“Poi improvvisamente accadde qualcosa d’inaspettato, di sconvolgente…”
Dopo quella stupenda scopata ci accorgemmo che si era fatto tardi. Io
e mio marito invitammo Carla a fermarsi a cena da noi, lei accettò, aggiungendo che suo marito Marco era fuori città per lavoro e mentre lo diceva colsi nel suo sguardo un’espressione carica di libidine. Dopo esserci fatti tutti una doccia diedi a Carla uno dei miei kimono in modo che si sentisse più comoda. Carla per sdebitarsi si offrì di cucinare per tutti, arrivata ai fornelli, si tolse il kimono e rimase completamente nuda con solo ai piedi le immancabili scarpe con tacchi a spillo. Luca e io ci guardammo per un istante compiaciuti nella visione del bellissimo corpo della nostra amica nuda, indaffarata nel prepararci la cena. Carla si muoveva con disinvoltura tra pentole e quant’altro come se fosse la cosa più naturale del mondo. Poi il cellulare di Carla squillò, era suo marito Marco, prese il telefono si girò verso di noi, che nel frattempo c’eravamo seduti a tavola. Carla era bellissima, eccitante vederla lì in piedi nuda che parlava al telefono. Continuando la conversazione con Marco, Carla avvicinò a sé una sedia, ci appoggiò sopra un piede in modo che la sua bellissima figa rasata fosse ancora più visibile. La mia eccitazione aumentava insieme con quella di mio marito, vidi il suo cazzo che cominciava a gonfiarsi. Poi improvvisamente accadde qualcosa d’inaspettato, di sconvolgente. Carla mentre con una mano teneva il cellulare, con l’altra iniziò ad accarezzarsi prime il seno, poi scendendo lentamente la sua mano si fermò tra le gambe che in quella posizione erano ben aperte. All’improvviso, Carla al telefono iniziò a fare al marito un dettagliato resoconto di quello che quel pomeriggio aveva fatto prima con me e poi anche con mio marito. Luca ed io ci guardammo, con stupore, io avevo il cuore in gola che batteva a mille, e mio marito lo vidi per un attimo sbiancare, dopo aver cercato faticosamente di deglutire. Vedendo le nostre espressioni Carla ci tranquillizzò, ricordandoci che lei non aveva segreti per Marco, qualunque cosa facesse. Poi come se fosse la cosa più naturale del mondo, raggiunse l’orgasmo, mentre godeva ci disse che anche suo marito in quel momento si stava segando al telefono. Alla visione della mia amica che godeva l’imbarazzo che Luca ed io stavamo provando in quel momento svanì come d’incanto. Finita la telefonata Carla si sedette a tavola con noi, come se quello che era appena successo fosse la cosa più naturale del mondo. Durante la cena i nostri sguardi continuavano ad incrociarsi maliziosi, Carla era seduta completamente nuda davanti a mio marito, con le sue stupende tette ben in vista. Io ero a capotavola e sentivo le mani di entrambi che mi accarezzavano le gambe, poi quasi contemporaneamente arrivarono alla mia figa bagnata dall’eccitazione di quel che stava accadendo. Mi alzai per preparare il caffè, anche Carla e mio marito si alzarono per aiutarmi a sparecchiare. Mi girai per servire il caffè e vidi Carla in ginocchio davanti a Luca mentre cercava di sfilargli il cazzo dai pantaloni, rimasi allibita, non era gelosia forse più semplicemente non me l’aspettavo. Carla s’infilò il cazzo di mio marito in bocca e cominciò a succhiarlo avidamente incurante della mia presenza. Io rimasi lì in piedi per qualche secondo ad ammirare il pompino che la mia amica stava facendo al mio uomo. Subito dopo Carla si alzò e tenendo il cazzo di mio marito tra le mani, sì volto verso di me e disse “dai troia, fammi vedere se hai imparato bene la lezione di pomeriggio o se invece ti servono altre ripetizioni”. Mentre lo diceva mi fece chinare sul tavolo della cucina, con una mano accarezzava il cazzo di Luca, mentre con l’altra frugava tra le mie gambe accarezzandomi la figa umida di umori. S’inginocchiò alle mie spalle, sentivo la sua lingua calda e umida passare dalla figa al buco del culo. Quando mi ebbe insalivata per bene si alzò in piedi e guardando negli occhi mio marito disse “dai Luca so che hai sempre voluto incularti tua moglie. Adesso è il momento di farlo, guarda questa troia che non aspetta altro che sentisi pompare nel culo da un bel cazzone duro”. Carla non finì nemmeno la frase, aveva appoggiato il cazzo di mio marito contro il mio buco del culo. Sentivo la cappella di Luca che spingeva per entrare, Carla si mise davanti a me e guardando mio marito negli occhi gli intimò di spingere, di sbattermi il cazzo nel culo. Luca non aveva certo bisogno di essere incitato per sfondarmi, con un colpo di reni deciso m’infilò tutto il cazzo dentro.
