“Intimo e perchè no una capatina al sexy shop che nello stesso centro ce ne sono pure due adiacenti, tanto per vedere delle novità e giocattolini per signora…”
Una mattina che ero particolarmente nervosa e complice un passaggio fortuito offertomi
da una vicina di casa, me ne sono andata al centro commerciale per fare un po’ di shopping, svagarmi un po’ e rimettermi nella giusta carreggiata viziandomi un po’ fra negozi di scarpe. intimo e perchè no una capatina al sexy shop che nello stesso centro ce ne sono pure due adiacenti, tanto per vedere delle novità e giocattolini per signora che mi ispiravano per i piaceri solitari che ogni tanto una donna si concede nella propria intimità e ne trovai uno che mi ispirava quindi acquistato chiacchierando con la commessa che conosco ed è una simpaticona, uscita, mi trovai che guardava la vetrina un uomo che avevo già incrociato prima e pensai che fosse il solito cazzeggiatore che segue una donna semplicemente perchè sexy, con un tacco alto di mattina, le solite cose che capitano quando sei abbastanza bona e disinvolta. In un lampo mi venne la voglia di incoraggiarlo, tanto per farmi al limite quattro risate, così un po’ per vanità femminile…. Presi a passeggiare verso la hall centrale con passo lento e mi accorsi che lui era sempre dietro… Mi accostai a guardare una vetrina tanto per vedere cosa faceva, si avvicinò ed io mi girai di scatto sorprendendolo e seccamente gli dissi non hai altro da fare che starmi attaccato al culo?!?…. L’uomo si vergognò un attimo e poi con voce bassa e calma mi disse lei è una gran bella donna non potevo non osservarla, mi scusi per la sfacciataggine, per farmi perdonare posso offrirle un caffè…. Lo guardai e sorridendo beffardamente gli dissi come mi tampini ed ancora ci tenti?!?…. Comunque vada per il caffè, in fondo sedersi ad un tavolino per riposarmi un attimo davanti ad una tazzina mi stava anche bene… Attraversata la hall ci sedemmo ad un tavolino e con calma lui ordinò. Lo osservai attentamente, un uomo sulla cinquantina, attraente, vestito elegantemente, curato nei dettagli, in fondo molto gentile, quasi sottomesso nei modi di colloquiare ed atteggiarsi. Parlammo del più e del meno tanto per rompere il ghiaccio e passare il tempo, ed ad un certo punto decisi di ritornare a casa, probabilmente in bus che ero a piedi per l’ora tarda sopraggiunta, lui sommessamente mi offrì un passaggio che accettai subito non avendo voglia di andarmene alla fermata ed aspettare un bus in genere sempre in ritardo e stracolmo. Al parcheggio fu gentilissimo, una gentilezza quasi d’altri tempi con l’aprire la portiera per farmi accomodare ed altre piccole cose… Mi feci portare davanti a casa e lui un po’ imbarazzato mi propose un invito a cena in adeguato ristorante che per altro ben conosco, si stabilì per venerdì sera, gli diedi in mio numero di cellulare per darmi conferma, gli uomini spesso chiacchierano a vanvera, scesi tranquilla e mi diressi a casa.
Il venerdì pomeriggio arrivò la chiamata, mi sorpresi abbastanza in quanto, detto sinceramente, non ci facevo conto e mi ero persa in altre cose quindi ci si diede appuntamento davanti a casa mia alle 20. L’oretta prima mi preparai e truccai per bene ed andai all’appuntamento puntuale, lui era già li, appena mi scorse scese dalla macchina mi salutò cordialmente aprì la portiera e ce ne andammo al ristorante. Estremamente distinto nel parlare, colto, non persi l’occasione di discorrere di svariati argomenti in quanto oramai se ne vedono pochi di uomini colti con cui si possa intavolare un discorso di livello uscendo dalle solite banalità. Pasteggiando bene il tempo si dilatò alquanto ed al dolce si iniziò a parlare di cose più personali, lui mi disse che l’affascinavo molto in quanto ero una donna oltre che bella molto decisa, colta, raffinata, che adorava le donne forti e via discorrendo… Intuii che era uno che a letto doveva essere abbastanza dominato, tendenzialmente adoratore della partner e che doveva essere lei a prendere l’iniziativa, la cosa mi incuriosì e stuzzicò anche perchè la persona era estremamente piacevole anche nell’aspetto…. Pagò ed uscimmo, una passeggiatina per sigaretta e gustarci il freschetto che ritemprava le forze dopo le libagioni quindi verso la macchina che si era fatta la mezzanotte, arrivati sotto mia dimora, presi l’iniziativa con il classico vieni su