BDSM e fantasie limitrofe – parte prima

“La porta si richiude violentemente alle mie spalle e mi ritrovo nel buio più completo…”

Mi ha sempre affascinato ed attratto il mondo BDSM soft, ovvero quello
in cui si realizzano scene di sesso nelle quali i personaggi recitano un ruolo predeterminato. Le situazioni che la mia fantasia predilige e che solo a descriverle mi fanno provare una forte eccitazione, sono quelle dove uno dei soggetti, di solito completamente nudo, offre il proprio corpo alle finte sevizie di uno o più padroni. Mi piacerebbe che qualcuno mi contattasse per aiutarmi a realizzare la fantasia che egue e che oggi voglio condivedere sulle pagine di questo spazio dedicato alla libera espressione.

Sono seduto al tavolino di un bar ed ho davanti tutto il pomeriggio libero, la mia mente sta vagando da un capo all’altro dell’universo conosciuto dei miei pensieri e mi sento rilassato ed in pace con il mondo. Improvvisamente il suono di una notifica, mi riporta al presente da quel luogo senza tempo dov’ero poco fa. È un invito che proviene da un contatto conosciuto sul meraviglioso sito di ANNUNCI69.IT a raggiungerlo in un luogo poco distante da dove mi trovo, in un parcheggio vicino al lago.

Finisco la mia birra, pago e mi incammino verso l’auto, parcheggiata a pochi passi. L’accendo e mi dirigo al luogo dell’appuntamento. Giunto lì riconosco l’auto del mio contatto parcheggiata dall’altro lato del piazzale in terra battuta e mi avvicino. All’Interno dell’abitacolo però non c’è nessuno, tranne un foglietto che sembra essere stato dimenticato apposta sul sedile dal lato passeggero con scritto: “BUSSARE AL CAMPER”. Mi volto a cercare il camper e ne vedo uno parcheggiato dal lato dello spiazzo da dove ero arrivato, ma a cui prima non avevo fatto caso.

Busso due volte e nessuno risponde. Busso con maggiore insistenza ed una voce, che sembrava proprio quella del mio contatto, mi esorta ad entrare. Salgo i tre gradini della scaletta e sono all’Interno del veicolo. La porta si richiude violentemente alle mie spalle e mi ritrovo nel buio più completo. Sudo ed il cuore ha iniziato ad accelerare. I miei battiti sono così rapidi che sembra voglia uscirmi dal petto. Poi d’un tratto si accende una luce che mi abbaglia gli occhi ed una voce, stavolta diversa dalla prima che avevo udito, mi intima: “Ora che sei arrivato, spogliati che ci divertiamo!”

La voce stentorea è cammuffata e non riesco a comprendere se provenga da un uomo o da una donna. Obbedisco ed inizio a spogliarmi. La voce incalza: “Via tutto! Voglio vederti nudo come un verme!”. Decido di stare al gioco e mi libero dei boxer chinandomi in avanti. La luce si spegne, facendo ripiombare la mia vista nel buio più completo e sento due mani che mi afferrano la testa e la bloccano a mezz’aria mentre sto per rialzarmi. Da dietro qualcuno mi afferra le mani, le unisce per i polsi, che poi sento venire legati stretti.

La corda che è stata usata per legarmi i polsi viene fatta passare in una carrucola posta sopra la mia testa ed io sento le mie braccia sollevarsi dietro la mia schiena. Ora sono immobilizzato e le mie terga sono esposte e facili da raggiungere, libere da ogni protezione. Nonostante la mancanza di preavviso per l’accoglienza ricevuta, il mio membro ha avuto da subito un’erezione, ed ora che sta riassumendo le sue dimensioni naturali quando è a riposo, presenta un’imperlatura su tutta la corona del prepuzio. Sento una mano che si avvicina, strofina le dita sulla mia cappella e poi me le porta al viso, introducendole nella mia bocca.

“SCIAF!” È il suono che eccheggia nell’aria subito accompagnato da un forte bruciore sulla chiappa sinistra. Siccome adoro lo spanking, non immaginando quale potrebbe essere la reazione dei miei aguzzini, ed essendo in passato già stato lo slave di una mistress, anziché lamentarmi, rispondo :”ancora” e nel farlo ondeggio i fianchi, offrendo l’altra natica. Con mia sorpresa non arriva nessun colpo, ma una mano femminile dotata di unghie ben limate ed una potente stretta, mi afferra la chiappa destra e dopo aver indugiato un attimo, la strizza come si spreme un limone nel the delle cinque.

Eccitati? Io si.
Non andate via che arriva la seconda parte.