Mi pompava con foga, non capitava certo spesso che avesse la possibilità di sodomizzarmi. Non provavo più il dolore e il fastidio delle altre volte che lo prendevo in culo. Mi piaceva era solo piacere quello che stavo provando, Carla aveva fatto un ottimo lavoro quel pomeriggio. Luca dopo avermi pompato per qualche minuto tolse il cazzo dal culo, mi prese per mano e andammo in salotto. Si sdraiò sul tappeto e tenendo ben dritto il cazzo disse “dai troia vienimi sopra, infilati il cazzo nel culo, voglio guardarti in faccia mentre t’inchiappetto”. Mi accovacciai sopra a mio marito, presi il suo cazzo tra le mani e lo infilai tutto dentro al culo, mi sentivo completamente aperta, stavo godendo come una puttana in calore. Carla nel frattempo si avvicinò, si mise in ginocchio sulla faccia di mio marito, aveva messo la sua figa bagnata esattamente sopra alla bocca di Luca. Mio marito cominciò a leccare con avidità la figa bagnata della nostra amica. Eravamo una di fronte all’altra, con mio marito sdraiato sotto di noi, in quella posizione potevamo accarezzarci e baciarci a vicenda. Carla e io stavamo godendo come due porche, dopo pochi minuti mio marito raggiunse l’orgasmo, svuotandomi tutto il suo sperma caldo nel culo. Dopo quella bella serata di sesso a tre, al momento di salutarci Carla c’invitò a cena per il sabato successivo, voleva allargare i nostri giochi di sesso anche a suo marito Marco. Naturalmente Luca e io accettammo di buon grado, non vedevo l’ora che arrivasse il week end. Finalmente arrivò sabato sera, mio marito ed io eravamo molto eccitati mentre ci recavamo dai nostri amici. Suonammo alla porta e quando Carla venne ad aprirci Luca ed io rimanemmo a bocca aperta, si presentò ad accoglierci con addosso solo una camicetta praticamente trasparente, che faceva esaltare i suoi bellissimi seni, una minigonna inguinale e gli immancabili tacchi a spillo. Subito dopo arrivò Marco, ci accolse con un sorriso che poco lasciava all’immaginazione. “Allora ho saputo che l’altra sera vi siete divertiti per bene con Carla? Adesso finalmente anch’io potrò avere la parte che mi spetta!” Luca ed io ci guardammo per un attimo, poi quasi contemporaneamente rassicurammo Marco sulle nostre intenzioni, di divertirci tutti insieme. La cena proseguì tranquillamente, parlando di tutto un po’, poi dopo cena ci spostammo in salotto per il caffè. A quel punto l’atmosfera all’improvviso cominciò a riscaldarsi. Ci accomodammo sul divano e mio marito mi fece sedere in mezzo tra sé e Marco, poi mentre stavamo chiacchierando Luca mi mise una mano sulla gamba, e con un delicato movimento mi fece aprire le cosce. Marco a quel punto cominciò ad accarezzarmi e a slacciarmi la camicetta, ero euforica, eccitatissima, sentirmi al centro dell’attenzione da parte dei due uomini era veramente molto gratificante. In quel momento arrivò Carla che subito si lamentò del fatto che avessimo iniziato a divertirci senza aspettarla. A quel punto i due uomini si alzarono e si avvicinarono a Carla, cominciando a spogliarla. Marco, si rivolse a mio marito e con uno sguardo compiaciuto disse “penso proprio che ci aspetterà una serata di fuoco con queste due troie così vogliose”. Pochi istanti dopo, eravamo tutti