“La sento larga e bagnata, vogliosa di quel membro duro…”
Nono so se sia la categoria giusta per il racconto che andrò
a scrivere, potrebbe essere inserito anche nella categoria “Orge o Gangbang”. Una cosa è sicura, è un momento unico e per questo, voglio ringraziare fin da subito chi ha permesso tutto ciò. Buona lettura a chi vorrà leggerlo.
Sento dei passi dietro la porta mentre dentro casa “Precious” dei Depeche Mode sta’ accompagnando l’attesa. Il tacchettio di passi e il bisbiglio di quattro voci si fanno sempre più nitide. Riconosco quelle voci, il cuore inizia a battere velocissimo per l’emozione. Uno squillo al cellulare: “Siamo dietro la porta, ci apri!” – “Certo”.
In questi mesi sono rimasto in contatto con Alessia e Stefano, una coppia conosciuta durante una mia vacanza in quella che viene, da qualcuno, considerata l’isola di Atlante. Non so se sia realmente vero o solo una leggenda, sta di fatto che a me, piace immaginarla così.
Gli avevo voluti, desiderati e inaspettatamente conosciuti. Alessia è la ragazza con i capelli nero corvino protagonista di “Il sogno che diventa realtà”. Chi se li è più tolti dalla mente da quella sera di primavera inoltrata. Mi avevano fatto vivere emozioni uniche. L’unione di corpi è, emozione anche solo per una notte. E’ quello che ho sempre cercato in questo gioco. Poi, Marta e Andrea ci siamo scritti per qualche mese, abbiamo scambiato impressioni, desideri, fantasie su un sito per scambisti. Ho ammirato tante volte il loro profilo. A dire il vero, lo sto’ facendo anche adesso mentre scrivo. Mi ha colpito fin da subito la loro ironia, il loro voler sperimentare, la loro dolcezza, i loro corpi immortalati da una sequenza di scatti molto erotici. La conoscenza non avvenne in primavera solo per una serie di circostanze sfavorevoli.
Da quelle notti ho immaginato che queste due coppie, così vicine ma anche così lontane, potessero avere molto in comune. Ovviamente la mia era solo una sensazione a pelle. La conferma l’ho avuta qualche ora fa, quando il nome di Marta è apparso sul display del mio cellulare: – “Ciao, sono Marta, disturbo? Siamo in zona da te, possiamo passare un attimo?” – “Certo che potete, sono poco presentabile ma passate pure”. Pochi minuti, Marta e Andrea erano dentro casa mia. Le sensazioni positive provate in questi mesi in chat, erano state confermate. La conferma su di loro e su quanto potessero avere in comune con Alessia e Stefano. Il tempo di un calice di vino e ci accordammo per la serata.
Afferro la maniglia e apro la porta, sono loro quattro che ridono e scherzano come fossero vecchi amici. Sono felice dell’atmosfera e di rivedere Alessia e Stefano dopo mesi. Rimango bloccato davanti alla porta a fissare il viso di Alessia, lo ricordo perfettamente, un sorriso travolgente. – “Ciao carissima, come stai? Sei stupenda!” e riassaporo le sue labbra dandole un bacio delicato. Entrando in casa, vorrei baciare in modo più intimo anche Marta, sentirne il profumo ma non so quanto possa osare quindi, ci scambiamo un bacio sulle guance appoggiandole le mani sui fianchi. Saluto Andrea e Stefano e verso del vino nei calici. Nell’aria si avverte una bella complicità. Mi guardo intorno, li osservo. Tutti e tre i maschietti indossiamo una camicia con il collo alla coreana, nemmeno ci fossimo messi d’accordo. Marta e Alessia sono bellissime. Marta gonna nera poco sopra il ginocchio, camicia bianca segnata dai capezzoli e leggermente sbottonata, sandali con il tacco, una pelle liscia e abbronzata da fare invidia. Alessia indossa un vestitino nero corto, calze nere e sandali con il tacco, smalto nero alle unghie delle mani. Tutto questo scuro contrasta il suo essere una donna solare. Il contatto fra tutti è inevitabile, impercettibili carezze per pregustare il corpo dell’altro.
Ad Alessia viene caldo e con tutta la sua spontaneità decide di liberarsi di tacchi, calze rimanendo con il vestitino a metà chiappa per andare a fumare una sigaretta sul terrazzino. Marta decide di seguirla e passandomi davanti, le sfioro i fianchi terminando la corsa della mano sulle chiappe. Solo io so esattamente cosa sto provando in questo momento.
