Era da parecchio tempo che nei nostri discorsi di sesso si parlava di varianti e di altre persone che creava la nostra fantasia.
A volte un amico, altre volte una negra, altre volte un gay ed ancora una bella bionda ultra sexy magari lesbica e così via dicendo….
Abbiamo pensato anche allo scambio di coppia che ci ha eccitato molto ed a cui altre volte avevamo fatto ma ora era da un po’ di tempo che non c’era venuta voglia di mettere su una giornata con qualche coppia di nostra conoscenza. Il discorso è caduto su Carla e Paolo
Lui è un mio amico d’infanzia che frequentiamo assieme alla moglie. Lei è la moglie, Si sono sposati dopo un breve fidanzamento perché volevano fare sesso senza dover scandalizzare le famiglie. Se poi lei fosse rimasta incinta allora le famiglie, con la solita ipocrisia, sarebbero state contente e felici. Loro assicuravano che chiavare da sposati è diverso, perché manca il gusto sottile dell’illecito che tutti considerano lecito.
Loro sono poco più giovani noi, carini, simpatici e abbastanza disinvolti. E’ capitato spesso di vederci vicendevolmente nudi, ma in occasioni perfettamente innocenti, come al mare in spiagge deserte ed isolate facendo i cosiddetti bagni di sole, oppure sotto la doccia all’aperto nelle nostre case al mare.
Paolo è un bel tipo asciutto, non alto, ma alle donne piace; lei un po’ più giovane è molto carina, fisicamente interessante, ha un bel viso dall’espressione candida, da ragazzina di buona famiglia molto femminile.
Io e Forica avevamo voglia di fare sesso non per amore ma per soddisfare le nostre voglie in modo pesante. Eravamo arrivati alla conclusione che era tempo di smettere di giocare e passare al sesso goduto profondamente e dare sfogo ai nostri desideri profondi facendo quello che non avremmo mai voluto fare in due. Per dirla in due parole volevamo fare sesso come gli animali.
Per farlo c’erano delle oggettive difficoltà: come fare a adescare almeno lui, se non entrambi?
Sapevamo che sia Carla sia Paolo scopavano solo tra loro.
Come fare a sedurli. Prima lui e poi lei oppure viceversa?
Abbiamo pensato a strategie che avevamo poi ritenuto a volte stupide e/o impossibili da realizzare, altre volte, invece, troppo a rischio.
Poiché volevamo farlo, dovevamo agire a colpo sicuro.
Tante volte con Forica ci siamo immaginati le scene di noi accoppiati con loro. Ci siamo immaginati le scene lesbiche, i baci saffici, le scopate mie con Carla e le chiavate di Paolo con Forica. Abbiamo immaginato anche che sia io che Paolo ci scopassimo creando un rapporto gay tra noi maschi.
Alla fine l’idea più semplice ha prevalso: li invitiamo nella casa al mare.
L’occasione era plausibile perché eravamo all’inizio dell’estate, iniziava a fare caldo e soprattutto le donne in questo periodo vogliono farsi la prima tintarella stendendosi al sole in spiaggia con i bikini più belli.
Forica di sua iniziativa suggerì a Carla di portare anche altri bikini per poterli misurare. Con il corpo che si ritrova, pensai, che sicuramente Forica potesse sedurla con facilità, infatti, Carla telefonava a Forica per farsi consigliare su tante cose. Uno degli ultimi consigli riguardava i bikini.
Forica le aveva consigliato, visto il corpo asciutto e ben proporzionato, di comprarne di diversi tipi ed anche con reggiseno non coordinato con lo slip.
Circa lo slip le aveva suggerito di provare quelli sgambati e quelli vita bassa, sia tanga sia perizomi.
“Prendine anche uno che abbia il filo che passa fra le natiche. Così potrai abbronzarle completamente. Lo sai che a Paolo piace vederti tutta abbronzata!” le disse Forica al telefono.