nudi e i nostri corpi si cercavano con avidità e con passione. Sentivo sul mio corpo non ricordo quante mani che mi accarezzavano, ero in estasi. Ero seduta sul divano con le cosce completamente spalancate, sentivo la figa calda di Carla che nel frattempo si era seduta sulla mia gamba, avevo una mano non so di chi che mi accarezzava la figa bagnata. Mentre stavo accarezzando e baciando le tette di Carla, Marco si avvicinò con il suo bel cazzo duro, non aspettavo altro che avere un cazzo da succhiare. Anche Carla si mise a leccare il cazzo di suo marito con me, Luca invece era tra le mie gambe e mi laccava avidamente la figa ormai grondante di piacere. Dopo aver succhiato per un po’ il suo cazzo, Marco mi fece alzare e mettendosi alle mie spalle si rivolse a mio marito dicendo” caro Luca, adesso voglio proprio vedere se questa troia di tua moglie lo prende davvero così bene in culo come mi ha descritto Carla. Non ti dispiace vero se ti inculo la moglie?”. “ Certo che non mi dispiace, con quella troia di Sonia ci puoi fare quello che vuoi! Mi sembra il minimo, visto che mi sono divertito anch’io con tua moglie ” rispose mio marito. Mi eccitava da morire essere considerata come una merce di scambio per il piacere di Marco. Mio marito mi fece inginocchiare, infilandomi il suo cazzo in bocca, Carla invece alle mie spalle, mi accarezzava con gli umori della sua figa il mio buco del culo, per prepararlo al cazzo di Marco che mi avrebbe a breve sfondata. Non ci volle molto per sentire il cazzo duro di Marco che bussava al mio sfintere, sentivo un brivido che mi correva sulla schiena, era la prima volta che facevo sesso con un uomo che non fosse mio marito.
Ma la cosa che più mi eccitava era che fosse stato proprio Luca a mettermi tra le braccia di un altro uomo. Non riuscii a terminare il pensiero, che il cazzo di Marco rea già tutto dentro al mio culo. “ Che favola incularti la moglie disse a mio marito Marco, guarda come si muove e gode la troia.” Mio marito si mise a ridere e invitò il nostro amico a sbattermi senza riguardo. Mentre stavo per raggiungere l’orgasmo tanta era l’eccitazione che mi dava quella situazione, Marco mi tolse il cazzo dal culo, rimasi quasi delusa, mi girai e con tono deciso dissi” che cazzo stai facendo stronzo, ti fermi proprio sul più bello?” “Tranquilla puttana, questo è solo l’inizio”, replicò Marco senza scomporsi. Nel frattempo mio marito Luca era sbraiato sul pavimento e stava leccando la figa di Carla che era in ginocchio sulla sua faccia. Marco, mi afferrò per mano, si avvicinò a mio marito e mi chiese di infilarmi il suo cazzo nella figa, mentre lui avrebbe ripreso ad incularmi. Era la prima volta che due cazzi mi riempivano contemporaneamente. Ero curiosa di provare quell’esperienza, sentirmi completamente riempita da due cazzi, che mi pompavano nella figa e nel culo, mi mandava fuori di testa. Raggiunsi l’orgasmo quando sentii il cazzo di Marco arrivare in fondo al culo, non pensavo potesse essere così intenso, ero in estasi, avevo perso completamente ogni freno inibitorio era come se fossi in un’altra dimensione. Carla che stava assistendo a tutta la scena, si lamento del fatto che fosse rimasta sino al quel momento a secco di cazzo. “Hai