Quando è uscita dall’ufficio di Alex Francesca è andata alla sfilata ma ha visto che ormai il suo lavoro era sfumato ma in compenso aveva goduto così tanto con lui che non c’era il rammarico di non aver lavorato nel backstage. Francesca ha fatto in tempo a godersi gli ultimi modelli in passerella così ha potuto riposarsi e riprendere i normali ritmi di vita.
Al termine è andata dove ci sono le modelle, i modelli e tutto l’entourage che gli spettatori non vedono. Lì ha trovato Rebecca che festeggiava ed hanno deciso di andare a cena insieme in un ottimo ed economico ristorantino convenzionato con l’albergo dove alloggiano le modelle. L’azienda produttrice di lingerie, che ha avuto molto successo, ha organizzato una festa ed ha proposto di dormire nell’hotel per evitare brutte avventure per le strade.
Rebecca e Francesca hanno accettato.
Prima però hanno fatto una capatina a casa per prendere qualcosa di adatto. In effetti una gonna corta con una camicetta aperta sul davanti con delle labbra stampate sul tessuto non era certo l’abbigliamento adatto così come Rebecca che aveva una canottiera, leggings ed ai piedi ballerine.
Al ritorno sono andate nella camera assegnata si sono cambiate per prepararsi per la nottata
Per la serata Francesca ha scelto un tubino di paillettes dorate che le fasciava il corpo, ai piedi sandali con zeppe che hanno avuto l’onore di servire i suoi piedini opportunamente truccati con uno smalto oro luccicante, un anellino d’argento al mignolo destro ed un tatuaggio temporaneo applicato per l’occasione che rendeva i suoi piedi molto attraenti.
Rebecca ha scelto una minigonna bianca volutamente incapace di celare un tanga nero di pizzo, un top in tinta che si sforzava di stringere il suo prorompente seno, peraltro ampiamente visibile. Lei in queste occasioni era molto più esibizionista dell’amica.
Quando sono scese in mezzo alla gente nei saloni erano due vere troiette maliziose opportunamente agghindate per far strage, come si suol dire, di cuori.
La festa andava bene, le persone erano allegre, vivaci ma sempre in modo molto contenuto e con una cappa di formalità che limitava le due ragazze che arrivate ad una certa ora hanno deciso di andare in giro a cercare un locale adatto a loro. La scelta del locale non è stata facile anche se sulla strada era un pullulare di PR delle varie discoteche. In pochi minuti hanno collezionato inviti per circa una decina di locali ed alla fine hanno deciso di recarsi in una delle più famose.
Appena si sono presentate all’ingresso i buttafuori le hanno fatte passare squadrandole per la bellezza e l’appariscenza degli indumenti. Anche nel tratto tra il parcheggio dell’auto e l’entrata della discoteca i maschi, ma anche le femmine giovanissime, le hanno squadrate e sicuramente hanno fatto commenti.
All’ingresso non le hanno fatte pagare e subito sono andate su una delle piste.
Mentre giravano in auto alla ricerca della discoteca hanno stabilito di ballare insieme lascivamente per un po’ in modo da attirare i maschi per poi sceglierne qualcuno.
Ma le cose non sono andate così come previsto.
Infatti lo sfregarsi di Francesca contro Rebecca, sfiorare ripetutamente le sue tette con le mani, avvicinare le loro labbra fino a sentire il respiro caldo, ha avuto un effetto eccitante che come conseguenza ha fatto bagnare le mutandine che Francesca sentiva umide.
Dopo una serie di balli le due amiche sono andate a prendere la prima consumazione. Il bancone del bar era affollatissimo e Francesca ha chiaramente sentito alcune mani palparle il culetto. Lei ha lasciato fare e per rincarare la dose si è messa a baciare Rebecca.
Durante uno di quei baci lascivi con tanto di lingua in bocca, un ragazzo molto carino si avvicinato ed ha chiesto se fossero “lesbiche o anche…” e loro all’unisono con una sonora risata “Anche!!”
Lui è rimasto sorpreso e stordito dall’ambiguità della risposta. Ha interpretato la parola come ‘ sì, siamo lesbiche ma anche etero sessuali e scopiamo molto’ come una provocazione ed un invito a fare sesso con loro. In ogni caso per le due e per il giovane è stato un segnale che saltava i preamboli e lo immetteva nella loro amicizia e voglia di sedurre qualcuno. Le due ragazze lo hanno preso a braccetto e lo hanno condotto prima su un divanetto nei pressi di una pista, poi nel privé dove le luci soffuse e l’ambiente raccolto che dava la sensazione di intimità ha scatenato la loro libido.
