-Amore sei a casa?- gridai varcando la soglia di casa, appena di rientro dal mio corso di yoga. Non ricevendo
alcuna risposta posai la borsa in cucina e presi un bicchiere d’;acqua quando due braccia forti mi
strinsero da dietro e la sua voce calda e dannatamente sexy risuonava nel mio orecchio – ti ho mai detto
che con questi pantaloni sei dannatamente eccitante- sussurró stringendo il mio corpo ancora di più al suo.
-Ti voglio ora, qui- mi disse e senza avere tempo di rispondere mi ritrovai ad appoggiarmi con le mani
contro il muro mentre lui lasciava una scia di umidi baci lungo il collo -mi sei mancata tantissimo – ,-anche
tu- risposi in un sussurro, come poteva essere possibile che solo al suono della sua voce, dentro di me si
scatenasse quel desiderio incontrollabile, quel desiderio di lui. Sentii le sue labbra soffermarsi in un punto
specifico alla base del collo e succhiare lentamente per poi lasciare un piccolo segno violaceo a
dimostrazione che gli appartenessi. Senza troppa delicatezza mi giró facendo finalmente scontrare i nostri
sguardi. Non aveva bisogno di parole i suoi occhi trasmettevano il chiaro messaggio del suo desiderio per
me,un desiderio violento e incontrollabile. Dopo quei secondi in cui i suoi occhi avevano scrutato ogni
singola parte della mia anima, le sue labbra furono sulle mie, muovendosi in un modo cosi dannatamente
sensuale da farmi perdere la testa. La sua lingua scorse lenta sulle mie labbra provocando quella familiare
sensazione di calore tra le gambe che solo lui poteva regalarmi. Gli concessi l’accesso schiudendole
leggermente e in un secondo la sua lingua fu sulla mia, in un gioco di pura passione. Senza interrompere il
bacio mi fece circondare la sua vita con le mie gambe posizionandosi seduta sul ripiano della cucina dietro
di lui. In un secondo la mia maglietta insieme al reggiseno furono sul pavimento e la sua bocca si avventó su
uno dei miei seni disegnando piccoli cerchi intorno al capezzolo massaggiando l’altro con la mano.
Lasciai uscire piccoli gemiti dalle mie labbra mentre lui continuava con quella stupenda tortura.
L’attimo dopo mi ritrovai completamente nuda contro il freddo marmo del ripiano e lo spettacolo dei
suoi pettorali nudi davanti a me. I suoi baci scesero lungo tutto il mio addome fino a che non mi ritrovai con
la sua faccia tra le gambe e i suoi occhi puntati nei miei. -So cosa vuoi piccola – disse continuando a
rilassarmi mentre un ghigno compiaciuto si dipinse sul suo volto. Fece scorrere un dito sulla mia entrata –
adoro quando ti faccio bagnare cosí tanto – cosi dicendo lo portó alla bocca succhiando -Dio come sei buona
– i suoi occhi erano chiusi e le labbra leggermente schiuse mentre la sua lingua passava su di esse
ripulendole. Era una visione cosí piacevole ed eccitante. Si avvicnó di nuovo a me dicendo -Ma visto che
l’;altra volta hai ottenuto ció che volevi ora tocca a me- senza farmelo ripetere due volte sbottonai la
cerniera dei suoi pantaloni abbassandoli fino alle caviglie, insieme ai boxer. Scesi dal ripiano
inginocchiandomi davanti a lui, passai la lingua lungo tutta la lunghezza della sua erezione e poi lo presi in
bocca iniziando a succhiare, incastonando i nostri sguardi-Dio piccola,… si continua- disse poggiando una
mano dietro alla mia testa aiutandomi nei movimenti mentre gemiti sempre più forti si fecero strada dalle
sue labbra. -Oddio, non ti fermare… si, amore sto per ..- non fino la frase che un liquido caldo si riversó
nella mia bocca e ingoiai. -Credo che ora ti sia meritata la tua ricompensa- mi fece alzare e sedere nello
stesso punto di prima e la sua bocca si avventó sul mio clitoride leccando e disegnando piccoli cerchi. Feci
scorrere le mie mani tra i suoi capelli tirandoli leggermente. Mi protrassi con i fianchi verso di lui e gettai la
testa all’indietro incapace di trattenere ancora quel piacere . Continuando a disegnare piccoli cerchi
inserí anche due dita dentro di me facendomi urlare. – Oh cazzo si, non smettere – dissi quasi urlando tra un
gemiti e l’altro e lo sentii sorridere appena. -Ti ho mai detto quanto amo sentirti gemere in questo
modo? Parlami piccola, dimmi esattamente quello che vorresti – disse continuando a pompare le sue dita
dentro e fuori – vo..voglio che mi scopi …cazzo… qui ..ora ..subito- dissi urlando quando le sue dita
toccarono il mio punto g. – oggi ti accontenteró subito piccola- cosí dicendo mi fece scendere e piegare sul
ripiano freddo entrando con una spinta -Oh cazzo piccola sei cosí fottutamente illegale – disse aumentando
sempre di più la velocità -Oddio, ti amo da impazzire… Dio si- era impossibile provare una sensazione anche
lontanamente migliore , lui era in grado di portarmi in paradiso con un solo sguardo, una parola, era il mio
tutto , il mio mondo e io lo amavo cosí dannatamente tanto. -Di il mio nome piccola, dillo, voglio che tutti
sappiano chi ti sta facendo godere in questo modo- bastarono queste semplici sue parole per portarmi oltre
il limite gridando il suo nome
alcuna risposta posai la borsa in cucina e presi un bicchiere d’;acqua quando due braccia forti mi
strinsero da dietro e la sua voce calda e dannatamente sexy risuonava nel mio orecchio – ti ho mai detto
che con questi pantaloni sei dannatamente eccitante- sussurró stringendo il mio corpo ancora di più al suo.