Erano passate due settimane dalla telefonata ed ecco che Carla chiama Forica.
“Possiamo essere ospiti vostri nella casa al mare?”
“Certamente e ben volentieri. Venite sabato mattina?”
“Sicuramente. Paolo vuole fare i primi bagni ed io non vedo l’ora di farti vedere i bikini comprati. Sai ne ho preso uno con una mutandina molto piccola. Mi dovrai insegnarmi come depilarmi l’inguine in modo che dia scandalo”
Forica chiuse la telefonata e corse da me a riferirmi. Era felice ed eccitata. Non resisteva all’idea di dover sedurre Carla e di conseguenza Paolo.
Già faceva progetti, pensava alle mosse da fare, alle parole da dire, dove toccarla, dove toccare lui, quando farsi scoprire da Paolo e finalmente quando portarselo a letto per avere il suo cazzo nella figa.
“Non ti dispiace amore che io sia riempita da Paolo, vero?”
“Il solo pensiero mi eccita” rispose Forica
“Spero di solo di poter infilare il mio cazzo nella figa di Carla quando tu godi con quello di Paolo”
“Io sto già sbrodando solo al pensiero, e tu? Ce l’hai duro?”
La telefonata di Paolo interrompe le nostre elucubrazioni.
La chiacchierata si conclude con le donne che si raccomandano per sabato mattina prossimo.
“Naturalmente resterete anche domenica con noi” si raccomandò Forica.
Io e Forica siamo eccitatissimi!
La realizzazione del piano sembra funzionare, per ora.
Come previsto la coppia dei nostri amici arriva di sabato mattina. Carla è splendida e Paolo è un vero amicone.
Tutto ci sembra come al solito, si ride, si scherza, si fanno battute di tutti i generi.
Vedo che le donne parlano fra loro e Carla mette molte cose nella borsa del mare. Penso a creme di bellezza e protezione da sole.
Le donne si avviano in spiaggia. Non c’è anima viva.
Io e Paolo le osserviamo da casa.
Poi anche noi due andiamo in spiaggia, ma ci non allontaniamo da loro.
Carla e Forica si stendono al sole.
“Mi posso togliere il reggiseno?”
“Certo!” replicò Forica
“Anzi dato che ci sei mi fai vedere gli altri costumi che hai comprato?”
“Ah! Si! Ecco!”
“Perché non li indossi? Potresti fare una sfilata per nostri uomini che sono anche maschi. Con il corpo che hai è una meraviglia vederti”
Carla si spoglia e rimane nuda.
Io rimango a bocca aperta nel veder quel corpo piccolo ma perfetto. Il seno formato da due mammelle tonde e sode che si reggono da sole senza pieghe al di sotto. I capezzoli duri puntati in avanti. I glutei alti e sodi. Il sedere piccolo da non sporgente. La schiena ben arcuata. Carla è proprio una bella fighetta.
Il mio costume ha ora una sporgenza che non nascondo. Guardo Paolo e vedo che anche lui ha il cazzo in erezione.
Forica si tocca tra le gambe sopra la mutandina. Si toglie il reggiseno del costume e va ad accarezzare le mammelle di Carla. La aiuta ad indossare un altro bikini. Si fanno i complimenti tra loro e si guardano dandosi consigli e toccandosi reciprocamente per sistemare meglio gli indumenti.
Le mosse non sono casuali. Forica li fa ad arte facendo scorrere i polpastrelli sui fianchi facendo sentire anche le unghie sulla pelle vellutata di Carla.
L’ultimo bikini è quello con il perizoma.
In pratica non c’è niente; solo una cordicella molto fine ed un francobollo di stoffa nera semi trasparente che lasciava intuire le labbra della figa.
Forica non aspettava che quest’occasione.
Nel sistemarle il perizoma ha sfiorato le grandi labbra di Carla lasciando scorrere le dita sull’inguine con un movimento di falso piacere ma di chiaro stampo sessuale.
