“Ridendo mi confessò, che pure loro la notte prima avevano fantasticato su di noi…”
Gli anni sono passati i figli sono cresciuti , la nostra vita
si è appiattita ed ingrigita. Credevamo di aver vissuto il nostro tempo ; la giovinezza e la spensieratezza oramai erano svanite all’orizzonte. Per fortuna dietro l’angolo c’è sempre una alternativa, basta volerla vedere. Io e Patrizia, ci eravamo da poco iscritti in una palestra limitrofa alla nostra abitazione.. Dopo un breve periodo di assestamento eravamo entrati in confidenza con una coppia di coniugi, Daniela e Marzio,nostri coetanei. Lei era veramente desiderabile , un fisico da paura, due chiappette sode, che veniva voglia di addentarle. Giorno dopo giorno, cominciammo a coltivare un bel rapporto di amicizia. Daniela non era male ma Patrizia non era da meno, si era mantenuta nel tempo, conservando il suo aspetto fisico. Più di una volta avevo sorpreso Marzio mentre si godeva da dietro tutto il bel panorama che la mia bella mogliettina in calzamaglia poteva offrirgli. Patrizia oltre ad avere un bel culetto, aveva le labbra della fica molto carnose , quindi indossando la calzamaglia con sotto il perizoma il tutto si accentuava , mostrando tutto il suo splendore. Osservandola attentamente, dopo pochi esercizi a terra di sfregamento, si riusciva a percepire la sua bella e prorompente protuberanza clitoridea stimolata dall’interno cosce. Tutto questo non era sfuggito al nostro amico, il quale le si piazzava sempre dietro non curante degli sguardi truci di Daniela. Parlai con Patrizia della sua conquista e lei senza replicare, ne restò lusingata, aggiungendo che anche lui l’aveva intrigata con i suoi attributi e le sarebbe piaciuto calargli la tuta per assaporare a piena bocca tutto il ,suo cazzo. Con questa affermazione, forse eravamo di nuovo vicino ad imbarcarci in una nuova esperienza trasgressiva. Ripresi il discorso la sera stessa tra le lenzuola; dopo poco che parlavamo , Patrizia con fare deciso me lo prese in mano ed iniziò a farmi una ricca sega; mi eccitava enormemente il pensarla con in mano non il mio cazzo ma quello di Marzio, nel preciso momento che espressi il mio desiderio ad alta voce, la mogliettina spalancò la bocca accogliendomi tra le sue fauci. Con precisi movimenti di lingua sulla parte superiore della cappella, in breve tempo senza tanta fatica mi fece sborrare . Seguitavo a riempirle la bocca di sperma e lei come se niente fosse continuava a deglutire ed ingoiare il fluido apprezzandone il sapore. Le tolsi il cazzo dalla bocca e tempestivamente la baciai abbeverandomi dalla sua bocca della mia sborra. Ero appagato, ora toccava a lei , dovevo spegnere l’incendio che avevo generato; mi calai con la bocca ancora sporca del mio piacere ed iniziai a slinguettarla roteando la punta della lingua attorno alla prominente e gonfia clitoride che completamente scappellata emergeva con la sua punta rossa, desiderosa di piacere. Mentre la leccavo voracemente,Sentivo tutto il suo sapore intimo aumentare, ad ogni spasmo o sussulto che le procuravo. Patrizia urlava di piacere incitandomi a scoparla ed incularla. Continuai imperterrito,fino a portarla al massimo del piacere, inghiottendo tutto il suo liquido acidulo. Dopo aver goduto mi prese la testa e mi cacciò la sua lingua dentro la bocca risucchiando la mia. Ci congiungemmo in un bacio denso di sensualità e contemporaneamente all’unisono i nostri corpi si compensarono con una violenta penetrazione. Mi parve di spaccarla tanto fu l’impeto con la quale la penetrai; mi sentivo dentro il suo corpo nello stretto canale della vagina e più spingevo e più lei urlava e si dimenava. In questo contesto non ci volle molto a venirle dentro inondandola di sborra. Come inizio non era male; passai una notte d’inferno ripensando a come sarebbe stato farlo tutti e quattro con Marzio e Daniela e quale piega avrebbe preso la faccenda. L’indomani mattina aprendo gli occhi ebbi una visione celestiale, Patrizia in piedi, con