-Ti voglio ora, qui- mi disse e senza avere tempo di rispondere mi ritrovai ad appoggiarmi con le mani
contro il muro mentre lui lasciava una scia di umidi baci lungo il collo -mi sei mancata tantissimo – ,-anche
tu- risposi in un sussurro, come poteva essere possibile che solo al suono della sua voce, dentro di me si
scatenasse quel desiderio incontrollabile, quel desiderio di lui. Sentii le sue labbra soffermarsi in un punto
specifico alla base del collo e succhiare lentamente per poi lasciare un piccolo segno violaceo a
dimostrazione che gli appartenessi. Senza troppa delicatezza mi giró facendo finalmente scontrare i nostri
sguardi. Non aveva bisogno di parole i suoi occhi trasmettevano il chiaro messaggio del suo desiderio per
me,un desiderio violento e incontrollabile. Dopo quei secondi in cui i suoi occhi avevano scrutato ogni
singola parte della mia anima, le sue labbra furono sulle mie, muovendosi in un modo cosi dannatamente
sensuale da farmi perdere la testa. La sua lingua scorse lenta sulle mie labbra provocando quella familiare
sensazione di calore tra le gambe che solo lui poteva regalarmi. Gli concessi l’accesso schiudendole
leggermente e in un secondo la sua lingua fu sulla mia, in un gioco di pura passione. Senza interrompere il
bacio mi fece circondare la sua vita con le mie gambe posizionandosi seduta sul ripiano della cucina dietro
di lui. In un secondo la mia maglietta insieme al reggiseno furono sul pavimento e la sua bocca si avventó su
uno dei miei seni disegnando piccoli cerchi intorno al capezzolo massaggiando l’altro con la mano.
Lasciai uscire piccoli gemiti dalle mie labbra mentre lui continuava con quella stupenda tortura.
L’attimo dopo mi ritrovai completamente nuda contro il freddo marmo del ripiano e lo spettacolo dei
suoi pettorali nudi davanti a me. I suoi baci scesero lungo tutto il mio addome fino a che non mi ritrovai con
la sua faccia tra le gambe e i suoi occhi puntati nei miei. -So cosa vuoi piccola – disse continuando a
rilassarmi mentre un ghigno compiaciuto si dipinse sul suo volto. Fece scorrere un dito sulla mia entrata –
adoro quando ti faccio bagnare cosí tanto – cosi dicendo lo portó alla bocca succhiando -Dio come sei buona
– i suoi occhi erano chiusi e le labbra leggermente schiuse mentre la sua lingua passava su di esse
ripulendole. Era una visione cosí piacevole ed eccitante. Si avvicnó di nuovo a me dicendo -Ma visto che
l’;altra volta hai ottenuto ció che volevi ora tocca a me- senza farmelo ripetere due volte sbottonai la
cerniera dei suoi pantaloni abbassandoli fino alle caviglie, insieme ai boxer. Scesi dal ripiano
inginocchiandomi davanti a lui, passai la lingua lungo tutta la lunghezza della sua erezione e poi lo presi in
bocca iniziando a succhiare, incastonando i nostri sguardi-Dio piccola,… si continua- disse poggiando una
mano dietro alla mia testa aiutandomi nei movimenti mentre gemiti sempre più forti si fecero strada dalle
sue labbra. -Oddio, non ti fermare… si, amore sto per ..- non fino la frase che un liquido caldo si riversó
nella mia bocca e ingoiai. -Credo che ora ti sia meritata la tua ricompensa- mi fece alzare e sedere nello
stesso punto di prima e la sua bocca si avventó sul mio clitoride leccando e disegnando piccoli cerchi. Feci
scorrere le mie mani tra i suoi capelli tirandoli leggermente. Mi protrassi con i fianchi verso di lui e gettai la
testa all’indietro incapace di trattenere ancora quel piacere . Continuando a disegnare piccoli cerchi
inserí anche due dita dentro di me facendomi urlare. – Oh cazzo si, non smettere – dissi quasi urlando tra un
gemiti e l’altro e lo sentii sorridere appena. -Ti ho mai detto quanto amo sentirti gemere in questo
modo? Parlami piccola, dimmi esattamente quello che vorresti – disse continuando a pompare le sue dita
dentro e fuori – vo..voglio che mi scopi …cazzo… qui ..ora ..subito- dissi urlando quando le sue dita
toccarono il mio punto g. – oggi ti accontenteró subito piccola- cosí dicendo mi fece scendere e piegare sul
ripiano freddo entrando con una spinta -Oh cazzo piccola sei cosí fottutamente illegale – disse aumentando
sempre di più la velocità -Oddio, ti amo da impazzire… Dio si- era impossibile provare una sensazione anche
lontanamente migliore , lui era in grado di portarmi in paradiso con un solo sguardo, una parola, era il mio
tutto , il mio mondo e io lo amavo cosí dannatamente tanto. -Di il mio nome piccola, dillo, voglio che tutti
sappiano chi ti sta facendo godere in questo modo- bastarono queste semplici sue parole per portarmi oltre
il limite gridando il suo nome