La stava seducendo. Le ha fatto i complimenti per i capezzoli e anche per loro c’è stato uno sfregamento che li ha irrigiditi.
Si è inchinata e li ha baciati. Forica ha messo delicatamente una mano sul fianco dell’amica. Ha iniziato a baciare succhiare i capezzoli e con la mano rimasta libera è andata sotto il suo slip a toccarsi il clitoride.
A questo punto ho detto a Paolo “Ci spogliamo?”
Lui era ormai eccitatissimo e le mie parole lo hanno facilmente convinto a spogliarsi togliendosi il pantaloncino da bagno.
È così comparso il suo cazzo dritto e violaceo.
La sua mano lo carezzava.
Io ho fatto la stessa cosa e anche io avevo il cazzo turgido e pronto ad infilarlo nella figa di una delle due donne.
Carla non è sorpresa dall’azione di Forica. Le carezze ed i baci le piacciono. Inizia ad ansimare restando in piedi.
Porge le mammelle a Forica con le sue mani. Fa sì che i capezzoli spuntino prepotentemente in avanti in modo che possano essere succhiati meglio.
Io e Paolo ci facciamo una sega guardando le due donne in calore.
Forica nel frattempo era riuscita a calarsi lo slip ed era nuda completamente. Carla con il suo tanga così piccolo e delicato è come se non lo avesse.
Carla con un fremito ed urlo soffocato viene. Forica subito dopo e noi maschi rallentiamo la nostra azione per sborarre sulle donne che vedendoci in estasi si erano posizionate in modo che la sborra arrivasse sulla bocca di Carla e sul seno di Forica.
Prepariamo il pranzo e ci dividiamo le incombenze tra uomini e donne.
Forica va strategicamente in bagno per consultarci.
Tutto sembra filare liscio e come nei nostri piani.
Ne approfittiamo per giocare un po’. Le tiro fuori le tette e le lecco, mentre lei mi stringe forte l’uccello con la mano, poi si china e mi fa un accenno di pompino che non calma i nostri bollori, anzi li amplifica.
Torniamo in cucina dove Carla e Paolo ci accolgono ridendo.
Carla indica i miei pantaloni: “Coniglio nelle mutande o sei contento di vedermi?” ripetendo la famosa frase tratta dal film Roger Rabbit. “Carla, lo sai? …Sono assolutamente contento di vederti!!” E ridiamo tutti. Mentre Paolo maligna sulla porcaggine di Carla, io confermo e mi spingo oltre.
Paolo parlava della sua Carla, io di Forica. Ridiamo su quanto noi maschi apprezziamo la porcaggine delle nostre donne in fatto di sesso.
Facciamo un ottimo pranzo in allegria.
Poi mentre le donne riordinano la cucina, noi maschietti riordiniamo il salone. Finiamo prima noi e lanciamo un urlo alle ragazze per invitarle a raggiungerci per bere un calice di spumante fresco.
Parliamo del più e del meno, di lavoro, di amici, di viaggi, dei progetti futuri.
Paolo parla di vacanze: “Sai, per la prossima estate noi pensavamo di affittare un bungalow a Budoni, voi ci siete già stati, vero? Come siete stati? È molto caro?”
“Si, mi è piaciuto stare là. È molto bello e confortevole. Il posto ideale per stare insieme due coppie come noi a scopare tutto il giorno in casa con la finestra aperta davanti al mare” e fa una domanda “Il bello di posti così è che sono tranquilli, non incontri nessuno di conosciuto, puoi fare i cazzi che vuoi, prendere il sole nudo se ti va, scopare all’aperto fottendosene se qualcuno ti vede..anzi…più divertente! Non avete incontrato nessuno di conosciuto, vero?”
“No, nessuno…siamo stati tranquilli proprio come vorresti tu!”
Paolo rimane perplesso, forse non si aspettava da me una risposta in tono.
