La bambola di Lisa

“Bastarono pochi secondi e anche lei esplose in un orgasmo potentissimo tanto da squirtare e spruzzarmi il viso mentre la mia lingua era ancora dentro la sua…”

Lisa con il passare del tempo mi stava sorprendendo sempre di più,
il suo angelico aspetto di ragazza acqua e sapone nascondeva in realtà un’anima sempre più focosa e trasgressiva desiderosa di sperimentare nuove forme di piacere.
Oltre che con me sapevo che ogni tanto Lisa si vedeva con Sara, la titolare del negozio di intimo donna dove sapeva di poter tranquillamente trovare cose sfiziose ma adeguate a ragazze “curvy”.
Sara già dal primo giorno in cui si erano conosciute nel suo negozio aveva messo gli occhi, e non solo quelli, su Lisa ed erano diventate dapprima amiche e poi non molto tempo dopo compagne di giochi saffici. Da quello che Lisa ogni tanto si faceva scappare Sara aveva un carattere tendenzialmente dominante e durante i loro incontri la stava introducendo gradualmente a giochi BDSM soft, cosa che a Lisa incuriosiva molto visto che già di suo adorava essere sculacciata e farsi strizzare i capezzoli. Una esemplare dimostrazione la ebbi il giorno in cui, senza che io sapessi nulla, loro organizzarono uno spettacolo lesbo in cui iniziarono a giocare tra loro a patto che non interferissi in alcun modo. Fu un’esperienza memorabile vedere quelle due donne scambiarsi calde effusioni l’un l’altra e saperle godere mentre le osservavo.

Lisa che aveva un fisico “morbido” con un gran seno e un magnifico sedere, oltre ad essere mia amica e compagna di “giochi di letto”, desiderava perdere qualche chiletto ed essere più tonica, così mi chiese di accompagnarla nelle sue camminate e qualche corsetta.

Una sera di inizio estate eravamo appena arrivati davanti a casa di Lisa di ritorno uno dei nostri giri di corsa sudati ed esausti
“Non vedo l’ora di buttarmi sotto la doccia !” esclamò Lisa ancora con il fiatone.
“A chi lo dici” le risposi
“Vuoi fermarti da me a farla ? Magari dopo usciamo insieme a cena che ne dici ?”
accettai volentieri la proposta.

Come al solito salendo le scale tenevo gli occhi sul culo di Lisa, anche in pantaloncini corti tutti bagnati di sudore era uno spettacolo osservare il suo bacino ondeggiare ad ogni passo e riuscivo ad intravvedere anche le mutandine che le si erano infilate tra le natiche.

