“Visto che con gli annunci la situazione è un po’ statica, provo a raccontarvi qualcosa…”
Visto che con gli annunci la situazione è un po’ statica, provo
a raccontarvi qualcosa. Spero di non annoiarvi e i vostri commenti sono molto graditi.
Avevo 16 anni ed ero nella terza superiore. Ero più o meno uguale ad oggi, fisicamente, alto, moro, solo più magro. Siccome ero bravino in inglese, la prof mi ha fatto iscrivere a questo concorso. Mi era andato benissimo, avevo superato le fasi locali fino alle regionali, e quindi siamo arrivati alla fase inter-regionale, che si doveva tenere a Genova, su più giorni.
Quindi un bel mattino sono salito sul treno, direzione Liguria. Era aprile o inizio maggio, il tempo era già bello, con un caldo moderato. Arrivato là, eravamo qualche decina di ragazzi e ragazze, di tutte le regioni del nord. Conoscevo di vista solo un altro ragazzo emiliano, che avevo incontrato alle fasi precedenti. Bene, primo giorno, ci siamo sistemati nell’alloggio, e al pomeriggio già la prima prova. Il secondo giorno, altre 3 o 4 prove. Di sera si cenava in gruppo, ma un gruppo tranquillo, ci si rideva, si scherzava ma poi si tornava nelle stanze.
Al terzo giorno, al mattino, intorno alle 11, dovevano annunciare i risultati. In precedenza, avevo notato che il nostro albergo si trovava a 10-15 minuti a piedi da una spiaggia (non chiedetemi dettagli, sono passati 10 anni e non sono pratico della città). Quindi ho pensato che al mattino, prima delle 11, riesco a fare una passeggiata fino lì. Detto fatto, alle 7 e mezza circa ero sveglio, mi sono vestito e partito direzione spiaggetta. Era un giorno della settimana, forse un venerdì, e siccome era ancora presto, sia nella stagione che come ora del giorno, arrivato là c’era pochissima gente. Ho passeggiato lungo la spiaggia, bagnandomi anche i piedi nell’acqua ancora fredda, e dopo aver girato un po’, visto che avevo ancora tempo, e non avevo ancora provato il sole quell’anno, ho deciso di prendere un po’ di sole!
Gente c’era pochissima ancora, così mi sono spogliato fino ai boxer e mi sono steso sulla sabbia (non avevo con me il costume ovviamente). Si stava da dio….. relax totale prima di ripartire per casa (per i risultati del concorso ero tranquillo). Non so quanto tempo sia passato, forse 10 o 15 minuti, e ho sentito delle voci vicino. Ho aperto gli occhi e ho alzato la testa. E ho visto avvicinarsi due ragazze, compagne del concorso, non le sapevo per nome, solo di vista. Erano carine entrambe, una più grande, di quinta sicuro, con i capelli tinti color castano-rosso, corpo ben formoso, e l’altra morettina, magra, bassina, probabilmente mia coetanea. Entrambe erano in pantaloncini corti, magliette e una felpa sopra. Si sono avvicinate, ci siamo salutati e quella più grande dice: “Menomale che c’è qualcuno, non ci andava di stare da sole…”. Io, da bravo ragazzo, ho allungato la mano con intenzione di rimettermi i pantaloni corti, ma sempre quella mi fa “ma non farti problemi, nemmeno noi abbiamo i costumi, volevamo solo sentire un po’ il sole…”, e si sono sedute accanto a me.
Ero in boxer su una spiaggia, con due ragazze che conoscevo appena, carine poi… aaa, e come commento, io ero ancora vergine al tempo (non avevo fatto nulla oltre un paio di seghe ricevute). E quando le compagne sono rimaste in maglietta la mora, e in canotta la rossa, ho cominciato a sentire delle mosse dentro ai boxer! La rossa forse aveva notato qualcosa, che ero “teso”, perché lì ha cominciato un bel gioco. Abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, e dopo poco, senza “avvertenza”, la rossa, che era quella accanto a me, ha rinunciato alla canottina, lasciando alla mie vista due belle tettone (una terza almeno), strette le poverine in un reggiseno bianco. Infatti, non aveva il costume ahahahaaa… Poi ha invitato anche l’altra a fare lo stesso, solo tettine per l’amica ehehhhehe.