Senza che ci fosse necessità di preliminari Rebecca si ha sfilato il top rimando a seno nudo, Francesca invece si è limitata ad alzare il vestitino fino all’inguine.
Il fortunato maschietto si è avventò immediatamente sulle tette di Rebecca mentre le mani di Francesca gli sbottonavano i pantaloni che cadevano a terra e vista la nudità del suo cazzo per dritto e turgido ha iniziato a massaggiarlo.
Gli occhi si sono adattati alla luce soffusa ed ora si vedeva bene il ragazzo che succhiava avidamente le tette di Rebecca. Quelle immagini aumentavano l’eccitazione, di Francesca che avrebbe gradito delle attenzioni ma non ne riceveva abbastanza. Lui preferiva Rebecca.
Voltando lo sguardo Francesca si è accorta che, seduta in un angolo del privé, c’era una figura femminile dalle linee sinuose che non si riusciva a distinguere bene ma che dalla posizione della testa e dei capelli si poteva pensare che stesse guardando nella loro direzione. In pratica era una ragazza che guardava e non si vedeva con chiarezza se si stesse masturbando se si stesse solo eccitando.
Attirata da quella figura solitaria Francesca ha deciso di andarle incontro. Man mano che si avvicinava la misteriosa donna sembrava sussultare e più si accostava più si rendeva conto che la curiosità la attirava verso quella figura di cui la colpiva l’aspetto piacevole.
Stando vicina a lei nonostante l’oscurità si vedeva che era una bella brunetta, in bikini rosso scintillante, dall’abbigliamento e dal trucco si capiva che era una ragazza sofisticata, la sua pelle era coperta da una patina dorata e ciò non ha lasciato dubbi in Francesca: si trattava di una ragazza immagine o di una cubista.
Non appena Francesca le è stata davanti a portata di mano, la ragazza ha sorriso che è stato subito ricambiato. Francesca si è seduta al fianco accanto a lei senza scambiare nemmeno una parola mentre i loro occhi erano fissi ad osservare Rebecca ed il ragazzo limonare e succhiarsi.
Quando il cazzo del ragazzo ha penetrato Rebecca nella figa, le lingue di Francesca e della ragazza si sono incontrate e si sono piaciute.
Il color oro dell’abito di Francesca si abbinava a meraviglia con il color oro della pelle dell’altra che sembrava una statua greca. L’immagine che la ragazza dava durante i baci era di notevole lascività. Si lasciava toccare ovunque e le piaceva che Francesca conducesse il gioco erotico.
Le mani hanno esplorato nell’oscurità il corpo femminile dell’altra e così si è scoperto che gli indumenti erano veramente esigui. Il suo bikini dorato è scomparso rapidamente aiutato dalle manine che sono andate anche ad esplorare le sue mutandine avendo la piacevolissima scoperta che era depilata a fondo proprio come Francesca e sebbene la luce del locale fosse bassissima si è notato che la sua figa non era bianchissima ma aveva lo stesso colore del resto del corpo, ciò significava che prendeva il sole integrale.
Baciandosi come disperate ed affamate di sesso, reciprocamente si sono infilate le dita nelle loro cavità vaginali generando un piacevole formicolio nelle cosce.
Si distingueva chiaramente il rumore delle dita che sgrillettavano la fighetta di Francesca che era bagnatissima e si sentiva lo sciacquio durante la penetrazione.
Si avvertivano anche i gemiti di qualcuno nella penombra, forse era Rebecca ma Francesca non ne era sicura, poteva essere qualcun altro. Lei era impegnata con quella ragazza bellissima e misteriosa e si donava a lei con tutte le energie disponibili. Sentivo il respiro della ragazza dalla pelle d’oro farsi sempre più pesante, le tette riempivano la bocca dell’altra. Intanto le dita nella figa da due sono passate a tre e venivano agitate forsennatamente.
A quel trattamento Francesca è venuta con un gridolino soffocato ed anche la ragazza pochi istanti più tardi ha fatto altrettanto con un orgasmo particolarmente forte dovuto all’oscurità malandrina del privé che dava la sensazione di essere sole mentre la realtà è che a sditalinare c’era una giovane femmina.
La ragazza misteriosa aveva una bella resistenza oppure era abituata a simili situazioni. Non ha avuto il rilassamento del dopo orgasmo anzi si è levata in piedi e si è rivestita.
“Vieni con me?” ha sussurrato in un orecchio a Francesca che si è riassettata e sono uscite per mano dal privé.