Continuo a versare spumante nel suo bicchiere.
Ora inizia a parlare strano. Inizia un discorso, ma non lo finisce e ne inizia un altro. Poi si scusa e dice che va in bagno a fare pipì.
Vado in cucina, c’è solo la Forica, Carla è andata in bagno con il marito. Le faccio un rapido resoconto ed intanto le tocco le tette. Ha il respiro accelerato ed è bagnata, i suoi slip sono intrisi di umori. Andiamo in salone e le verso dell’altro spumante.
Arrivano anche Paolo e Carla. Riempio il bicchiere anche a Carla ed anche a Paolo.
Riprendiamo il discorso vacanze ed è Carla a parlarne. Ci chiede informazioni per l’estate prossima, a lei non va l’idea del bungalow, preferirebbe un’esperienza alle Seychelles. E’ un discorso in codice: sta affermando che l’idea di una scopata in quattro sarebbe per lei l’esperienza che preferirebbe fare!
Non pensavo, anzi, non speravo tanto. Ritenevo possibile adescare Paolo, ma credevo che lui si sarebbe tenuto tutto per sé. Invece no! L’aveva resa partecipe. L’andata in bagno era servita a questo.
Guardo Carla che è rossa in viso.
Paolo le carezza la nuca e intravedo quella che potrebbe essere un’erezione. Forica racconta i dettagli ‘casti’ della nostra vacanza alle Seychelle e di come siamo stati fortunati a trovare una coppia così piacevole con cui condividere il viaggio.
Io sono fuso, ho la testa che gira a mille, non ho idea di cosa accadrà. Dai discorsi che fanno mi sembrano molto coinvolti anche loro, ma tutto è molto sul ‘io so che tu sai che io so’ ma nessun passo concreto è stato fatto.
Stranamente siamo tutti ognuno vicino al proprio compagno.
In genere si formano due coppie suddivise per sesso, le donne da una parte a parlar di cose loro e gli uomini dall’altra a parlar di cose da maschietti.
Mi volto ed ecco come per incanto che Carla è senza reggiseno. Ha i capezzoli duri.
Siamo in stand by, nessuno fa la prima mossa finché Paolo dice “Adesso vi faccio ridere! Vi voglio far leggere dei racconti erotici che girano su internet” e si si alza e va a prendere il suo portatile. Ci scappa un sorriso maligno.
Dove andrà a parare? Continuiamo a ridere ed a sfottere ”Ma bravo, ma che belle letture culturali! Ma le leggi da solo o con Carla?”
Ridiamo tutti
“Uffa, cosa c’è di male? Le riviste porno sì, i filmettini porno sì, invece i racconti erotici no? Poi, sai, alcuni sono proprio ben scritti”
Paolo è andato a prendere il PC, Forica è andata a sistemarsi, quindi, è tornata senza reggiseno, con una camicia aperta abbastanza da mettere in mostra le sue tette e ha indossato delle autoreggenti molto leggere per fare arrapare Paolo.
Per leggere il primo racconto abbiamo dovuto per forza avvicinarci maggiormente gli uni agli altri.
Forica era appoggiata sulle spalle di Paolo, mentre io ero alle spalle di Carla.
Inizialmente leggeva Paolo a voce alta, ma l’atmosfera si perdeva quindi leggevamo ognuno per conto proprio.
A metà del secondo racconto eravamo ormai tutti eccitati. Io, approfittando della mia posizione, avevo abbracciato Carla da dietro. Lei ha un sobbalzo.
Nel leggere lei spinge indietro il bacino e lo poggia su di me.
Io sento il suo profumo, vedo perfettamente le sue tette attraverso la camicetta sbottonata (prima lo era meno), mi viene naturale carezzarle il collo con le labbra.
Lei mi guarda e piega il collo di lato così che possa baciarla più agevolmente.