– “Wow… cosa sento qui sotto, anzi, cosa non sento!”. Marta lancia un sorrisino di intesa ad Andrea. – “Se nè accorto subito!”, incuriosendo Alessia e Stefano. Sotto la gonna di un tessuto leggerissimo e morbido, solo un filino divide le chiappe di Marta. – “Roberto, davanti è ancora più bello!”. – “Bhè, siamo curiosi, vogliamo vedere”. Marta non si fa pregare ed accenna uno strip. Movimenti eleganti accompagnano il sollevarsi della gonna fino poco sopra il monte di venere. Le luci soffuse lasciano intravvedere ciò che Marta mostra con orgoglio, il suo sesso gonfio delimitato da due strisce di tessuto nero ai lati. Sa perfettamente di aver suscitato grande eccitazione in noi tutti. Difficile resisterle.
Finita la sigaretta, accompagnata da un calice di vino bianco, tutti insieme rientriamo in casa dove l’aria ha il profumo dell’eros. Marta mi guarda e mi dice: “Roberto, sai cosa devi fare stasera vero? Non ti dimenticare della promessa!” Come potrei dimenticarmi, sono un bollore. – “Certo che me lo ricordo, guarda sul tavolo, c’è una corda e una mascherina tutte per te ma ho, tanto altro”. Da un ripiano tiro fuori un collarino in pelle e un guinzaglio. Mi avvicino ad Alessia, che nel frattempo si è fatta sfilare il vestito da Stefano e Andrea, le sposto i capelli venendo inebriato dal profumo della sua pelle, le allaccio il collarino intorno al collo e aggancio il guinzaglio ad uno degli anelli in metallo. Alessia si inginocchia per essere esibita vestita soltanto del perizoma nero mettendo in mostra un seno perfetto e due capezzoli turgidi.
Mi dirigo verso la porta d’ingresso portandomi dietro Alessia a quattro zampe mettendo in mostra la perfezione del suo culo. Questo momento di sottomissione eccita lei e non solo. Rientriamo in casa, chiudiamo la porta alle nostre spalle e nel silenzio assordante della notte, si sentono solo le mandate della chiave dentro la serratura, preannunciando l’arrivo della perdizione.
La gonna di Marta scivola leggera sul pavimento, i bottoni della camicia si slacciano mostrando la turgidità dei capezzoli del seno piccolo ma perfetto. Il suo corpo si fonde con quello di Alessia che nel frattempo, sta’ apprezzando l’erezione di Stefano alle sue spalle fra le chiappe. Marta con due dita si allarga le grandi labbra per godere della lingua di Alessia che, protraendosi in avanti con la schiena, trova l’equilibrio appoggiandosi al ventre di Andrea spianando la strada, alle sue spalle, al sesso di Stefano. Afferrando la verga di Andrea, continua un dolce massaggio alla vulva di Marta con la lingua facendola danzare al ritmo del piacere procuratole da quella lingua calda.
Dopo essermi gustato la scena, mi siedo fra le cosce di Marta assaporandone il nettare che cola dal suo sesso segnandole le cosce. Il profumo del suo piacere è inebriante. Tutta la scena viene ripresa dallo specchio appeso alla parete. Alessia gode del movimento mai costante del cazzo di Stefano, lento e a tratti, sembra la voglia sfondare con affondi poderosi mentre Andrea sta godendo di un pompino magistrale. Più il ritmo di Stefano aumenta e più la lingua di Alessia diventa famelica sull’asta di Andrea. Anche Marta si inchina sul membro di Andrea e insieme ad Alessia, iniziano un pompino ingordo mentre la mia bocca si sta’ dissetando e deliziando degli umori del sesso di Marta. Due lingue bagnate danzano sinuose e vogliose sul membro di Andrea. Cinque corpi stretti l’un l’altro, vengono riflessi in un solo corpo dallo specchio. Si muovono posseduti dall’avidità sessuale.
Anche il mio cazzo freme, ha una voglia smisurata di possedere Marta. Con un gesto deciso, l’appoggio al piano della cucina, il membro si insinua fra le cosce e dolcemente si fa strada dentro di lei. Lentamente, centimetro dopo centimetro, il mio uccello s’impossessa di quella fica bramosa. Smaniosa quanto la fica di Alessia, di sentire dentro di sè Andrea.