la sua vestaglietta corta, priva di slip era chinata a 90 gradi di fronte a me mostrandomi da dietro in tutto il suo splendore, la sua bella fichetta stretta incastonata tra le belle lambrette carnose e vicino il suo bel buco del culo, il tutto ben aperto, velato solo da una bella e folta peluria. Mi presi il cazzo già duro nella mano ed iniziai a farmi una bella sega non curante della presenza della mia bella consorte. Voltandosi mi vide e senza esitare si tolse la vestaglietta e rimanendo completamente nuda, si cimentò in un ditalino da manuale, aiutandosi con il pomolo del letto in ottone; la vedevo sfregarsi la clitoride sulla grossa palla di metallo, che con il passare del tempo si era imbiancata di secrezioni vaginali. Avevo il cazzo a mille, la mano procedeva sempre più velocemente; il punto di non ritorno fu quando la grossa palla di ottone sparì completamente penetrando nella vagina di Patrizia. Me ne venni schizzandole sul ventre. Ancora con il pomolo dentro la fica , raccolse con le dita la calda sborra sulla sua pancia e portandosela alla bocca, se le leccò con avidità; poco dopo, sfregandosi la clitoride tra l’indice ed il pollice, tra urli e gemiti raggiunse l’orgasmo. Rimase qualche istante sulla sponda del letto ,poi lentamente si tolse dal pomolo e con la lingua lo ripulì tutto facendolo tornare bello splendente. Ci preparammo una ricca colazione ed iniziammo a parlare del più e meno. Il mio pensiero era rivolto esclusivamente a fantasticare un incontro con i due amici della palestra; immaginavo noi quattro tutti nudi nello stesso letto, con in comune la voglia di dare ed avere piacere. Mentre fantasticavo squillò il cellulare ; lupus in fabula era lui Marzio, gli serviva un aiuto per spostare alcuni mobili in casa, essendo Daniela assente, non sapeva come fare. Mi feci dare l’indirizzo e tempestivamente mi recai da lui. Arrivato al civico della sua abitazione citofonai e salii da lui. Mi accolse con molto calore e gratitudine, dato al mia immediata disponibilità. Ci mettemmo subito al lavoro per spostare alcuni mobili da una parete all’altra. Dopo circa un oretta ci preparammo un buon caffè ed il mio amico iniziò a parlarmi della sua incantevole consorte, mostrandomi una serie di foto fatte nelle varie località vacanziere. Subito mi avvisò che praticavano il naturismo quindi le foto al 90% erano nature come la mamma li aveva fatti. Con un pochino d’imbarazzo mi godevo il corpo statuario della bella Daniela, maturando ancora di più l’idea di averla tutta per me. Marzio iniziò a pararmi informandosi se pure noi eravamo favorevoli al naturismo. Lo rassicurai affermando di aver spesso frequentato assieme a Patrizia villaggi nudisti. Con fare deciso mi propose di andare assieme alle nostre mogli in una sauna di loro conoscenza dove volendo si potevano avere massaggi e cure benefiche. Accettai senza indugio afferrando al volo dove si volesse andare a parare. Continuammo a parlare e lui iniziò subito a fare delle confidenze intime inerenti alle performance della sua bella metà, informandosi se anche Patrizia era benevola a certe pratiche ed accettasse in qualche modo alcuni giochetti in tre o in quattro. Ormai giocavamo a carte scoperte, avevamo rotto il ghiaccio, iniziammo entrambi con entusiasmo a lodare le doti maiale delle nostre donne. Lui aveva pure una serie di filmetti in dvd che senza alcun indugio premendo il tasto play trasferì sul tv. Mi godetti un ricco bocchino con tanto di ingoio fatto con maestria dalla splendida Daniela. Avendo anch’io qualche filmatino di Patrizia all’opera; mi offrii di mostrarglielo alla prima occasione. Non contento confidai pure i nostri pensieri del giorno prima, informandolo delle confidenze della mia amata consorte nei suoi riguardi. Ridendo mi confessò, che pure loro la notte prima avevano fantasticato su di noi. Era fatta non rimaneva che stabilire un appuntamento per coronare i nostri sogni libidinosi.
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