ragione troia” disse il marito, adesso daremo anche a tè la tua dose di cazzo. Marco e Luca a quel punto si scambiarono di posizione e cominciarono a riempire per bene la figa e il culo di Carla. Mi sedetti sulla poltrona proprio di fronte a loro per godermi quello stupendo spettacolo dalla prima fila. Mentre mi gustavo la scena, la mia mano scivolò nuovamente tra le mie cose, mentre mi masturbavo fissavo la mia amica Carla negli occhi, aveva un’espressione stravolta dal piacere che quei due cazzi le stavano dando. Poco dopo penso che Carla e io raggiungemmo l’orgasmo insieme. Non avevo mai visto uno sguardo come quello, Carla era stravolta dal piacere, stava ansimando ad ogni spinta che i due uomini le alternavano nella figa e nel culo. Stando in quella posizione potevo anche vedere il volto di mio marito Luca che s’inculava la nostra amica. Era la prima volta che vedevo mio marito che scopava con un’altra donna, non provavo gelosia, ma era una situazione strana ed estremamente intrigante. Appena prima di godere mio marito tolse il suo cazzo dal culo di Carla, capii subito cosa sarebbe accaduto, non aspettavo altro. Infatti, Luca si avvicinò e mi spinse tutto il suo cazzo in bocca, lo sentivo fino in gola. Succhiare il cazzo di mio marito e sentire in bocca il sapore più intimo di Carla m’inebriava, nel frattempo mio marito con le sue mani mi bloccava la testa e spingeva sempre più in fondo il cazzo nella mia bocca. Mi sentivo soffocare, cercavo di liberare la testa per riprendere fiato, ma Luca preso dall’eccitazione ad ogni mio tentativo di liberarmi, spingeva con ancora più forza il suo cazzo nella mia bocca, dopo poche spinte raggiunse l’orgasmo. In quel momento stavo letteralmente soffocando, con il suo cazzo piantato in fondo alla gola e il suo sperma che mi riempiva la bocca. Luca mentre godeva alleggerì leggermente la pressione delle mani dalla mia testa, finalmente riuscii a liberarmi per respirare di nuovo. Proprio mentre stavo cercando di riprendere fiato. “Bastardo figlio di puttana, che cazzo stai facendo vuoi soffocarmi?” gridai verso mio marito dopo averne ingoiato lo sperma. Non feci in tempo a finire la frase che sentii il cazzo di Marco contro alle mie labbra, aprii subito la bocca per farlo entrare. Marco si muoveva lentamente con calma, il suo cazzo scivolava nella mia bocca inebriandomi con il sapore della figa della moglie. Sentivo Marco ansimare dal piacere, era ormai prossimo all’orgasmo, le sue spinte si facevano sempre più frenetiche, quando all’improvviso anche lui mi bloccò la testa mentre mi riempiva la bocca con il suo sperma e spingeva il suo cazzo sempre più in fondo. Per la seconda volta ebbi la sensazione di soffocare con tutta quella roba dentro la bocca, ingoiai avidamente tutto lo sperma di Marco. “Che stupenda serata ragazzi, non avevo mai scopato così, siete favolosi” dissi e scoppiammo tutti in una fragorosa risata. Passammo il resto della serata sorseggiando un buon bicchiere di vino, brindando alla stupenda serata di sesso appena trascorsa e organizzando per la domenica successiva una gita in bicicletta nelle campagne lì vicino, approfittando delle belle giornate primaverili.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.