delle sensazioni pazzesche ..
Ero sconvolta e lo ho pregato di venire … qualche colpo lento e profondo un suo rantolo di godimento … lo ho sentito ingrossarsi e poi 6-7 fiotti di sborra caldissima mi hanno allagata mentre il mio sfintere si stringeva e si allargava continuamente in un orgasmo infinito.
E’ rimasto dentro di me fino a quando sono smesse le mie contrazioni, poi è uscito lasciandomi svuotata con la sua sborra che mi stava colando dal culetto …. che sensazione stupenda di essere donna per il tuo uomo.
Siamo andati i bagno a pulirci e poi a letto abbracciati, baci continui, carezze e dolcissime parole .. ci siamo addormentati.
Nella notte mi ha presa ancora una volta di fianco entrando senza difficoltà e addormentandosi ancora dentro di me !
Alle prime luci mi sono svegliata vicino a lui e nella penombra ho accarezzato il suo corpo stupendo, sono scesa con la mano al cazzo che è subito diventato duro … non ho resistito, sono salita sopra di lui e mi sono impalata scendendo sul quel cazzone enorme … lui mi ha afferrato le natiche mi ha alzata un pò e mi ha cavalcata velocemente inondami ancora di sborra caldissima.
Mi sono svegliata più tardi per la luce del giorno e sentendo dei rumori …. e distesa sopra le lenzuola con la sola sottoveste, ho visto la mia amica cameriera che stava sistemando la colazione che Manuel aveva chiesto.
” buon giorno signorina ! ha dormito bene ? avevo ragione io che il signore era da solo !”
Manuel si è trasferito nella mia camera e siamo rimasti assieme per tutto il fine settimana.
Stupendo … ma vi racconterà ancora qualcosa la prossima volta
EVA
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