Comunque, ci siamo stesi tutti e 3, io soprattutto faccia in giù, c’era una rivolta dentro le mie mutande, il cazzo voleva fuori ahahahah. Prendevamo il sole, ogni tanto scambiavamo qualche parola, io però ero un po’ agitato, ero in tiro con le due tipe accanto, io timidone abbastanza, non volevo essere preso per cretino o segaiolo ahhahaha. Non so bene quanto tempo sia passato ancora, quando sempre dal nulla e sempre la rossa dice verso l’amica: “che ne dici di fare un tuffo veloce??”. Poi subito verso me: “ti spiacerebbe rimanere qui con le nostre cose?”. Io ho dato il mio accordo, e in un baleno la rossa era in piedi, si è abbassata i pantaloncini corti, mostrando un culo da matti!!, “coperto” solo da un perizoma inutile. E, per continuare in bellezza, ha portato poi le mani dietro al reggiseno, lo ha slacciato, e lo ha poggiato tranquillamente sopra gli altri vestiti, trovando anche una spiegazione per il gesto: “non vorrei bagnarlo….”, ha detto. Ragazzi, due tette stupende che ricordo bene ancora oggi, tonde, sode, con i capezzolini piccoli ma duri per l’aria fresca… Con difficoltà ho staccato gli occhi da lei, e ho guardato la morettina, quella era confusa quanto me ahahhah. Convinta si e no, ha rinunciato anche lei al reggiseno e ai pantaloncini, e l’ho vista arrossire all’istante quando mi ha mostrato le piccole tette. E cosi, le due ninfe sono corse verso l’acqua, prima fino al ginocchio, poi avanzando pian piano. Il bagnasciuga era piuttosto stretto in quella zona, così le vedevo per bene, correre, ridere, bagnarsi a vicenda…. Ma anche loro vedevano me!
Una volta che le ho viste entrare nel mare, non ce lo fatta più, e con una mano dentro ai boxer ho cominciato una tanta aspettata sega accelerata! Ma dopo qualche colpo, ho liberato il cazzo per bene dalle mutande, e ci ho dato dentro! Anche se c’era sempre poca gente in giro, stavo piuttosto composto, per evitare di essere sgamato. Le ragazze ormai mi avevano visto, avevano visto la mia reazione, e sembravano soddisfatte dell’esito… Sorridevano, si dicevano, e mi guardavano a turno, facendo finta di parlare fra di loro.
Io alternavo i ritmi con la sega, ma dopo pochi minuti le due stavano uscendo dall’acqua, probabilmente era ancora troppo fredda. Si avvicinavano, quasi nude e bagnate, e sentivo un mix tra eccitazione e vergogna. Ci davo dentro a ritmo lento e quando sono state in piedi accanto a me, ho chiesto “permesso” a bassa voce: “posso finire?”. E la rossa ha risposto “ma certo!… poi credo che la nostra amica non ne abbia visto di queste cose”, dicendo sull’amica. Si sono sedute ai miei fianchi, come per coprirmi, e stavano lì ad asciugarsi dal sole e a vedermi venire…
Da quel punto non so se sono resistito ancora un minuto, e finalmente ho schizzato, in modo abbondante e lontano sulla sabbia! Le ragazze hanno sorriso soddisfate entrambe, per l’effetto che hanno avuto sopra di me, e io sono crollato, letteralmente. Le due compagne si sono vestite poi, mi hanno coperto il cazzo con i miei stessi pantaloni, e sorridendo hanno aggiunto “ci vediamo alle 11”.
Vabbè poi sono tornato anch’io all’albergo, il concorso mi era andato benino, unico dispiacere, non aver fatto un’altra serata lì dopo quel che è successo in spiaggia. Credo che sarei andato più lontano, con almeno una delle due… Dopo, ognuno a casa sua, le ragazze erano di Torino o dintorni, e ovviamente non le ho più viste da allora.
Il racconto è reale, spero di non avervi annoiati troppo, e ripeto, i commenti sono molto graditi.
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