Allo stesso tempo ha portato le mani dietro la schiena e tasta il mio corpo trovandomi eccitato. Ho il cazzo duro ed ho voglia di sborrare; è un miracolo che non accada quando Carla me lo accarezza sopra i pantaloni.
Anche Forica è indaffarata, sta baciando il collo di Paolo, ma è messa di traverso, quindi non vedo cosa stia facendo con la mano sinistra. Ma non ho molti dubbi. Sbottono completamente la camicetta di Carla e le afferro delicatamente una mammella.
Ha seni più piccoli di Forica, ma hanno una bella forma e sono duri.
Lei emette un sospiro e mi bacia con voglia.
Mi sento la sua lingua dappertutto.
Le afferro anche l’altro seno e prendo a baciarglieli mentre lei mi masturba.
Vorrei tanto sborrarle sulle tette e glielo dico.
Lei sorride, mi fa sdraiare su una poltrona, si libera della camicetta e della gonna, rimane in slip. Poi si china e inizia a farmi un pompino con una foga tale da farmi del male.
Forica non è da meno.
Ha tirato giù i pantaloni di Paolo e gli sta facendo un pompino in piedi.
Li chiamo “Dai, venite qua vicino a noi”
Paolo si libera dei pantaloni e si sdraia accanto a me.
Carla interrompe il pompino per baciarlo: “Hai visto, Paolo, Era facile! Ne ero certa!”
Paolo la bacia, con un bacio lunghissimo, mentre lei non smette un attimo di stringermi l’uccello.
Anche Forica si avvicina e mi bacia con passione infilandomi la lingua per incrociarla con la mia.
Paolo parla continuamente “Sai, abbiamo tanto aspettato questo momento…per noi è la prima volta….un sacco di volte ho scopato tua moglie nella fantasia e tante volte glielo messo in bocca sognando di sborrarle in bocca. Davvero avete fatto tutto quello che abbiamo letto nei racconti? Noi lo abbiamo solo fantasticato….vero Carla? Ahh, guarda come lo succhia bene! Caro mio ti garantisco che Forica è una brava succhiacazzi, vero? La tua donna mi sta facendo impazzire…vorrei riempirle la bocca…il viso le tette, …fantastico! La mia Carla vorrebbe essere così troia, ci aiuterete vero?”
Cercava rassicurazioni, ma era eccitante sentirlo e chiederci di fargli da guida.
Era fantastico! Effettivamente anche Carla è un’ottima succhiacazzi.
L’ho bloccata e messa sul divano piegata in avanti per mostrare meglio la figa per scoparla per bene.
Nel frattempo Forica si era sdraiata sul divano così da farsi scopare a fondo poggiando le gambe sul petto di Paolo, mentre lui poteva comodamente strapazzarle le tette.
Ad ogni colpo di cazzo Carla gemeva e chiedeva che la trattassi da troia, voleva che le dicessi o facessi fare qualsiasi porcheria mi passasse per la mente.
L’accontentai.
Chiamai Paolo perché le mettesse il suo cazzo in bocca mentre io la chiavavo.
Carla venne e piuttosto che calmarsi volle che entrambi le sbattessimo l’uccello in bocca e cercassimo di riempirle il viso di sborra.
Paolo l’accontentò sborrando nella sua bocca. Il suo sperma cadde anche sulle tette e sul viso di Forica che gliele stava leccando.
Lui era costernato, perchè era troppo eccitato per trattenersi.
Invece le donne non aspettavano altro.
In ogni modo Paolo non la pensava così.
Lui voleva solo scopare.
Così si lasciò cadere su un lato del divano, mentre io e Forica finivamo di pulire le tette della moglie che contemporaneamente ci accarezzava e con le mani.
Facemmo una sosta.
Non mi andava di vederlo insoddisfatto.
Eravamo lì per divertirci tutti.
Le donne capirono che nell’aria c’era qualcosa che non andava e ci lasciarono per un po’ tranquilli.