a bere una cosa…. Lui mi rispose se pensavo che fosse una buona idea invitare a salire un uomo sposato, mi avvicinai a lui e gli risposi penso proprio di si…. Accettò e si salì da me. Lui prese burbon liscio ed io rum, lo avvertii che mi sarei messa in libertà in quanto era tutto il giorno che ero in giro, quindi mi ritirai in bagno, mi tolsi maglietta e gonna ed indossai una vestaglia tutta di pizzo lasciata ad arte aperta davanti che risaltasse il corpetto nero con reggicalze che faceva risaltare molto il mio seno e chiaramente non tolsi le scarpe tacco 12, una spruzzata lieve di profumo e via…. Alla mia vista lui respirò a fondo e mi disse un sei magnifica veramente….. Ah si risposi io , lui era seduto su una sedia della zona giorno e semplicemente mi sedetti sulle sue gambe, lui quasi biascicò che non poteva resistere a tutto ciò e sentii le sue labbra sul decolletè, lo incoraggiai dicendogli che non ero solo bella ma anche molto calda e le sue carezze con le labbra diventarono appassionati baci sul collo ed in bocca, le sue mani mi stringevano a lui, mi strofinavo il mio sesso sulla sua patta che aveva avuto inequivocabile rigonfiamento e quindi lo invitai nella zona notte che i tempi erano maturi. Memore delle mie impressioni avute a cena gli dissi in tono quasi perentorio di spogliarsi, io mi tolsi solamente la vestaglia ed abbassai le spalline per liberare le mie floride tettone e mi sdraiai sul letto su un fianco e lui vicino a me ci si toccava, baciava, tirai fuori il suo sesso dallo slip che era bel messo ma non ancora veramente pronto nonostante che lui furiosamente mi baciava le tette e mordicchiasse i capezzoli ansimando, allora tentai il tutto e per tutto e presi un frustino corto con alla estremità un cuore di pelle che tenevo nelle adiacenze del letto ed iniziai ad accarezzarlo dolcemente picchiettando il suo corpo, lui ansimava e mi guardava, accarezzai dolcemente il suo pene con quel cuoricino impertinente poi gli diedi due colpi più forti allo scroto, il suo cazzo ebbe un sussulto lui disse semplicemente si, si, siiii. La mia impressione di prima era giusta. Tenendo il frustino in mano ed a contatto col suo corpo semplicemente ingoiai di un botto il suo cazzo che con quel minimo trattamento era durissimo, fino in gola iniziando un lento pompino poi leccandolo e dandogli dei piccoli morsi per farlo sussultare… Ero in un lago sia per il bel pezzo che stavo succhiando ma anche per aver visto giusta la cosa, decisi si salire sopra di lui e rapidamente uno smorzacandela mi fece sentire piena del suo cazzo, ma sopra di lui, quindi dominante, ancora col frustino nella mano sinistra gli accarezzai il viso e poi gli ordinai guardandolo fisso negli occhi scopami, fammi godere, riempimi di te, porgendo il seno alle sue labbra. Davo io il ritmo, sentivo quel cazzo duro muoversi dentro di me, lui mi prese per i fianchi mi strinse a lui e favorì la sonora scopata con precisi colpi del bacino, lo sentivo tutto dentro, mi misi semplicemente ad urlare che stavo venendo sentendo le mie contrazioni violente, ero fuori di me, un orgasmo violento, lungo e squassante il ritmo era pienamente in sintonia, lui sudato gemeva lo sentii gonfiarsi dentro di me e poi il suo orgasmo copioso dentro di me, non ne avevo mai abbastanza……. Mi accasciai su di lui con i muscoli del basso ventre doloranti poi mi stesi fra le sue braccia. Lui era estasiato complimenti, coccole del dopo, ma avevo scoperto il suo segreto, quindi gli dissi decisa che non pensasse che la faccenda sia finita qui, questo era solo l’antipasto, che non ero una donna che in una notte di sesso si accontentava di un solo orgasmo seppur intenso….. Quel frustino aveva innescato dei profondi desideri che scaturivano da ancor più recondite esigenze…. Mi ero sdraiata sul letto a gambe larghe, quindi ad un tratto con un colpetto di frusta per ridestare quel gioco gli dissi che avevo voglia della sua lingua fra le gambe, volevo sentire fin quanto a fondo era capace a baciare una donna, volevo sentire quanto era capace a farla godere. Lui si diresse fra le mie gambe ed affondò la lingua nel mio piacere ancora ebbro del suo orgasmo mentre legandolo a me con le gambe lo controllavo e picchiettavo la sua schiena col magico frustino….. E fu sesso magico fino all’alba fino allo sfinimento totale……
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.