“Mi chiamo Roberta. Tu?”
“Francesca. Sei molto carina e mi sei piaciuta”
“Anche tu, moltissimo. Vieni che andiamo al bar. Ti offro un drink”
Quel drink in piena notte è stato fatale per Roberta che ammaliata da Francesca le ha fatto molte confidenze e le ha promesso di incontrarla di nuovo.
Quella promessa non è stata da marinaio perché dopo due giorni è arrivata una telefonata con cui Roberta diceva che aveva voglia di vedere sia Rebecca che Francesca nello stesso privé “Sai, abbiamo avuto molto successo e chiedono una replica”
Chi fossero i richiedenti non si è mai saputo ma ciò che interessava a Rebecca e Francesca era esibirsi nel fare sesso davanti ad altre persone senza che loro due le vedessero.
Al ritorno a in albergo erano stanchissime ed hanno riposato stando abbracciate.
Al risveglio in tarda mattina dell’indomani, sabato, Rebecca è stata la prima ad aver aperto gli occhi e quando si è accorta che anche Francesca si era svegliata le ha proposto di andare al mare nel primissimo pomeriggio.
La proposta era entusiasmante. Le due ragazze sono uscite dall’albergo per andare a comprare due bikini da una loro conoscente non lontano da dove si trovavano loro.
Il sole era alto, la luce abbagliante e l’aria calda, giusto clima per andare in spiaggia.
Non è che la spiaggia fosse l’unica soluzione che avessero di certo a loro non mancavano le alternative e le distrazioni.
Con i bikini acquistati il programma era di abbronzarsi adeguatamente e, ovviamente, divertirsi. Di sicuro non erano certo intenzionate a passare in albergo i pochi giorni a disposizione.
Essendo uscite con una pulizia mattutina sommaria, appena ritornate Rebecca si precipitata sotto l’erogatore della doccia, Francesca invece si è gettata sul letto e si è ritrovata ad osservare la sua amica in bagno sotto l’acqua che scorreva sul suo corpo Francesca era ammaliata dai capezzoli turgidi di Rebecca da cui gocciolava l’acqua e dava di lei una figura molto sensuale, inoltre il rivolo d’acqua si riuniva intorno alla sua figa depilatissima formando un piccolo torrente che periodicamente si tingeva di bianco per la schiuma del sapone. Le sue dita dalle lunghe unghie frizionavano la pelle, indugiando parecchio sulle grandi labbra, sul culetto e sui glutei.
Rebecca le dava le spalle e gli occhi di Francesca cercavano di catturare ogni minimo particolare di quell’eccitante visione.
inconsciamente Francesca aveva iniziato a sfregarsi sul materasso proprio come da ragazzina dodicenne passava la mano per scoprire le parti erotiche sensibili nelle giornate di riposo stimolando la sua giovanissima, ma già affamatissima, fighetta. A quel tempo sulla fighetta ci passava di tutto perché voleva scoprire come godere segretamente con oggetti che le fossero familiari e che fossero a portata di mano.
Sul letto si era sdraiata con un micro pants che aveva portato il giorno prima ed una maglietta. Per potersi dedicare a sé stessa si è spogliata pezzo per pezzo e ben presto era nuda con una mano sul clitoride ed una che accarezzava il culetto.
Francesca tolto l’ultimo indumento e quindi nuda completamente ha pensato di andare a far compagnia a Rebecca che l’ha accolta nella doccia con sorriso malizioso ed uno sguardo di meraviglia, per vederla lì totalmente nuda, in cui era chiaro il desiderio di unirsi in giochi saffici. Non c’è stato bisogno di dire niente e le loro bocche si sono subito unite in un bacio profondo e le loro tette si schiacciavano reciprocamente facendo a gara a chi le avesse più sode e ne avesse il maggior piacere. L’acqua scendendo dall’erogatore si insinuava in ogni angolo dei loro corpi quasi volesse partecipare alle loro voluttuose effusioni che andavano via via intensificandosi attimo dopo attimo.
La frenesia di Francesca aumentava ma anche quella di Rebecca. Entrambe volevano godere subito.
Rebecca ha chiesto all’amica di leccarle la figa ma Francesca si si attardava a succhiare i capezzoli e poiché la resistenza alle sollecitazioni da parte di Rebecca era scarsa ed il suo carattere in quel momento dominante aveva il sopravvento su quello della sua amante, bruscamente le ha messo le mani attorno al collo e l’ha forzata a inginocchiarsi davanti a lei.