Mi sedetti sorridendo vicino a lui. “Beh, che te ne pare? Era come l’avevi fantasticato?” gli chiesi.
Lui: “No, è molto diverso. Pensavo di riuscire a gestire le mie emozioni, poi, invece, hai visto?”
“Dai, Paolo, hai visto che? Sai quanti ne ha fatti fuori Forica con quella sua bocca? Non che la tua sia molto da meno, anzi, mi sa che nonostante sia più giovane si sia data da fare per bene! Anzi, visto che ne parliamo……Carla ha il culetto vergine oppure anche lì è navigata come la sua bocca?”
Paolo rise: “Guarda che almeno per le cose classiche non aspettavamo voi! E poi, occhio! Ciò che è dato è reso, lo so che Forica ama essere riempita da tutte le parti, quindi che si prepari!”
Ridemmo tutti alla battuta di Paolo.
Proposi un gioco, noi maschietti dovevamo decidere chi era più navigata tra le due.
Le due donne risero alla nostra idea e si misero a disposizione.
Carla era fortemente attratta dal seno di Forica. Lo avevo notato dagli sguardi che le lanciava e dalla frequenza con cui lo faceva.
Carla affermò che le era sempre piaciuto ed ora poteva carezzare quelle mammelle a piacimento.
Noi nello stesso tempo escogitavamo qualcosa che facesse esplodere la loro troiaggine.
La prova pompino era ormai superata.
La bevuta di sborra anche; quindi proposi di verificare con mano la loro disponibilità ad essere esplorate dappertutto.
Le donne accettarono entusiaste la proposta fantasticando tra loro e suggerendo a noi dove quanto infilarle.
Feci sdraiare su di me Carla per un 69, prendendo in bocca il mio cazzo, ed io le infilavo le dita dappertutto e con suo enorme piacere. Era splendida, così aperta, così vacca, disposta a farsi fare qualsiasi cosa pur di godere.
La figa era bagnata e continuava a colare. Le mie dita la frugavano e ne ho approfittato per passare le mie dita bagnate dei suoi umori sul buchetto del culo.
Ormai lo aveva lo completamente lubrificato dai suoi umori e dilatato dalla voglia di essere scopato.
Le infilai tre dita dentro senza strapparle neppure un sussulto. Lei non ha lasciato neanche un attimo il cazzo, allora afferrai la mano di Paolo, che stava appassionatamente titillando la passera di Forica con la lingua. Ne approfittai ad infilare le sue dita nel culo di Carla per poi ad occuparmi della figa.
Carla si accorse della manovra, sorridendo spinse all’infuori il buchetto per agevolare l’ingresso delle dita di Paolo e venne penetrata davanti e dietro con le dita. Fu poi il turno di Forica.
Paolo la mise nella stessa posizione assunta prima dalla sua donna e anche lui le sbatté il suo uccello in bocca, le titillò con delicatezza la figa, ma era poco lubrificata e, quindi, la inumidì con la saliva.
Lo fermai. Mi misi tra le cosce di Forica e le leccai con piacere entrambi i buchetti. Aveva un buon sapore. Lei non perse l’occasione per accovacciarsi dietro di me e regalarmi una fantastica leccatina al culo, a cui seguì una penetrazione discreta con due dita, che io agevolai. Mi piace essere scopato con le mani da una donna che contemporaneamente mi masturba o mi fa un pompino.
Appena mi spostai Paolo le infilò tre dita.
Forica iniziò a mugolare.
Io non resistevo più; dovevo sborrare.
Chiesi a Forica dove voleva essere sborrata.
“Ti prego, in bocca, fallo in bocca………Paolo dove vuoi che Angelo venga? Io vorrei tanto in bocca!”
Paolo fece ruotare Forica così da poterla vedere completamente durante la scopata a pancia all’aria, Forica mi prese l’uccello con due mani e me lo succhiava tenendo il glande dentro la bocca.
Era fantastico! Per me era oltre ogni rosea aspettativa.