Quella lingua che fino ad un attimo prima leccava avidamente il cazzo di Andrea, adesso ripulisce dai propri umori la verga di Stefano. Un nodo di corpi caldi si alternano dando e ricevendo piacere. Ad ogni affondo, ad ogni colpo di lingua, il respiro muta in gemiti di piacere. Le labbra si sfiorano, le lingue si uniscono e scorrono sui corpi addolciti dal sesso. I mugolii aumentano progressivamente d’intensità.
Sulle note di Prayers For Rain – Cure, Love Will Tear Us Apart – Joy Division, Goodbye Horses – Psyche la bottiglia di vino scorre via tra chiacchere e risate. Tra una carezza e un bacio, un turbinio di sensazioni ed emozioni. Per chi pensa che la serata possa essere finita, si sbaglia. Marta arde dal desiderio di essere legata come una mortadella e io, sono eccitatissimo al pensiero. Non ho dimenticato la promessa fatta settimane prima durante uno dei nostri momenti in chat.
Nell’oscurità della notte, poche candele e una luce sottile illuminano la stanza, cinque corpi nudi si sfiorano, desiderio e lussuria ci uniscono. In mano una corda di cotone rossa pronta ad avvolgere e stringere il corpo di Marta. Con voce ferma le ordino di sdraiarsi sul divano in posizione prona; timorosa si lascia guidare cercando lo sguardo di Andrea in cerca di rassicurazioni.
Non so se lui sappia delle mie intenzioni, sicuramente Alessia e Stefano non sanno nulla. La vista della corda suscita eccitazione anche in loro. Una benda fa sprofondare nel buio Marta, due giri di corda intorno ai polsi le accarezzano la pelle. Un incrocio, un mezzo nodo, un’asola in cui passa un capo della corda e i polsi sono bloccati. Un primo sospiro, quasi un leggero mugolio da parte di Marta. La corda scorre elegante lungo schiena e glutei, le piego le gambe e le caviglie sono all’altezza delle chiappe. Per bloccare la corda e permettere alle due estremità di dividersi l’una dall’altra faccio un nodo. Altri due giri di corda intorno alle caviglie, incrocio, mezzo nodo e anche le caviglie sono bloccate. Termino la legatura sui polsi applicando un doppio nodo. Vorrebbe muoversi ma non può. Ha il fiato rotto dall’eccitazione, sente noi quattro bisbigliare ma non vede ciò che accade intorno a sè. Quel corpo abbronzato, la pelle liscia che ha il profumo della passione contrasta con il colore rosso della corda che la blocca sul divano inerme. E’ affascinante, erotica.
La scena provoca un’erezione nel cazzo di Stefano mai vista. Possente svetta verso l’alto. Andrea non è da meno. Arrapati, bramosi di godersi Marta, le girano in torno pronti a sferrare il loro colpo letale. Iniziano a sfiorarla, tocchi impercettibili che via via diventano sempre più audaci, affamati di quel corpo. In mano una candela la cui fiamma lambisce la pelle di Marta, una prima goccia di cera le segna la pelle. La fiamma corre leggera sul suo corpo segnando il suo passaggio con una pioggia calda, lenta, un movimento sinuoso alla scoperta del suo intimo, un misto di piacere e dolore provocandole piaceri a lei sconosciuti.
Non sa di chi siano quelle mani che le sfiorano la pelle, può solo immaginare e desiderare. Andrea immortala il momento, lo fissa nel tempo. Stefano scivola fra le cosce bramose di Marta. Si insinua nel suo sesso, un dito o forse due. Marta inarca la schiena e inizia una danza felina con il bacino, elegante. Mostra le curve del suo culo, sembra chiamare il membro di quella mano sconosciuta che le fruga dentro il sesso bagnato. Si!, cola di piacere invitando Stefano che non si fa attendere. Le solleva il bacino quel tanto che basta per infilarsi dentro di lei con il suo sesso. Un movimento dolce ma deciso s’impossessa di quella fica smaniante. La monta, come fosse una cavalla da domare. Quelle gocce di cera che prima le provocavano dolore, adesso si fondono con il piacere del cazzo che la sta penetrando. Si sono trasformate in gocce di piacere.
Il ritmo incessante le fa emettere mugolii sordi fino a portarla ad avere l’orgasmo desiderato. Un orgasmo prolungato, divorato fino all’ultimo gemito.