Entrati in casa Lisa si tolse scarpe e calzini e si diresse verso il bagno. Maglietta, pantaloncini, reggiseno sportivo e mutandine finirono a terra uno dopo l’altro. Rimase un istante nuda sulla porta del bagno, le sue meravigliose forme sinuose si stagliavano controluce
“Che fai non vieni ? In doccia ci stiamo tutti e due… “
Pochi istanti dopo eravamo entrambi sotto il getto d’acqua calda. Mentre con una mano con la spugna insaponata le passavo tutto il corpo, con l’altra accarezzavo le sue splendide curve, il seno, i fianchi, il sedere infine finii con la mano tra le sue cosce.
“Subito li sei finito ?” mi riprese ridacchiando “A proposito, visto che sei arrivato la, ti va di dargli una ripassatina ?” e dicendo questo mi porse un rasoio da donna. Lisa divaricò un po’ le gambe ed io mi inginocchiai davanti a lei, le insaponai per bene la patatina e con molta delicatezza mi dedicai ad esaudire la richiesta fino a renderla perfettamente liscia e morbida.
“Sono stato bravo come estetista ?” le chiesi ridendo “Molto” mi rispose passandosi la mano sulla fichetta depilata, poi nei suoi occhioni azzurri balenò un pensiero e sulle labbra comparve un sorriso malizioso “Chissà come staresti tu invece tutto morbido…” e cosi dicendo appoggiò il rasoio sul mio petto e lo fece scorrere lentamente lasciando una striscia di pelle liscia “Ormai che hai cominciato… Scopriamolo.” e la lasciai fare.
Lisa si dedicò a me passando ogni centimetro del mio corpo e alla fine ero completamente depilato.
Usciti dalla doccia ci asciugammo a vicenda, Lisa mi accarezzava delicatamente il corpo “Sei tutto morbido e liscio, quasi come me…” poi mi diede un rapido bacio sulla bocca e subito dopo nei suoi occhi comparve di nuovo uno sguardo malizioso. “Oggi ho voglia di dedicarmi a te” mi disse, non capivo cosa intendesse, ma dopo essersi avvolta nell’asciugamano ed essersi raccolta i capelli umidi in un altro a mo di turbante mi prese per mano e mi accompagno verso la camera da letto.
“Stenditi su letto e chiudi gli occhi ” mi disse con voce suadente, ed io le ubbidii. La sentii aprire un cassetto e prendere qualcosa, pochi istanti dopo nell’aria c’era un profumo di olio di mandorle e le sue mani calde cominciarono a massaggiarmi e a cospargermi di quell’olio. Anche in questo momento fu estremamente delicata e minuziosa passando ogni millimetro della mia pelle.
Quando ebbe terminato mi chiese di mettermi seduto sul bordo del letto rimanendo con gli occhi chiusi, le ubbidii di nuovo. Rovistò di nuovo nel cassetto e prese un’altra boccetta, questa volta l’odore era pungente. Mi prese delicatamente una mano e sentii passare qualcosa sulle mie dita.
Aprii gli occhi: “Che fai ?” esclamai accorgendomi che stava stendendo dello smalto rosso sulle mie unghie. “Shhh, chiudi gli occhi e lasciami fare. Ho voglia di fare un gioco nuovo oggi, e tu sei il mio giocattolo… Se fai il bravo poi ti do un premio” e mentre pronunciava la frase scostava l’asciugamano che la cingeva mostrandomi la sua passerina, quello era il premio se l’avessi assecondata. Richiusi gli occhi e la lasciai fare. Mi passò lo smalto sia sulle unghie delle mani che dei piedi. Frugò di nuovo nel cassetto, questa volta era un rossetto. Continuò così finché ebbe finito di truccarmi completamente come una vera donna. Io ero in imbarazzo, non avevo idea di cosa volesse fare, ma sapevo che la cosa le dava piacere così mi abbandonai ai suoi desideri.
“Sei proprio una gran figa ‘en femme’ “ disse soddisfatta guardando il risultato del suo lavoro “ma manca un dettaglio” aggiunse, e si diresse verso l’armadio. Lo aprì e rovistò in una scatola sul fondo. Ne estrasse una parrucca dalla lunga chioma rosso fuoco, era quella che lei aveva usato in qualche festa in cui si era travestita da Jessica Rabbit e quel costume le stava magnificamente visto che anche lei, come il personaggio del film, aveva un seno decisamente prosperoso.
Mi mise la parrucca e mi osservò di nuovo con quello sguardo malizioso tra l’eccitato e il divertito, “Quasi perfetta” esclamò, poi voltandosi verso il comò dietro di lei aprì un cassetto e tirò fuori un po’ di biancheria intima nera: mutandine di pizzo, calze autoreggenti e un baby doll.
“Oggi sarai la mia bambola personale e giocherò con te come più mi aggrada”, il suo sguardo continuava ad essere malizioso ed eccitato, ma il suo tono di voce si era fatto più deciso e determinato mentre pronunciava quelle parole.
Proseguì nella sua opera per trasformarmi nella sua bambola facendomi indossare dapprima le calze autoreggenti, poi le mutandine ed infine il baby doll. Poi mi fece alzare e mi portò davanti allo specchio per farmi ammirare il risultato finale. “Però non stai per niente male come femmina” disse Lisa guardandomi da testa ai piedi.
Lasciò cadere a terra gli asciugamani che le cingevano il corpo e il capo e si portò nuda dietro di me, con i capelli ancora umidi che le coprivano le spalle. Il sue splendide tette spingevano sulla mia schiena, mi ritrovai una sua mano che mi strizzava i culo e l’altra sul petto. “Sei proprio una bella troietta, adesso soddisferai ogni mia voglia e desiderio” mi sussurrò eccitata all’orecchio.
Ero confuso e provavo un senso misto tra vergogna e piacere di quella situazione, ma avevo ormai imparato che Lisa avrebbe saputo stupirmi e coinvolgermi in qualcosa di nuovo e trasgressivo.
Non feci in tempo a terminare quel pensiero che mi ritrovai bendato, poi delicatamente Lisa mi prese le mani e me le portò dietro la schiena legandomi i polsi con un altro foulard. Non potevo vederla ne toccarla, ma potevo sentirla muoversi, ascoltare il suo respiro eccitato, e percepire il suo corpo e le sue mani che mi sfioravano.