“Leccamela, troia! Fammi vedere quanto sei puttana!” e Francesca eccitata dai questi insulti ha dimostrato tutta la sua esperienza nel lavoretto con la bocca.
“Infilami un dito nel culo, puttanella!” e subito Rebecca ha avvertito il medio dell’amica salire tra i glutei ed aprire lo sfintere anale e per dimostrare il suo gradimento ha scosso il sederino per meglio gustare la delizia di quell’intruso.
“Sì così, dai! due dita anche nella figa, da brava!”
Rebecca non riusciva più a stare in piedi dal piacere e si è appoggiata alla parete piastrellata poggiando le tette, voltando la testa e piegandosi in modo che il culo venisse all’infuori per non far cessare l’incantevole servizietto che stava piacevolmente subendo.
Francesca era espertissima ed aumentava e rallentava il ritmo per prolungare la goduria e di ciò l’amica le era grata.
Sentendosi vicina all’orgasmo l’ha fatta smettere, entrambe si sono date un’asciugata sommaria e ha Rebecca spinto Francesca fuori dal bagno trascinandola sul letto. Anche se si erano asciugate molte gocce sono cadute sul pavimento ed hanno lasciato la traccia del passaggio verso il letto dove le lenzuola hanno provveduto a finire l’asciugatura dei corpi.
Entrambe sdraiate sul letto si sono ritrovate con la pelle molto umida e gocciolante.
Dalla borsetta Francesca ha preso il suo mini vibratore color carne con tanto di vene e cappella che ha messo in bocca per leccarlo, poi lo ha infilato nella figa calda e profumata di Rebecca per subito dopo estrarlo e porgerlo alle labbra della sua amica per farle assaporare i suoi umori. Rebecca ha gradito e la sua bocca ha catturato immediatamente quel vibratore che aveva un profumo particolare molto gradevole e molto erotico che stimolava i sensi.
Poi ha riportato il vibratore nella figa penetrandola violentemente mettendolo alla a massima potenza e di conseguenza con le maggiori vibrazioni che l’hanno fatta urlare di piacere e venire rapidamente tra contorsioni, vibrazioni, urla, scuotimenti. Infine Rebecca si è distesa ansimante e con gli occhi chiusi.
“Lasciami per favore! Mi hai distrutta, sono demolita, non riesco a ragionare”
Per Rebecca era ovvio che fosse così. Francesca l’aveva fatat venire così forte che non capiva più niente. Era stata eccezionale nella sua opera, altro che lesbicate o ditalini con tanto di lungo sgrillettamento!
Francesca la guardava estasiata e la voglia di venire come Rebecca era tanta e chissà se potesse riuscirci.
Al risveglio avvenuto dopo un po’ di minuti Rebecca l’ha baciata scambiando la lingua nella bocca di Francesca.
“Tesoro, vuoi che ti faccia venire? Mi sembri arrapata e mi sta che stai colando!”
Era il momento del ringraziamento e del riconoscimento per quell’orgasmo fantasmagorico che Rebecca aveva avuto. Così la ragazza ha voluto iniziare il suo ringraziamento.
Come ricambiare? C’era un unico modo per replicare su Francesca quell’orgasmo: utilizzare il vibratore.
In attesa che Rebecca rinvenisse, Francesca aveva già iniziato ad usare quello strumento di piacere coperto dal miele di Rebecca la quale, non appena le è stato possibile, le ha leccato il culetto facendola gridare frasi oscene. La speranza era che qualcuno passando sul pianerottolo potesse sentirla e bussasse alla porta. Se ciò fosse avvenuto, Francesca avrebbe aperto e l’avrebbe fatto entrare. Poco importava se fosse stato un maschio o una femmina.
Intanto con le mani Francesca si pizzicava i capezzoli e muoveva il vibratore.
Rebecca si dava da fare a toccarla ovunque e l’amica si contorceva di piacere colando umori dalla fighetta.
L’orgasmo è arrivato intenso e lei spossata si lasciai cadere sul letto come inanimata.
Mentre tutto ciò avveniva l’orologio correva ed aveva fatto di giri completi facendo arrivare l’ora di cena.
In hotel non c’era il ristorante, quindi le due ragazze sono state obbligate ad uscire per cercare un locale dove cenare.
Erano allegre e felici per come si erano messe le cose fra di loro dopo la festa al termine della sfilata.
Al termine della cena a loro è venuta voglia di tornare in quella discoteca per ritrovare Roberta, l’amica misteriosa dai riflessi d’oro, per fare un’altra sessione di sesso quasi al buio.
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