La monta avviene mentre io assaporo il sesso di Alessia, ho atteso mesi prima di ritrovarmi fra le sue braccia, poter sentire il profumo della sua pelle. La lingua scorre lenta fra le piccole labbra, dall’apertura del suo sesso fin sul clitoride e poi di nuovo giù a gustarne gli umori. Entro dentro di lei con un movimento rotatorio della lingua, quasi a voler soffocare del suo sesso. Andrea è in piedi, dietro Alessia con il suo membro marmoreo che aspetta la lingua umida e calda che non si fa attendere. Lui scende verso le sue labbra e la lingua di Alessia, con la velocità di un ghepardo, quasi a cogliere impreparato Andrea, slurp… dalle palle al glande senza perderne il contatto. Una leccata salivosa che fa tremare le gambe di Andrea dal piacere.
Alessia è pronta per accogliermi dentro di sé. Struscio il cazzo che sta’ per scoppiare dall’eccitazione sulla vulva e come per incanto sparisce dentro di lei. Lo accoglie tutto nella posizione del missionario. Al primo affondo del membro, chiude gli occhi che fino a pochi istanti prima guardavano fissi il corpo di Andrea. Mi reggo sulle braccia appoggiando i palmi sul pavimento in modo da ammirare tutta la sua bellezza mentre continua a donare piacere al cazzo nervuto di Andrea. Ho quasi il timore che da lì a poco, possa non trattenere il suo piacere e io sono lì, sulla linea del suo membro. Un bacio appassionato con Alessia, fa desistere Andrea di mostrarmi il suo piacere.
Cerca e trova la sua amata che nel mentre, si è ripresa dal lungo e intenso orgasmo avuto con Stefano. Ad ogni mio affondo dentro Alessia è un rantolo di piacere per entrambi, stretti nella morsa di un abbraccio, cambiando ritmo, continuo a scoparla senza sosta. Ogni parola sussurrata, ogni gemito aumenta l’eccitazione. La sento larga e bagnata, vogliosa di quel membro duro. Sento le sue mani afferrare le mie spalle tirandomi a sè.
Non ancora sazi di piacere, le posizioni cambiano. Alessia si siede sul divano in cerca di comodità a gambe larghe mostrando orgogliosa la sua fica goduta. Marta si inginocchia sul divano sopra Alessia e si abbandona alle sue braccia regalandoci un momento saffico inaspettato. Quei due corpi sensuali si sfiorano, si assaporano. La pelle bianca di Alessia contrasta con l’abbronzatura di Marta. L’eleganza e la sensualità del loro approccio, suscita piacere nei nostri sguardi.
Sono seduto sul divano difronte a loro. Sotto, il sesso luccicante di umori di Alessia e sopra, il culo marmoreo di Marta che balla lento, sinuoso.
La mia mano scivola nella mia intimità e afferra la carne turgida iniziando un movimento avido, su e giù sull’asta, agevolato dagli umori di Alessia ancora presenti lungo il mio sesso. Invito Andrea e Stefano a gustarsi lo spettacolo dalla mia prospettiva.
La vista di quella meraviglia, fa ricrescere il desiderio nei loro sessi e, in men che non si dica, svettano turgidi e possenti verso l’alto. Stefano seduto sul divano, viene catturato dall’avidità di Marta e Alessia che iniziano un lento e salivoso fellatio. Indugiano morbosamente su quel sesso mostrando tutta la loro padronanza con la lingua che si incrociano sul sesso che è ormai giunto all’apice del piacere e a breve, donerà il suo seme. La mano di Marta ingabbia il rapace pronto a spiccare il volo e con movimenti lenti, dolci e ritmati gli fa raggiungere, in pochi istanti, il piacere. La pelle di Marta viene inondata dal seme denso e abbondante di Stefano.
Seduto sul divano, Alessia mi monta a gambe spalancate. Impugna il mio sesso, l’appoggia al suo e dolcemente ci si lascia scivolare sopra. Inizia una cavalcata senza controllo. Il seno che ondeggia davanti alle mie labbra, il profilo dei suoi fianchi su cui appoggiano le mie mani sono illuminati dal movimento elegante della fiamma dalle candele, la bocca carnosa dischiusa per il piacere, la carne in preda al fuoco interiore ci divora di piacere.
Difronte, Andrea in totale estasi, sta scopando il culo di Marta. Non li vedo ma immagino ogni spinta perché cadenzati dai gemiti di Marta. Gemiti che accompagnano il piacere del suo amato fino a riempirle la fessura violata.
Al risveglio del mattino, quella stanza che fino a poche ore prima ospitava corpi nudi liberi di volare ed amarsi, adesso è vuota ma piena di consapevolezza per aver vissuto un momento speciale con persone speciali. GRAZIE!
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