Mi afferrò il viso tra le mani ed iniziò a baciarmi appassionatamente, poi le sue mani scesero e si infilarono sotto il baby doll andando a cercare i miei capezzoli e a strizzarli. Era un po’ doloroso ma allo stesso tempo eccitante. Lisa mi stava facendo sentire cosa provava quando io giocavo con i suoi seni. Mentre continuava a baciarmi le sue mani percorrevano vogliose tutti il mi corpo, di tanto in tanto mi dava una palpatina al culo e poi tornava a stuzzicarmi i capezzoli.
D’un tratto mi spinse facendomi cadere sul letto, ora lei era sopra di me, continuava a baciarmi, sentivo le sue grandi tette spingere contro il mio petto. Poi iniziò a scendere, mi baciò sul collo, sollevò il baby doll e proseguì lentamente sul petto, sull’addome e sempre più giù fino al pube dove si fermò. Si scosto e la sentii afferrarmi per i fianchi facendomi voltare a pancia in giù.
Ricominciò a baciarmi dal collo per poi iniziare a scendere di nuovo, sulle spalle e sulla schiena.
Era una scena già vissuta in passato, ma a ruoli invertiti, questa volta era lei a dominare. Intuivo quello che sarebbe successo dopo e l’eccitazione iniziò a pervadermi.
Lisa strusciava le sue grandi tette sul mio corpo, era estremamente piacevole, e nel frattempo continuava a baciarmi ogni centimetro di pelle. Continuò a scendere fino al mio culetto. Mi abbassò le mutandine quel tanto che bastava per scoprire le mie natiche, le baciò entrambe e poi me le strizzo con entrambe le mani. Infine giunse quello che mi aspettavo, un sonoro ceffone sul culo. Sobbalzai di piacere, Lisa mi stava ricambiando esattamente come piaceva tanto a lei. Ed effettivamente devo dire che quel misto tra dolore ed eccitazione era particolarmente coinvolgente.
Lisa continuò a sculacciarmi, sentivo le chiappe diventare calde, ogni colpo faceva aumentare la mia eccitazione e anche la sua, lo potevo avvertire dal suo respiro che si faceva affannoso.
Ad un certo punto le sculacciate si interruppero e la sentii di nuovo riprendere a baciarmi le natiche calde e rosse, poi avvertii il caldo umido della sua lingua farsi strada lungo il solco delle mie chiappe e scendere lentamente verso il buco del mio culetto.
Con la lingua iniziò delicatamente a giocarci, a leccarlo, a tentare di penetrarlo. Era una sensazione assolutamente nuova ed estremamente piacevole ed eccitante. Sentii Lisa portare una mano sul mio cazzo che era già duro, ma non era per darmi piacere ma per raccogliere con la punta delle dita gli umori che già colavano. Con le dita inumidite dei miei stessi umori iniziò a lubrificare il mio culetto e a spingere delicatamente. Non feci resistenza e in breve sentii il suo dito che si faceva strada dentro di me. “Ma che brava puttanella… Quanto ti piace che ti stai già aprendo… ”
Gli apprezzamenti sconci di Lisa non facevano che alimentare la mia voglia di essere a sua completa disposizione, così senza che me lo chiedesse alzai per bene il culo mettendo bene in evidenza “Ma quanto sei troia” commentò soddisfatta di vedermi così accondiscendente.
Continuò a leccarmi il buchino e a lavorarlo delicatamente con le dita fino a quando riuscì a farmene entrare tre e pian piano le muoveva come se mi stesse scopando.
Dopo un po’ sfilò le dita e si allontano un istante. La sentii aprire di nuovo un cassetto e tornare dietro me, restò immobile un attimo ed emise un breve mugolio, poi mise le mani sui miei fianchi e avvertii qualcosa di morbido che si appoggiava al mio buchetto. Aveva indossato lo strapon strapless che Sara aveva usato su di lei ed ora era pronta a provarlo su di me…
Cominciò a muoversi lentamente, spingendo gradualmente contro il mio culetto che pian piano rispondeva allo stimolo e si apriva accogliendola sempre di più. Quando riuscì a far entrare la punta Lisa si fermò un attimo e poi riprese di nuovo a spingermelo sempre più dentro. Ero pervaso da uno strano e peccaminoso piacere, Lisa era completamente dentro di me, il mio cazzo continuava a colare per l’estrema eccitazione. Anche Lisa era estremamente eccitata, il suo respiro era sempre più affannoso e rapido, mugolava e gemeva, mentre riprendeva a scoparmi con foga.
Poco dopo anch’io gemevo e mugolavo come una puttanella in calore e dimenavo il culo incitandola a scoparmi più forte. Ora sapevo cosa provava lei quando la scopavo, era spudoratamente travolgente e coinvolgente.
Dopo poco esplosi nel mio primo orgasmo anale e contemporaneamente la sborra uscì copiosa dal mio cazzo. Lisa ansimante rimase ferma dentro di me, mentre nel mio ventre gli spasmi di piacere continuavano a farsi sentire.
Poi si ritrasse. Con un altro mugolio, la sentii sfilarsi lo strapon. Sciolse il nodo che mi teneva legate le mani e mi afferrò per le natiche e mi rigirò nuovamente. Si portò sopra di me e mi tolse la benda, i suoi occhioni brillavano estasiati “Leccami la figa” ordinò portandomela davanti alla bocca. Era completamente bagnata, ancora dilatata dallo strapon che vi aveva infilata e con il clitoride turgido. Aprii la bocca e le infilai la lingua dentro leccandola per bene, mentre con le labbra succhiavo i suoi dolci umori. Con le mani finalmente libere le afferrati le tette e le strinsi i capezzoli. Di tutta risposta lei portò una mano sul clitoride e inizio a masturbarsi intesamente.
Bastarono pochi secondi e anche lei esplose in un orgasmo potentissimo tanto da squirtare e spruzzarmi il viso mentre la mia lingua era ancora dentro la sua fica calda e bagnata.
Si lasciò cadere accanto a me ansimante. Mi fissò intensamente con i suoi occhioni azzurri.
“Sei stata fantastica amore mio, una perfetta bambola per i miei giochi” disse accarezzandomi il viso e baciandomi dolcemente sulle labbra…

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BDSM

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