Paolo ed io venimmo in pratica assieme e lei non perse un goccio del mio sborra.
Carla si era sgrilletata e grondava sulle cosce. Si vedevano i rivoli di sbroda. Non aveva mai visto uscirne tanta da una figa.
Eravamo esausti. Ci sdraiammo vicini, carezzandoci affettuosamente. Paolo attirò a sé Forica e le mise l’uccello tra le tette così da farsi una sega tra le tette; ad ogni affondo d’uccello gli leccava la cappella e nello stesso tempo si titillava il clitoride.
Paolo continuò a parlare durante le nostre scopate, evidentemente farlo lo eccitava o gli dava coraggio, noi lo incoraggiavamo a farlo. Era molto eccitante anche per noi. Alle nostre donne piaceva essere trattate da troie e noi le compiacevamo ed incitavamo ad esserlo.
Carla chiese di essere toccata da più mani contemporaneamente e quindi si mise carponi così tutti e tre la toccammo dappertutto, non dimenticando, noi maschi, di metterle il cazzo in bocca, cosa che per lei era quanto mai eccitante e piacevole.
La prima cosa che vuol fare Forica, appena vede un uomo che le piace, è succhiargli il cazzo.
Durante la succhiata del mio cazzo, Carla le carezzava le mammelle, Paolo le leccava il culo. Forica aveva ora il sedere all’aria e con le braccia incrociate poggiava il volto a terra. Carla ed io le mettemmo due cuscini del divano sotto la pancia in modo che stesse più comoda.
Poi Paolo, eccitato, le ha appoggiato il glande e ha spinto dentro.
Forica ha avuto un fremito. Mi ha guardato e socchiudendogli occhi per il piacere “Siiiiiiiii, mi sta inculando……..dai…fai piano, … per ora……”
Io mi misi di profilo per meglio seguire la scena e così fece Carla che mi venne al fianco.
L’amica mise le mani tra le gambe ed iniziò a toccarle il grilletto “Forica, ce l’hai duro. È così che mi piace toccarlo. Stai godendo? Come senti il cazzo di Paolo nel tuo culo? Te lo ha allargato a sufficienza? Ora lo hai tutto dentro. Goditelo. A me piace tanto e ora t’invidio per il piacere che ti provoca. Vedrai che lo vorrai nuovamente perché non ne potrai fare a meno”
Quell’inculata durò tantissimo.
Senza fare uscire il cazzo, Paolo le fece cambiare più volte posizione fino ad incularla avendola sopra di sé e guardandola in viso.
Carla la guardava estasiata con uno sguardo così sensuale che mi faceva scoppiare. Faceva uscire la lingua dalla bocca e la baciava. Forica ricambiava.
Ora il clitoride era visibile e anche il cazzo di Paolo che la inculava.
Io le leccavo i capezzoli e li tiravo.
Con un fremito a tutto il corpo, piegando la testa verso il braccio sinistro, succhiandoselo e con un profondissimo respiro accompagnato da un urlo Forica venne.
Paolo continuò il suo movimento in lei e poi anche lui con un grugnito soffocato dal bacio di Carla riempì l’intestino di Forica di seme.
Ora spettava a noi.
Carla ed io ci sedemmo sul divano e mentre lei si faceva un ditalino sgrillettando il suo clito io, a vedere la scena e ricordando quella appena finita, mi feci una sega con uno spruzzo finale di sperma bianco che andò a cadere su Forica che era a terra ancora stanca dalla prestazione appena avuta.
Carla venne quasi insieme a me, allargando le gambe a compasso, agitandole per aria, chiedendo di essere chiavata a fondo in pancia da due cazzi.
Ciò che accadde fu assolutamente fantastico. Era solo sabato ed io e Forica pensavamo che Paolo e Carla sarebbero rimasti con noi per tutto il weekend. Questo era solo l’inizio.
La domenica fu un’apoteosi di sesso.
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